dal Nuovo Faro riceviamo e pubblichiamo
LA RETE CICLABILE TRANSITORIA A VASTO RENDERA’ TRANSITORI GLI AMMINISTRATORI VASTESI.
Abbiamo avuto modo di leggere con grande sconcerto e disappunto che la Amministrazione Comunale di Vasto si appresta a realizzare all’interno della nostra Città una rete ciclabile urbana , “ ritenuta transitoria” e denominata Bike Lane. Un autentico regalo post natalizio per tutti i cittadini, destinato a rivoluzionare gli spostamenti su gomma e che rischia di diventare un incubo per il traffico veicolare , il traffico pedonale, la sosta ed il parcheggio su molte strade del territorio urbano. Senza che esista uno straccio di studio origine-destinazione degli spostamenti .Abbiamo infatti letto che la Amministrazione Comunale, con Delibera n. 300 del 29 dicembre 2020, ha manifestato la intenzione di spendere “a vuoto” ulteriori circa 45.000 euro dei contribuenti vastesi , per attivare un progetto transitorio , in anticipazione stralcio del cosiddetto Biciplan , Piano della Regolamentazione Ciclabile , che pur essendo disponibile da un paio di anni , non è stato mai sottoposto alla approvazione del Consiglio Comunale ed è restato appannaggio esclusivo di uno sparuto gruppo di cicloamministratori . Utilizzate quei soldi per fare le strisce .
Manifestiamo un certo timore, per la obbiettiva limitata capacità di programmazione di Menna e sodali e , soprattutto, nella considerazione di quanto la Amministrazione Comunale di Vasto abbia saputo realizzare , fino ad oggi , in materia di segnaletica stradale inesistente , di rallentatori capotici , di semaforica inefficiente, di “ sinistre” impostazioni circolatorie e di piste ciclabili impraticabili .
Lontano da noi la intenzione sottovalutare le esigenze degli utilizzatori di velocipedi, di attrezzature a a pedale , di monopattini , di biciclette elettroassistite e di altri strumenti, per rendere la città più vivibile e meno inquinata .
Consentiteci però di ricordare cosa ha combinato nella vicina Lanciano , un intervento altrettanto sinistro ed improvvisato su Via del Mare. Basta chiedere per capire il dramma di percorribilità , la pericolosità della promiscuità realizzata , la impossibilità di fermarsi anche solo un attimo per guardare cosa accade lungo il percorso . Consentiteci, inoltre, di ricordare cosa hanno creato a Vasto questi amministratori in materia di piste ciclabili. Non si può dunque essere fiduciosi.
Intervenire massicciamente sulla viabilità esistente, senza aver ben considerato la dotazione infrastrutturale delle carreggiate stradali , la limitata consistenza delle sezioni e dei marciapiedi , la accertata insufficienza dei parcheggi con la eliminazione di quelli che andranno perduti , senza creare sensi unici di scorrimento , sottovalutando l’andamento non pianeggiante delle strade di Vasto, significa andare incontro e realizzare un assurdo tecnico e sociale , una situazione disagevole e molto pericolosa. Automobilisti e commercianti contro ciclisti: patetico nel 2021 .
Una operazione di questo tipo si deve e si può fare, in maniera trasparente e condivisa , certamente non solo per incontrare il mero sostegno elettorale dei cicloamatori, ma solo progressivamente , anche e soprattutto per migliorare la rete ciclabile e ciclopedonale, di intesa con i portatori di interesse e con la cittadinanza intera . Non così , solo per giustificarsi di non aver fatto niente in cinque anni .
Improvvisazione e superficialità , peggiorano i servizi comunali e rendono spesso drammatiche le condizioni e la qualità della vita dei vastesi. Fermatevi a riflettere o andate a casa .
Il Nuovo Faro - Dott ing. Edmondo Laudazi
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