di Lino Spadaccini
Cinquant’anni fa, il 18 agosto del 1970, si spegneva a Vasto
Domenico Priori, uno dei più autorevoli studiosi che ha contribuito a far
conoscere le vicende storiche ed il folklore dell’area frentana.
Nato a Torino di Sangro il 17 agosto del 1886, dopo la
laurea in giurisprudenza, Domenico Priori si dedica con passione agli studi di
storia locale. Così scrive di lui Raffaello Biordi, in un articolo pubblicato nel
1961 su Orizzonti d’Abruzzo: “Lo attrasse la nobilissima ambizione di
contribuire a conservare e ad accrescere il patrimonio e della gloria della sua
e nostra terra”.
E aggiunge: “È fuori
di dubbio che Domenico Priori abbia scritto sulla Frentania quanto, allo stato
delle attuali conoscenze, era possibile scrivere, facendo tesoro delle opere
pubblicate sull’argomento, ma soprattutto portandovi un prezioso, impagabile,
personale contributo di ricerche, di studio, di memorie epigrafiche, dando
notizia dei ritrovamenti di materiale litico e di risultati di scavi promossi
dallo Stato e da privati”. Il riferimento di Biordi va a La Frentania, i tre preziosissimi volumi
pubblicati da Priori tra il 1942 ed il 1962 (ristampati negli anni ottanta
dalla figlia dell’autore Teresa Priori-Rocchio). Nel primo volume, che va dalle
origini alla guerra
sociale, Priori tratta della corografia di questa terra, della
religione, dell’arte, del commercio, dell’agricoltura, della viabilità e dei
rapporti con Roma; nel secondo volume, pubblicato nel 1959, vengono analizzate
le varie denominazioni, da quella romana a quella aragonese (1442-1501); nel
terzo volume, tratta dalla dominazione spagnola all’Unità d’Italia.
Altra opera significativa è Badie e conventi benedettini
d’Abruzzo e Molise, pubblicati dalla Carabba di Lanciano in due volumi, nel
1950 e 1951, un lavoro certosino alla ricerca di tutte le abbazie benedettine
abruzzesi e molisane, comprese quelle scomparse.
Altro volume degno di nota è la monumentale opera dedicata
alla sua Torino di Sangro (1957): un
volume di oltre 650 pagine dalle origini fino alla metà degli anni ’50 del
Novecento.
Ed infine, una menzione particolare per il volume Folklore Abruzzese, in particolare
riferito all’area torinese e non solo, attraverso un’analisi dettagliata degli
usi, costumi e tradizioni del popolo frentano. “Ho raccolto, in vari e diversi anni, dalla viva voce del popolo”,
spiega Domenico Priori nella prefazione al libro, “il materiale folkloristico del mio paese rimasto ancora nella memoria e
negli usi, e mi decido a pubblicarlo perché non vada disperso o dimenticato
com'è avvenuto di chi sa quante leggende, credenze e superstizioni e formule,
massime, ecc. ereditate dagli avi. È un patrimonio morale e spirituale che
merita di essere salvato”.
Numerose sono le sue collaborazioni sui principali periodici
abruzzesi, quali Il Nuovo Abruzzo, la
Gazzetta degli Abruzzi, l’Idea Abruzzese, l’Indipendente, il Risveglio
frentano, L’Osservatore Frentano,
La Provincia, Il Lavoro, Lo Svegliarino,
L’Abruzzo Magistrale, Il Risorgimento d’Abruzzo, Rivista Abruzzese, Il Rievocatore, Attraverso
l’Abruzzo e in alcune riviste di numismatica.
Le sue mani e la sua vasta cultura la troviamo anche nella
stesura del Piccolo Almanacco di Galeno
del dott. Armando Marciani di Lanciano, per la parte riservata
all’interpretazione storico-filosofica degli avvenimenti che hanno
caratterizzato gli annali della Patria e per il riferimento a episodi di
letteratura italiana.
Alla fine degli anni ’60, Domenico Priori si trasferisce a
Vasto, in casa del genero, l’avvocato Ennio Rocchio. Nello stesso periodo dona
al Museo Civico di Vasto tutto il prezioso materiale archeologico di sua
proprietà.
