“Non capisco cosa c’entrano i banner con gli spettacoli del Teatro
Rossetti, sui muri di Palazzo d’Avalos”, ci
hanno segnalato. In effetti l’anomalia era stata da noi evidenziata alcuni
anni fa, ma puntualmente ogni anno riappaiono sempre gli illeggibili banner del Teatro Rossetti sui muri dello storico palazzo.
il primo a sinistra è il banner della passata stagione del Rossetti |
In verità i musei di
solito pubblicizzano all’esterno le mostre del momento con i loro banner, ma stanno molto accorti a non rovinare l’estetica
del palazzo. Per esempio la Tate Gallery a Londra (dove ci sono i quadri di D.
G. Rossetti) ha posizionato dei pali all’esterno
da cui fa pendere i banner.
La normativa in Italia è molto rigida: “sugli edifici e nei luoghi di
interesse storico ed artistico, su statue,
monumenti, fontane monumentali, mura
e porte della città, sul muro di cinta e nella zona di rispetto dei cimiteri,
sugli edifici adibiti ad uso di ospedali e chiese, nelle loro immediate
adiacenze, oggetto del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali
e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137) e
lungo le strade site nell’ambito e in prossimità di tali beni, è vietato collocare cartelli ed altri mezzi
di pubblicità”.
Volendo chiudere un occhio sui banner relativi alle attività tipiche del Museo (es. Premio Vasto), tutto il resto va rimosso. Al limite i banner del Rossetti vanno posizionati sui muri del Teatro Rossetti.
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