venerdì 22 gennaio 2021

ITCG Palizzi 1965: studenti alle prese con “Processo a Gesù” sotto l’abile regia del prof. Tanino La Palombara (FOTO)


ITCG Palizzi 1965: studenti alle prese con “Processo a Gesù” sotto l’abile regia del prof. Tanino La Palombara 

di NICOLA D'ADAMO

Ci sono manifestazioni che rimangono nella memoria collettiva, ma su cui non è mai stato scritto nulla. E’ il caso della rappresentazione al Politeama Ruzzi di “Processo a Gesù” di Diego Fabbri, da parte di una compagnia di soli studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri di Vasto, sotto l’attenta guida del prof. Tanino La Palombara, tenutasi il 1° aprile 1965.

L’opera teatrale, lanciata dal Teatro Piccolo di Milano, era già nota per la sua modernità e per gli interrogativi che poneva. Non era la tradizionale recita in costume, ma un'opera innovativa con una scenografia scarna dei nostri tempi e addirittura con alcuni attori che sedevano in mezzo al pubblico e  intervenivano come se fossero spettatori. L’opera di Fabbri è la storia di un gruppo di attori ebrei che recita quel processo di venti secoli fa tra la gente di oggi. Ci sono domande fondamentali: Siamo tutti Pilato? Chi può assistere inerte alla deriva profonda che stiamo attraversando? Chi può chiudere gli occhi di fronte alla assoluta mancanza di valori della nostra epoca? Chi può tirarsi fuori? Domande tuttora molto attuali.

Il prof. Gaetano (Tanino) La Palombara, che negli anni precedenti aveva già messo in scena altre opere, chiamò a raccolta un gruppo di volenterosi delle ultime classi del Commerciale e dei Geometri e cominciò ad assegnare le parti. Durante le prove Tanino cercò di trasferire agli studenti le basi minime della recitazione e gli studenti con entusiasmo si calarono nei vari ruoli.
Il prof. La Palombara con gli studenti

L’aria che si respirava durante quei mesi di preparazione ce la racconta Antonia La Verghetta, la “ Sara” di Processo a Gesù.

Oggi primo aprile a 1965, giorno di primavera, va in scena al politeama Ruzzi di Vasto “ PROCESSO A GESU’”. Dietro il sipario ci siamo noi, i ragazzi delle mitiche 5°A e 5°B dell’Istituto F. Palizzi di Vasto , che con la regia del grande Professore Gaetano La Palombara raccontiamo e interpretiamo i personaggi del dramma di Diego Fabbri.
C’è tanto pubblico e noi siamo tutti emozionati, tesi, un po’ nel panico, ma consci di aver studiato con passione e impegno la propria parte.




Il professore ci rassicura, ci tranquillizza, ha per ognuno una raccomandazione; poi controlla la scena e improvvisamente si agita e urla: “ chi ha messo i vocabolari sul tavolo?” Non li trova consoni su un tavolo intorno a cui è seduta la giuria. Aveva chiesto di portare dei libri per arricchire la scena e qualcuno ha pensato di portare quelli più grossi. Chi si agita più di noi è la professoressa Lea Ronzitti , fotografa “ ufficiale” dell’evento che scatta foto a tutti da angolazioni più disparate e dobbiamo a Lei se oggi abbiamo una testimonianza visiva dell’evento.
Quando si apre il sipario ognuno di noi entra nel proprio ruolo e ci sentiamo veramente protagonisti del racconto e trasmettiamo l’interiorizzazione del dramma.
Quanti pomeriggi trascorsi in un’aula di una vecchia scuola, ex Magistrale, e quante domeniche mattina al teatro Ruzzi a ripetere le battute, a dare il giusto ritmo alle parole, alle giuste pause ad aver confidenza con lo spazio del palcoscenico; ma era bello ritrovarsi e identificarsi nei personaggi.
Tutti bravi, bravissimi ma un “bravo “particolare va a Liberata Antinarella , che con grande maestria ha saputo immedesimarsi nella “Bionda , la prostituta”. Una ragazza istintiva, estroversa, bruna verace che il professore convince a diventare bionda e che accetta la sfida e brillantemente vince nel suo ruolo.
Va un grazie al grande “ Tanino” che ha saputo regalarci e regalare l’amore per il teatro. Ha scelto un’opera il cui monito è la ricerca della verità tramite un’indagine profonda , e che invita a un cammino di riflessione e all’apertura a un dialogo incessante con gli altri e con Dio”.
 Antonia La Verghetta.

