Il progetto è questo: nove classi della Scuola Primaria “G. Spataro”, decoreranno mattonelle in ceramica ispirandosi ai mestieri tipici del mercato, mentre Creta Rossa realizzerà un pannello storico. I manufatti verranno installati sul muro esterno del mercato.
La scuola avrà quindi il compito di unire la storia di questo luogo - il passaggio dal Convento al Mercato - ed anche di educare al rispetto uno spazio comune, valorizzandolo ed abbellendolo. .
Dopo i saluti istituzionali , la tavola rotonda, con Paola Cerella come moderatrice dei lavori.
Ha iniziato Paolo Calvano che ha ricostruito i 300 anni di storia del convento di Santa Chiara e delle sue suore di clausura. Agli inizi del ‘900 l’alta struttura con il suo bel loggiato cominciò a mostrare i segni di cedimento e nel 1933 iniziò la demolizione.
Negli anni ’50 il Comune varò un progetto per realizzare su quel sito il mercato del pesce nel piano sottostante e il mercato della verdura nel piano superiore, inaugurato poi nel 1958.
Nicolangelo D’Adamo e Nicola D’Adamo autori del libro “Gli ortolani di Vasto” (2011) si sono soffermati sulla storia degli orti di Vasto, che fino agli anni 70 davano lavoro ad oltre 1300 persone e producevano frutta e verdura in grandi quantità distribuite quotidianamente nel vasto bacino che andava da Lanciano a Termoli e nel caso di grandi raccolti, come pomodori e agrumi, spediti nel nord tramite grossisti e treni merci che partivano dalla stazione di Vasto. Altro interessante aspetto, la gastronomia vastese che è stata influenzata dai numerosi prodotti degli orti, presentando piatti molto originali che meriterebbero di essere valorizzati, specialmente ai fini turistici.
Con Miranda Sconosciuto si è parlato del mercato del pesce e anche degli eventi da lei stessa organizzati in passato nel piano inferiore del Mercato Santa Chiara. Ricordi personali molto emozionanti di quanti animavano il mercato del pesce e dell’atmosfera che ivi si respirava.
Patrizio Lapenna, della Confesercenti e Giuseppe Di Filippo, della Cia, hanno evidenziato la situazione attuale del mercato Santa Chiara e le prospettive future, a partire dalla tradizione locale, da prodotti a km zero, alla presenza di un’offerta commerciale raddoppiata rispetto al passato con 50 operatori che rappresentano Vasto e l’intero territorio.
Nicolangelo D’Adamo e Nicola D’Adamo autori del libro “Gli ortolani di Vasto” (2011) si sono soffermati sulla storia degli orti di Vasto, che fino agli anni 70 davano lavoro ad oltre 1300 persone e producevano frutta e verdura in grandi quantità distribuite quotidianamente nel vasto bacino che andava da Lanciano a Termoli e nel caso di grandi raccolti, come pomodori e agrumi, spediti nel nord tramite grossisti e treni merci che partivano dalla stazione di Vasto. Altro interessante aspetto, la gastronomia vastese che è stata influenzata dai numerosi prodotti degli orti, presentando piatti molto originali che meriterebbero di essere valorizzati, specialmente ai fini turistici.
Con Miranda Sconosciuto si è parlato del mercato del pesce e anche degli eventi da lei stessa organizzati in passato nel piano inferiore del Mercato Santa Chiara. Ricordi personali molto emozionanti di quanti animavano il mercato del pesce e dell’atmosfera che ivi si respirava.
Patrizio Lapenna, della Confesercenti e Giuseppe Di Filippo, della Cia, hanno evidenziato la situazione attuale del mercato Santa Chiara e le prospettive future, a partire dalla tradizione locale, da prodotti a km zero, alla presenza di un’offerta commerciale raddoppiata rispetto al passato con 50 operatori che rappresentano Vasto e l’intero territorio.
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