di Angelo Del Moro
Buttato lì pare soltanto un piccolo flash di quotidianità, ma nasconde invece qualcosa di molto più serio, vale a dire precisi meccanismi compensatori con modalità di comunicazione sterili e slabbrate. Non si può apparire sfaccendati.
Eppure non pochi (autorevoli) pensatori hanno elogiato il tempo libero, persino l'ozio (di un certo tipo) Seneca (Lettere) scriveva: “... ho tempo libero, e ce l'hanno tutti quelli che lo vogliono. Gli impegni non inseguono nessuno: sono gli uomini che li abbracciano e credono che essere molto occupati sia segno di felicità ".
E per prevenire una facile obiezione, riferibile ai tempi, anche Chomsky ai giorni nostri (Linguaggio e libertà) afferma: "Bisogna distinguere fra il non aver niente, da fare ciò che meglio ci aggrada".
Non tutti a quanto pare sono preparati a gestire il tempo libero, i più adulti forse inconsciamente memori delle sia pur lontane difficoltà per il piatto in tavola ogni giorno, e allora ritrovarsi con ore a disposizione senza particolari affanni diventa indigesto , specie per chi non è avvezzo ad acculturarsi anche il minimo necessario per tentare di coprire cosa avviene nel suo piccolo universo.
Ma tant'è, in una realtà ebbra di decibel, satura di sostanze psicotrope e oggetti ai quali delegare ogni auto valorizzazione ci si ritrova spiazzati se qualcuno o qualcosa, anche se artefatta, non attestano che si è vivi e cogitanti. Arrampicate e recite quindi si sedimentano Ma non andrebbe mai dimenticato che ammazzare il tempo è sempre un delitto gravissimo.
VASTO, 19.01.21
VASTO, 19.01.21
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