sabato 20 marzo 2021

Le proposte di Laudazi (Nuovo Faro) per salvare la Pilkington

L'ing. Laudazi in SIV nel 1979 con giornalisti e amministratori. 
Da sinistra Talamazzi, Di Virgilio, mons. Fagiolo, Laudazi, Fiore, Bitritto e l'Amministratore Delegato Franco Gringeri 


Riceviamo dall’ing. Edmondo Laudazi (Nuovo Faro),  che da oltre 40 anni segue le vicende della SIV (FOTO),  una dettagliata analisi dei vari passaggi che hanno portato all’attuale crisi della Pilkington, che si conclude con queste considerazioni: 

“Si è bruscamente evidenziata la triste realtà che l’ex gioiello produttivo italiano, è divenuto purtroppo, solo un braccio - obsoleto ed ingombrante - di un operatore internazionale mondiale, di cui rischia di diventare un problema. Incredibile! Senza logistica, senza vendite e senza sviluppo le aziende non vivono”. E ancora: ““Noi non ci stiamo a morire di sfinimento. Bisogna, quindi, agire con rapidità, manifestando un chiaro dissenso a chi effettivamente decide il futuro degli stabilimenti NSG in Europa”. “Poiché il governo italiano emanerà un apposito piano per il rilancio industriale, immettendo grandi risorse negli specifici comparti produttivi – conclude Laudazi - allora è evidente che per Pilkington bisognerà trattare, difendendo a tutti i costi i posti di lavoro - che rischiano di scomparire per sempre - e tratteggiare quali siano le necessità economiche e morali da supportare, per superare la crisi contingente e rilanciare , anche diversificando prodotti e settore, la unità produttiva di Piana Sant’Angelo. La politica ed i rappresentanti del nostro territorio nelle Istituzioni ( Sindaci, Consiglieri Regionali, Deputati e Senatori ) , se ci sono battano un colpo . O tacciano per sempre”.

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