Il debutto al Politeama Ruzzi di Vasto del 1° aprile 1965 è stato anche annunciato, il giorno prima, da questo articolo pubblicato da "Il Tempo”. 

“Processo a Gesù” di Fabbri al Politeama Ruzzi di Vasto
Con la commedia di Diego Fabbri « Processo a Gesù » il Gruppo teatrale dell'Istituto Tecnico Commerciale «Filippo Palizzi» della Città di Vasto ritorna sulle scene già dopo la lusinghiera affermazione conseguita negli scorsi anni.
Un lavoro, questo, che sarà rappresentato il 1° aprile sul palcoscenico del Teatro Politeama Ruzzi, di alto impegno, affidato alla squisita sensibilità della regia dovuta alla passione con cui il prof. Gaetano La Palombara ha saputo organizzare, incontrando la collaborazione delle autorità scolastiche e, soprattutto, lo spirito dagli alunni e delle alunne incline al culto dei valori estetici.
Il “Processo a Gesù” costituisce un presupposto di lodevole significato che deve essere attribuito agli animatori di questi spettacoli che periodicamente risvegliano nel cuore della cittadinanza quegli afflati non sufficientemente propagandati per l'interesse che deve essere rivolto alla costituzione di una filodrammatica locale.
Degni di lode tutti i personaggi che hanno azione in questo “Processo a Gesù” e che ci piace elencare nel ruolo loro assegnato. I Giudici: Elia (Domenico Testa), Rebecca (Lucia Di Chiacchio), Sara (Antonia La Verghetta), Davide (Giovanni Puddu). Giudice improvvisato (Domenico Auriemma). I testimoni, Maria di Nazareth (Maria Teresa Palazzo); Maria Maddalena (Grazia Giannone); Giuseppe (Fiorenzo Mileno), Pietro (Antonio D’Adamo), Giovanni (Antonio Fiore), Tommaso (Giuseppe Forte); Giuda (Rosario Jannetti); Caifa (Mario Di Fonzo); Pilato (Enzo La Verghetta); Lazzaro (Ovidio Monaco). Gli spettatori: la bionda (Liberata Antinarella); un sacerdote (Franco Di Casoli); il contraddittore (Michele Fiore) ; un intellettuale (Domenico Cinquina); un provinciale (Luigi D'Eramo); la donnetta (Antonietta Laccetti).


Così arrivò il grande giorno: l’ingresso era gratuito e il Politeama Ruzzi subito si riempì di gente. La “Compagnia” si fece coraggio e affrontò il vasto pubblico. 




Maria Teresa Palazzo, a cui fu assegnato l’importante ruolo di Maria, così ricorda l’evento: “All'epoca nelle scuole c'era molto spirito di gruppo ed ogni istituto organizzava qualcosa. Il Commerciale (così veniva chiamato allora) aveva due appuntamenti forti: le gare sportive provinciali (dove vincevamo sempre) e lo spettacolo teatrale organizzato dal prof. Tanino La Palombara. Il 1965 fu la volta di “Processo a Gesù” di Diego Fabbri a cui partecipai anch’io, addirittura con il ruolo di Maria. Ricordo l’ansia, mia e dei miei amici, prima di entrare in scena: non era affatto facile affrontare il pubblico del Ruzzi! Ma Tanino ci rassicurava e ci dava fiducia. Ed alla fine andò benissimo! A tutt’oggi non so come fece in poco tempo a trasformare tutti noi studenti in attori dilettanti di buon livello! Sono sicura che fummo travolti dal suo entusiasmo e dalla sua determinazione. Di lui ho un ottimo ricordo”. 



