domenica 14 marzo 2021

Dal taccuino di Angelo Del Moro: CONTRO L'OZIO, PER COMBATTERE LA PIGRIZIA

CONTRO L'OZIO, PER COMBATTERE LA PIGRIZIA
di Angelo Del Moro 

La verità è che forse pure l'ozio creativo, ideale per sgomberare la niente e scovare nuove idee, ne esce malissimo: è superato dall' ozio passivo immerso nelle sabbie mobili del social, delle chat e videochiamate. 
Sembra resistere invece una pigrizia selettiva o autodifensiva che fa correre solo se serve. Permette di rilassarsi quando si vuole. Consente di vivere l'emozione di un raggio di sole. Non cede all'ansia, allo stress, né ai frenetici ritmi della vita quotidiana. 

E' la pigrizia che preserva dalla perdita di tempo, da famiglie invadenti, conoscenti noiosi e amici poco stimolanti, che spinge verso la bellezza (musica, arte, cultura) e le sensazioni che fanno battere il cuore. Ed è ben descritta nel libro  Elogio della pigrizia (edizioni Dehoniane ) di Jacques Leclercq. 

E' un percorso capitale privo di sensi di colpa che argina la frenesia e distilla come gocce di un elisir, il profumo di un indolente felicità. Saper poltrire con giudizio è un'arte. E non è da tutti. Niente a che vedere col pensiero di Bukowski: "La mia ambizione è ostacolata dalla mia pigrizia". Ma in linea con il buddista Thich Nhat Hanh: "Ogni settinana abbiamo bisogno di un giorno di pigrizia". 
Vasto, 8 marzo 2021.

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