Alla fine del 1968, su proposta del Consiglio Direttivo
dell’Associazione della Stampa Vastese, gli viene concesso il titolo di “Socio
onorario”. “Disinteressato al massimo”,
spiega l’avvocato Ugo Talamazzi nella motivazione, “contribuì sempre generosamente, in ogni occasione, a favore di enti e
di privati, contento e soddisfatto di fare del bene in silenzio. Ed a questo
proposito, mi corre l’obbligo di segnalare che quando nel 1965 gli venne
assegnato all’unanimità il premio di 400.000 lire nel concorso bandito dal
Centro di Cultura di Atri per la sua opera «Folklore Abruzzese», Domenico
Priori destinò il premio stesso all’Asilo Infantile di Torino di Sangro e contemporaneamente
versò un contributo personale di altre 400 mila lire all’Ente Comunale di
Assistenza di quel Comune. Somme di danaro furono da lui versate ad altri
Istituti, mentre al Comune di Torino di Sangro fece donazione di una casa”.
E termina: “La nostra Associazione non
può ignorarlo, ed essa sarà fiera ed orgogliosa, non ne dubito, di averlo nella
sua famiglia”.
L’avvocato Priori si spegne a Vasto nell’agosto del 1970,
all’età di 84 anni. Così lo ricorderà l’amico Raffaello Biordi sulle colonne
del periodico Vasto Domani: “L’ultimo incontro che io ebbi col caro
Domenico Priori fu proprio a Vasto alcuni anni fa in occasione della conferenza
sugli amici abruzzesi di Gabriele d’Annunzio che io vi tenni per invito di
fraterni amici vastesi. Gli anni sembravano non facessero peso su Domenico
Priori: lavorava sempre con giovanile fervore e soprattutto con ferma fede nei
valori della cultura e dello spirito. Nel suo nome ci resta il ricordo di un
adamantino carattere, di una superiore mente, di un versatile ingegno, di uno
scrittore dotato di un demologo diligente e di uno storico provvedutissimo che
ha veramente arricchito il patrimonio letterario della sua e nostra terra”.
Così lo ricorderà anche Giuseppe Catania, suo amico di lunga
data: “Di Domenico Priori, insieme
all’amico prof. Giacomo Libertoscioli, abbiamo corretto le bozze delle sue
pubblicazioni e perciò il ricordo di così tanto illustre personaggio è
profondamente scolpito nella memoria. Spesso l’incontravamo, nella sua
quotidiana passeggiata (quando il tempo glielo permetteva) lungo cia Madonna
dell’Asilo, incedere con passo sicuro e cadenzato, impeccabile nel vestire,
l’occhio e la mente fissi, ma d’una vividezza sorprendente, quasi a voler
rincorrere lo spazio, ad inseguire le immagini e le memorie che, con saggezza
infinita, seppe tradurre in opere durature”.
Il comune di Torino di Sangro, sull’abitazione ricevuta in
donazione dall’avv. Priori, nel 1972 apporrà una lapide, in ricordo della sua
generosità, con il seguente testo:
FRA QUESTE MURA
VISSE IN SERENITA' DI STUDI
AUSTERITA' DI COSTUMI
E DEDIZIONE AL PROSSIMO
L'AVV. DOMENICO PRIORI
17 - 8 - 1886 18 - 8 - 1970
UMANISTA STORICO E FILANTROPO
TESTIMONIO' CON LE OPERE
L'AMORE PER IL PAESE NATIO
VISSE IN SERENITA' DI STUDI
AUSTERITA' DI COSTUMI
E DEDIZIONE AL PROSSIMO
L'AVV. DOMENICO PRIORI
17 - 8 - 1886 18 - 8 - 1970
UMANISTA STORICO E FILANTROPO
TESTIMONIO' CON LE OPERE
L'AMORE PER IL PAESE NATIO
IL COMUNE DI TORINO DI SANGRO
POSE A RICORDO DELLA SUA GENEROSITA'
IL 12 NOVEMBRE 1972
POSE A RICORDO DELLA SUA GENEROSITA'
IL 12 NOVEMBRE 1972
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