Abbiamo chiesto anche un ricordo a Fiorenzo Mileno che recitava la parte di Giuseppe: “Una serata in dimenticabile! Un’esperienza unica! Noi studenti accogliemmo volentieri l’invito del prof. La Palombara, docente di economia, per partecipare a questa rappresentazione e cercammo di dare del nostro meglio. Era la prima volta che andavamo sul palco e non ci sembrava vero! Ma grazie alla sapiente regia del professore ed ai suoi preziosi consigli siamo riusciti ad andare in scena migliorando la nostra gestualità, dizione, capacità di interpretazione del personaggio. E’ stato bello sentire l’applauso finale del Politeama Ruzzi con i posti completamenti occupati. Per festeggiare, il professore la settimana successiva organizzò anche una cena all’Hotel Venezia. Una festa che ricordo con grande piacere”.

La stampa locale riportò con rilievo il successo di “Processo a Gesù” con la Compagnia del Commerciale e la regia del Prof. La Palombara. 
Ecco cosa scrisse il compianto Giuseppe Catania su “Il Tempo” del 7 aprile 1965:


PRESENTATO DAL GRUPPO TEATRALE DEL TECNICO
Cordiale successo a Vasto del “Processo a Gesù” di Fabbri
Un entusiastico, spontaneo applauso del pubblico che ha gremito il Politeama Ruzzi di Vasto, ha sancito il pieno successo de “II Processo a Gesù” di Diego Fabbri, che il Gruppo Teatrale dell'Istituto Tecnico Filippo Palizzi ha messo in scena con particolare impegno rappresentativo.
Occorre, però, riconoscere alla regia, affidata all'indomito spirito d'iniziativa del professor Gaetano La Palombara, non nuovo alle fatiche del palcoscenico, la felice scelta e l'impiego dei personaggi che hanno animato, grazie alle sublimi espressioni contenute nel copione, ed alla soggettiva interpretazione, il lavoro teatrale, dimostrando, altresì, tutti insieme, un cast d'attori dall'apparente dimostrazione di vissuti a calcare i palcoscenici. Invece che studenti ed alle prime armi con gli artifizi delle scene.
Lo spettacolo, avvalendosi di scenari moderni e facendo agire i personaggi nell'ambiente attuale della realtà, è riuscito a trasportare l'immaginazione del qualificato pubblico attraverso i vari momenti dell'azione scenica, vivendo le ansie, le gioie, i dolori della vita e della passione di Gesù Cristo, con una visuale critico-analitica nuova e diversa per concezione intellettuale, trasposta poi, nella seconda parte, alle vicende dei singoli attori, per aver epilogo nel dramma quotidiano dell'intera umanità sempre alla ricerca della verità.
Mai, prima d'ora, il pubblico vastese, quello affezionato al teatro, si era commosso assistendo alla recita di una commedia. Ma lo ha fatto perché è apparso evidente i problema della nostra gioventù d’oggi, direttamente compresa dall’ansia della ricerca della verità.
Una finzione, però, che è apparsa reale, perché viva problematica perché vissuta crudele perché drammatica: insomma, nostra. Gli attori hanno agito con spontaneo trasporto dimostrando di essere seriamente preparati. Soprattutto, il giovane Giovanni Puddu, nella veste di Davide, per la sua chiara e decisa dizione; Antonia La Verghetta, che impersonava Sara, trasportata con naturalezza nella estrinsecazione di diversi stati d'animo; Lucia Di Chiacchio, nella parte di Rebecca misurata e cosciente del ruolo, insieme a Nicola Sabatino, nell'austero personaggio di Elia presidente del Giuri, e Domenico Auriemma, chiamati a giudicare nel “Processo a Gesù”
La regia, oltre a dimostrare la valentia del coordinamento scenico, si è preoccupata di selezionare le esigenze caratteristiche.
Sulla scena, infatti, il loro impiego, accordato alla dialettica, ha prodotto effetti di rilievo, grazie alla mimica ed alla intensità espressiva. Sottolineiamo Rosario lannetti, nella parte di Giuda; Mario Di Fonzo, nei panni di Caifa; Fiorenzo Mileno della parte di Giuseppe, Maria Teresa Palazzo nella non facile parte dolce e mesta di Maria di Nazareth; Grazia Giannone in Maria Maddalena; Antonio D'Adamo, Antonio Fiore e Giuseppe Forte, che erano Pietro, Giovanni e Tommaso; poi, Enzo La Verghetta e Ovidio Monaco in Pilato e Lazzaro. Lo spettacolo, attentamente seguito era stato presentato dalla signorina Ivoi e si è via via animato con l'intervento di altri attori in ruoli di spettatori, tra cui, Liberata Antinarella, nella parte della Bionda; Michele Fiore nel contraddittore; Domenico Cinquina nell'intellettuale; Franco Di Casoli nel Sacerdote; Luigi D'Eramo nel provinciale e, soprattutti Antonietta Laccetti brava e sorprendente nelle vesti di una donnetta che ha saputo muovere le corde emotive con la sua interpretazione personale, unica, di umiltà e povertà, doti che, in sintesi, erano i motivi principali del lavoro. GIUSEPPE CATANIA (Il Tempo, 7.4.1965)

