Villa Canale, com'era. |
In questi ultimi mesi si sta parlando molto delle aree della ex Ferrovia in contrada Canale, che nei decenni scorsi le FS hanno dato regolarmente in affitto a privati e che ora la Provincia (nuova proprietaria del tracciato FS) ha richiesto per la creazione di una nuova zona verde a ridosso del mare e della pista ciclabile, usando anche le procedure di legge per chi si opponeva alla restituzione.
Nell’euforia del rientro in possesso di queste nuove aree, si è già annunciato di voler creare in quel luogo un "parco benedettino".
La denominazione lascia molto perplessi chi conosce un po’ di storia di questa città.
Lo storico Luigi Marchesani nella sua “Storia di Vasto” (1838) più di una volta parla di Villa Canale. Ecco un paio di passaggi.
“Era della marchesal giurisdizione nel 1742 il conceder licenza da caccia (…) Quando i d’Avalos signoreggiavano in Vasto teneansi riserba di caccia nel loro podere alla Canale, cinto per tre miglia da muro, del quale tuttavia sussistono lunghi avanzi”.
Ed in un altro passaggio Machesani scrive: “Spirar dovea real magnificenza il lunghissimo muro, onde il podere de’ d’Avalos in contrada Canale era cinto. Le molte acque, che vi sorgono, varie fontane animavano, vita poi dando al giardino de’ fiori ornato di lapidei busti; oggi è in ruina. Proponeasi Cesare Michelangelo di edificar casino fra le onde della confinante scogliosa marina”.
Fino agli inizi degli anni ’50 i resti di Villa Canale con i “lapidei busti”, vale a dire le statue che ornavano la fontana, chiamate in dialetto “li Pupattune di la Canale”, erano ancora ben visibili. Ma con la costruzione del nuovo tracciato della statale 16 sulla litoranea i resti furono distrutti e le statue finite in mani ignote. (ndr La SS16 prima passava per San Salvo città - S.Antonio Abate – piazza Rossetti – Incoronata). Di Villa Canale comunque è ancora visibile il bel portale sulla SS16 che dà una minima idea di come doveva essere. (foto sopra)
Di fronte a cotanta storia è d’obbligo chiamare il nascente parco nelle aree liberate della ex ferrovia, “ PARCO DI VILLA CANALE”. Non sono ammesse altre fantasiose denominazioni.
Nicola D'Adamo
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