martedì 2 febbraio 2021

Dal taccuino di Angelo Del Moro: UMILE E' COLUI CHE COGLIE MEGLIO IL SENSO DELLA REALTA' PERCHE' LA VEDE A 360 GRADI. di Angelo Del Moro

 
UMILE E' COLUI CHE COGLIE MEGLIO IL SENSO DELLA REALTA' PERCHE' LA VEDE A 360 GRADI.

di Angelo Del Moro

Umile è colui che coglie meglio il senso della realtà perché la vede a 360 gradi, non ponendosi mai al centro. L'umiltà è lo scivolo che ti aiuta ad amare e l'amore è benefico ed ha un effetto boomerang, ti ritorna. In questa cultura dell'esibito e dell'uomo ego-riferito (quasi una moderna e deteriore declinazione dell'homomensura - uomo come misura di tutte le cose del Rinascimento), ci si dimentica che l'umiltà è una virtù. 

Nella nostra società ciò che è visibile e ostentato ha un fascino sottile, ispira facile fruizione, suscita invidia, richiama clamore. Si parla spesso di umiltà come di una "virtù dei bei tempi che furono", con un misto di stucchevole melanconia e un senso di rimpianto di una non ben definita stagione dei buoni sentimenti. Humils, dal latino humus, rimanda alla terra, a qualcosa di basso quindi di non importante, e per alcuni sembrerebbe quasi avere una connotazione implicitamente negativa. 

Invece chi è umile è un pesce che sfida la corrente, anche se l'uomo moderno è portato a relegarlo dietro le quinte sottovalutando la sua capacità di ascolto e di integrazione del prossimo. Anche un occhio distratto percepisce che intorno a noi c'è un mondo di contorsioni e di esibizioni quotidiane da parte di personaggi più o meno famosi in cui la palma della vittoria spetta di diritto a chi è vincente, prevaricante, astuto e sa prendersi il meglio dalla vita nonostante tutto e tutti. 

Gli esemèi che ci circonano forniscono un Pantheon di idoli dove ognuno può trovare qualcuno con cui identificarsi, proiettando forse il lato più deteriore di sé. Tutti veglioni tutto e lo vogliono subito. Non esiste più una cultura del sacrificio e per raggiungere la supremazia si è disposti a calpestare chiunque senza remota. Il mondo dello spettacolo, e i comuni e quotidiani anfratti del mondo del lavoro e della socialità, ci fanno incontrare con i "vincenti" di professione, che calcano vari palcoscenici. Costoro, nella loro ipocrisia strisciante, ci vogliono imporre la fascinazione delle maschere che indossano, di cui essi stessi sono vittime non riuscendo più a dissociarsi dalla loro interpretazione. Ma di noi, del nostro pensiero, dei nostri bisogni, delle nostre ansie o della nostra richiesta di aiuto, non hanno alcun riguardo.

Gli umili sono semplici nel proporsi. Gli umili sono semplici nel proporsi. Autentici, attenti e capaci di ascoltare, prima di dialogare. Pronti a suggerire non la soluzione, ma la loro visione di una situazione o di un problema. Una persona umile è nobile in quanto capace di "abbassarsi" di proposito per mettersi allo stesso livello dì chi gli sta davanti o addirittura per farlo emergere. Ci troviamo di fronte a una persona di elevata statura morale che capisce gli altri e preferisce mettere in evidenza le doti di chi gli sta di fronte piuttosto che le proprie. In lui non troveremo riflessa l'opacità ipocrita di una maschera. Sembra che Gandhi ritenesse che la ricerca della verità, senza l'umiltà, è condannata a degenerare in una tremenda caricatura di sé stessa. 
VASTO, 22 gennaio 2021

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