"Decano della stampa vastese. Galantuomo e persona corretta".
"Apprendo con profonda tristezza e dispiacere - ha dichiarato il sindaco di Vasto, Francesco Menna- della scomparsa del Cavaliere Giuseppe Catania affettuosamente chiamato da tutti Peppino.
Decano della stampa vastese. Galantuomo e persona corretta. Catania è stato il punto di riferimento per il rispetto delle regole. Uomo che ha dato un contributo fondamentale e prezioso alla crescita e alla modernizzazione della nostra città e del nostro territorio, attraverso il diritto d'informazione.
E' importante per Vasto ricordarlo, ma soprattutto lavorare all'istituzione di un Premio del giornalismo a lui intitolato per ricordare la sua figura. Alla famiglia le più sentite condoglianze".
Messaggio dei gruppi consiliari dei partiti e dei movimenti civici del centrodestra
"È una notizia triste che ha scosso e addolorato tutta la comunità Vastese.” Affidano il loro
ricordo a un comunicato i consiglieri comunali del centrodestra e dei movimenti civici “La scomparsa del Cavaliere Giuseppe Catania, a causa di questo maledettissimo virus, priva la nostra Città e l’intero territorio di un giornalista eccellente, una persona colta, corretta e amata da tutti. Ci stringiamo al dolore dei famigliari, con la certezza che lesue opere vivranno sempre nel cuore e nella mente della comunità Vastese che saprà celebrarlo e ricordarlo come merita”
Il messaggio di Davide D'Alessandro consigliere Comunale
Quanta tristezza! Quanta amarezza! Non c'era serata, per tanti mesi, che non lo trovassi seduto accanto al fratello Franco e alla cognata e che non mi fermassi per scambiare due battute, un sorriso, una stretta di mano. C'era anche mio padre in quella struttura. 91 anni lui, 96 mio padre. Peppino se n'è andato dieci giorni dopo, quasi a rinnovare il dolore. Resta il bisogno di chiarezza per onorare chi è morto e chi si è trovato e si trova a lavorare in condizioni molto complicate. Dobbiamo ancora sapere che cosa è accaduto, come è perché . Sono notizie molto più interessanti delle malattie pregresse. A Peppino va il saluto più caro, ai familiari l'abbraccio più caldo, anche nel ricordo della sorella che fu prima insegnante di mia madre, poi anche mia. Quanta tristezza! Quanta amarezza!Davide D'Alessandro
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