mercoledì 28 aprile 2021

Dal taccuino di Angelo Del Moro: VIVREMO A LUNGO SE IGNORIAMO CON INDIFFERENZA I TANTI STUPIDI CHE OCCUPANO LA SCENA


VIVREMO A LUNGO SE IGNORIAMO  CON INDIFFERENZA I TANTI STUPIDI CHE OCCUPANO LA SCENA
di Angelo Del Moro

Quello che gli altri dicono di noi non deve definire chi siamo.
Se la nostra mente è pulita, sarà in grado di lavare via come una sorgente d' acqua fresca tutta la sporcizia con cui gli altri vorrebbero imbrattarci.
 
Scrive Guia Soncini che questo è il tempo del sentire, non dell'ascoltare. Del sentire inteso come to feel, provare emozioni, considera sacre le proprie sensazioni (...) Che la dittatura degli offesi sia un problema per il discorso pubblico è solo parte del guaio e non la maggiore. Il danno più grave è solo che non possono mai prendere niente con leggerezza perché offendersi è una religione da cui non puoi distrarti e percepirti vittima è un impegno usurante" (L'era della suscettibilità, Marsìlio ).
Sembra che per molti l'offendersi sia il passatempo prediletto e costoro non accettano le differenze e considerano intollerabile che qualcuno la pensi diversamente da loro andando controcorrente. Chi dissente dal "politicamente corretto" è etichettato da questa società come impresentabile , da esporre alle beffe della comunità, alla derisione pubblica.
 
Siamo attorniati da persone negative, dall'offesa facile, ipersensibili, che non accettano un sereno confronto perché sono superbe e orgogliose. Si chiedono: perché dovrei perdere sul serio idee diverse dalle mie? Perché, per quanto possano non essere convenzionali, non è detto che le idee degli altri siano per forza sbagliate.
Piuttosto, visto che ne vediamo e leggiamo di cotte e di crude, perchè non dotarsi di una buona dose di ironia ?
 
Socrate si dichiarava ignorante e dichiarava lumi all'altrui sapienza, per mostrare per mostrare come alla fine si rivelasse inferiore al suo "sapere di non sapere".
 
Alcuni sono dei maestri nell'arte di provocare con insolenza, e allora evitiamo di fare il loro gioco: reagire con invettive e disprezzo probabilmente è quello che vogliono e li incoraggerà a continuare.
Molti godono delle nostre reazioni imbarazzate, e allora perché dar loro un secolo "fragile", dove la realtà è indistinguibile dalla parodia, è quello di ignorare con indifferenza i tanti stupidi che occupano la scena. Purtroppo, invece, spesso reagisce in maniera scomposta, si fa una questione su tutto e ci si scaglia contro i "nemici".
 
Si perde cosi la necessaria freddezza di spirito e si dicono parole inopportune o si compiono azioni avventate.
 
Qualcuno potrebbe dire: "In teoria tutto questo non fa una grinza, ma è più facile a dirsi che a farsi". Ciò è dovuto al fatto che spesso si interpretano certe frasi o situazioni in maniera emotiva, perché ci i sente dalla parte della verità e si vorrebbe giustizia.

Pur non approvando comportamenti sbagliati non buttiamola sempre sul personale e non facciamone sempre "una questione dì principio". In altre parole non facciamo di una talpa in  una montagna. Questo ci farà star bene con noi stessi e impedirà a chi è contro di noi di privarci della gioia di vivere. 

E ripetiamo che se la nostra è pulita sarà in grado di lavare via come una sorgente d'acqua fresca tutta la sporcizia con cui gli altri vorrebbero imbrattarci.
 
VASTO, 22 aprile2021.

Nessun commento: