venerdì 27 maggio 2022

Laudazi: futuro incerto per la Pilkington, i politici "scendano effettivamente in campo"!

L'ing. Edmondo Laudazi (il nuovo Faro)  in una lunga nota  esamina la situazione alla Pilkington dopo la festa dei 60 anni. “Abbiamo letto della conclamata festosa ricorrenza del sessantennale della nascita del colosso vetrario vastese. Una festa , a nostro parere, amara e di cui le organizzazioni sindacali e la RSU della Pilkington-Nsg avrebbero dovuto, invece, approfittare per sottolineare il permanere di troppe

aree di aleatorietà e di mancate risposte, che confermano sia i timori di un contesto incapace di prospettarne il futuro produttivo, sia per presentare cosa si devono aspettare gli operai dello stabilimento che hanno, nel tempo, prima imparato la difficile arte del “fare vetro” e poi perfezionato le loro esperienze sul campo, fino a raggiungere ineguagliabili livelli di efficienza tecnologica ed operativa”.

Poi nel comunicato l’ing. Laudazi si addentra in una serie di considerazioni che però non tengono conto che la “mente pensante” della NSG (Nippon Sheet Glass) è a Tokio e che l’unica cosa che a loro interessa è portare soldi all’azionista. Purtroppo (e sottolineiamo “purtroppo”) le multinazionali funzionano in questo modo: se lo stabilimento guadagna esiste. Se non guadagna chiude e si va a produrre altrove. Da tempo i guai di San Salvo sono i costi alti del lavoro in Italia e la lontananza dai mercati del centro Europa con proibitivi costi di trasporto. A cui ora si è aggiunto anche l'enorme aumento del prezzo del gas. 
“I nostri Sindaci, i Consiglieri ed Assessori Regionali, i Deputati e Senatori - conclude Laudazi - , non si accontentino di promesse vaghe ma scendano effettivamente in campo, almeno per far sentire la loro presenza, al di là ed anche al di fuori delle conviviali celebrative della ricorrenza di tempi felici, ma dove potrebbe esserci poco da festeggiare”.

Sortirà qualche effetto il coinvolgimento dei nostri rappresentanti? Riusciranno anche in parte a risolvere i problemi evidenziati? 

Noi abbiamo qualche dubbio. Comunque speriamo.

 NDA

1 commento:

enzo ha detto...

Non possiamo dimenticare lo stabilimento non è in una dislocazione strategica. E’ lontana dalle materie prime e dalla distribuzione, vedi le principali case automobilistiche.
La SIV nasce non da scelte economiche ma elettorali, tutto, appalti e assunzioni, passavano dalle segreterie dei partiti. Oggi pantalone ha le tasche vuote e il mondo è basato sempre più sulla redditività degli investimenti. Costi operativi, non in linea con la concorrenza, marginalizzano l’azienda. Poi se aggiungiamo gli oneri esterni, vedi l’inefficienza del sistema burocratici e l’ingerenza clientelare dei sindacati il rischio di essere fuori mercato aumenta esponenzialmente.
Al limite si può resistere limitandoci ad un mercato di nicchia con volumi e personale ridotto.
Credo che occorre prenderne atto.