sabato 17 aprile 2021

IIS E. Mattei: la società si evolve, "adeguati" alcuni proverbi

 
Una iniziativa della  II B del Liceo delle Scienze Applicate 

Abbattere stereotipi “vecchi e ammuffiti”: è l’obiettivo che si sono prefissi gli studenti della classe II B del Liceo delle Scienze Applicate dell’Istituto d’Istruzione Superiore “E. Mattei” di Vasto che, guidati dalla loro docente di Lettere, Laura Oliva, hanno rispolverato un po’ di antichi proverbi alla ricerca di… errori proverbiali!

Spesso, infatti, non ci fermiamo a riflettere sul fatto che tanti modi di dire contengono messaggi offensivi e discriminatori. I ragazzi del “Mattei” si sono proposti di modificare proprio questi modi di dire, nel tentativo di abbattere stereotipi inutili e dannosi.

E così “Moglie e buoi dei paesi tuoi”, in un mondo dove nessuno deve sentirsi inferiore per il proprio paese d’origine, per il colore della pelle o per la propria religione, è diventato “Moglie e buoi dei paesi che vuoi”.

“Auguri e figli maschi”, che ha di sicuro un approccio sessista che sminuisce la figura femminile, si è trasformato in “Auguri e figli felici”.

“Chi dice donna dice danno” è stato modificato in “Chi dice donna dice dono”, un regalo raro e prezioso, che bisogna sempre proteggere e amare.

“Chi asino nasce asino muore” è diventato “Chi asino nasce con la volontà rinasce”, perché la volontà è una forza che appartiene a tutti e consente di mettersi in gioco, di fare la differenza, di cambiare le cose.

“A cane vecchio non dare la cuccia” è rinato in “A cane vecchio dai più affetto”, perché i ragazzi del “Mattei” hanno voluto sostituire il messaggio di abbandono ed egoismo che trasmette il vecchio proverbio con un messaggio positivo di unione, amore e rispetto.

Grazie al sostegno di DG Group, che ha creduto fortemente nel progetto della II B Lsa, i proverbi “riveduti e corretti” sono stati stampati su coloratissime spillette, in distribuzione, in cambio di una piccola offerta, presso la sede dell’IIS “E. Mattei”, in via San Rocco, a Vasto.

Le offerte raccolte saranno devolute in beneficenza a “Il recinto di Michea”, la fattoria sociale che, guidata da don Gianfranco Travaglini, si propone di favorire il reinserimento sociale di persone con diverse tipologie di svantaggio tramite un lavoro a contatto con la natura.

Paola Cerella

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