Secondo il nostro modestissimo parere era questo un evento che meritava di essere annotato negli annali della storia cittadina. Speriamo di aver fatto cosa buona. Ringraziamo Maria Teresa Palazzo per aver fornito foto e ritagli di giornale; Antonia La Verghetta e Fiorenzo Mileno per le loro testimonianze. 

Se ci sono altre foto e testimonianze saremo ben lieti di pubblicarle nei prossimi giorni. Invitiamo gli amici a inviarle a noivastesi@gmail.com 

Nicola D’Adamo

ALTRE FOTO FORNITE DA MARIA TERESA PALAZZO

Politeama Ruzzi










Festa del Gruppo Teatrale all'Hotel Venezia, 
dopo il successo al Ruzzi



Lo scherzo di Tanino: il taglio della torta spetta a ...Giuseppe e Maria...!!! 








 



3 commenti:

elaverghetta@libero.it ha detto...

Nicola,
grazie per avermi riportato a 55 anni fà.
Non posso non ringraziare e ricordare con affetto il prof. La Palombara per quella favolosa esperienza.
Tanti volti amici.

Unknown ha detto...

Carissimo amico e collega Nicola, grazie per aver riportato all'attenzione dei cittadini vastesi questa bella pagina vissuta dagli studenti del glorioso Istituto Palizzi. Sono passati tantissimi anni ma il ricordo di quel periodo scolastico è vivissimo nella mia mente. Ricordo le selezioni fatte dall'indimenticato Prof. La Palombara, il suo impegno, la sua passione. Ricordo le prove fatte soprattutto per correggere la dizione di noi ragazzi che per la prima volta ci saremmo presentati al cospetto del pubblico. Ricordo con emozione il momento in cui si aprì il sipario del Politeama Ruzzi e dinanzi ai nostri occhi c'era un teatro gremito in ogni ordine di posto. Rileggendo il tuo scritto e le testimonianze di quanti, come me, si cimentarono in quella splendida avventura teatrale ha rivissuto giornate bellissime e ricordi indimenticabili. A tutti loro va il mio saluto e l'auspicio, magari, di poterci ritrovare per trascorrere qualche ora assieme nel ricordo di quella esperienza. Un saluto commosso ed una preghiera per quanti sono passati a miglior vita. Grazie di nuovo, Peppino Forte

Nicoletta Del Re ha detto...

Grazie Nicola, per avermi fatto conoscere un'altra bellissima pagina della storia gloriosa dell'Istituto Tecnico "Filippo Palizzi"che ho l'onore di dirigere.