lunedì 26 aprile 2021

Esisteva “Punta dell’Aceto” a Vasto?

LA CURIOSITA' STORICA EMERGE DA UNA MAPPA DEL REGNO DI NAPOLI DEL 1808.

di
Alessandro CIANCI

Grazie ad una segnalazione di Filippo Marino, sono venuto a conoscenza di una antica mappa di Vasto che riporta la denominazione di “Punta dell’Aceto”in riferimento alla zona costiera compresa tra l’attuale Monumento alla bagnante e località Casarza.

La mappa, che potete trovare qui, è stata realizzata nel 1808 da Giovanni Antonio Rizzi Zannoni (n. 1736 – m. 1814) noto cartografo e geografo ed è contenuta nell’Atlante geografico del regno di Napoli

eseguito per volere di Giuseppe Napoleone I, Re di Napoli.

La presenza del toponimo “Punta dell’Aceto” mi ha subito colpito e incuriosito, poiché non ce n’è traccia alcuna nella toponomastica locale e neanche nelle altre rappresentazioni cartografiche della nostra zona. Ed allora, da dove proviene questa definizione?

È necessario premettere che molto spesso la storia della cartografia è ricca di imprecisioni, di errori di trascrizione, dovuti al fatto che nei secoli scorsi gli strumenti di rilevazione, nonché le fonti dalle quali trarre informazioni, erano rudimentali e limitati. Spesso i geografi descrivevano territori dove non erano mai stati e si rifacevano a studi precedenti o a notizie non sempre verificate. Inoltre i toponimi cambiano con il tempo così come si modifica la lingua in generale oppure per una precisa volontà di modificare il nome di una zona, semmai per mutate situazioni politiche.

Ed allora, da dove proviene la definizione di Punta dell’Aceto? Le ricerche effettuate non mi hanno condotto a nessuna spiegazione, non ho trovato  tracciai n altre pubblicazioni. Non mi rimane che avanzare una ipotesi. Nell’800 la nostra città era famosa in tutta Italia per la qualità del proprio aceto. Ne ho parlato ampiamente in un articolo che potete trovare qui. L’aceto di Vasto “buono per la marinatura del pesce”, come riportato da Pietro Maestri ne “L'Italia economica nel 1868”, era ben noto soprattutto a Venezia i cui mercanti ne acquistavano in quantità proprio dalla nostra città.

L’aceto di Vasto era trasportato in barili tramite bastimenti e veniva imbarcato proprio dalla zona del Trave dove veniva caricato su piccole imbarcazioni che raggiungevano le navi alla fonda poco più a largo. Esisteva forse qualche carta nautica dove la zona del Trave era indicata come Punta dell’Aceto per indicare che lì bisognava attraccare per rifornirsi del famoso aceto? Oppure esisteva una tradizione orale tra i comandanti delle navi veneziane che chiamava in questo modo la nostra costa? Può quindi essere che il cartografo Rizzi Zannoni abbia tratto questo nome da una di queste fonti? Può essere che i racconti dei naviganti abbiano influenzato la stesura di questa mappa?

Le mie sono solo supposizioni ma un dato è certo: questa importante mappa riporta un nome che non appartiene alla nostra tradizione ed inoltre l’Aceto di Vasto era famoso in tutta Italia. Con il presente scritto ho voluto solo lanciare un tema di ricerca, non voglio assolutamente trarre facili conclusioni. Chiunque abbia qualche elemento in più per dipanare la questione sarà il benvenuto,e può scrivermi all’indirizzo alessandrocianci76@gmail.com

Grazie mille

Alessandro CIANCI

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