martedì 18 agosto 2020

Cinquant’anni fa la scomparsa di Domenico Priori, uno dei più autorevoli studiosi della "Frentania"


di Lino Spadaccini

Cinquant’anni fa, il 18 agosto del 1970, si spegneva a Vasto Domenico Priori, uno dei più autorevoli studiosi che ha contribuito a far conoscere le vicende storiche ed il folklore dell’area frentana.
Nato a Torino di Sangro il 17 agosto del 1886, dopo la laurea in giurisprudenza, Domenico Priori si dedica con passione agli studi di storia locale. Così scrive di lui Raffaello Biordi, in un articolo pubblicato nel 1961 su Orizzonti d’Abruzzo: “Lo attrasse la nobilissima ambizione di contribuire a conservare e ad accrescere il patrimonio e della gloria della sua e nostra terra”. 

E aggiunge: “È fuori di dubbio che Domenico Priori abbia scritto sulla Frentania quanto, allo stato delle attuali conoscenze, era possibile scrivere, facendo tesoro delle opere pubblicate sull’argomento, ma soprattutto portandovi un prezioso, impagabile, personale contributo di ricerche, di studio, di memorie epigrafiche, dando notizia dei ritrovamenti di materiale litico e di risultati di scavi promossi dallo Stato e da privati”. Il riferimento di Biordi va a La Frentania, i tre preziosissimi volumi pubblicati da Priori tra il 1942 ed il 1962 (ristampati negli anni ottanta dalla figlia dell’autore Teresa Priori-Rocchio). Nel primo volume, che va dalle origini alla guerra
sociale, Priori tratta della corografia di questa terra, della religione, dell’arte, del commercio, dell’agricoltura, della viabilità e dei rapporti con Roma; nel secondo volume, pubblicato nel 1959, vengono analizzate le varie denominazioni, da quella romana a quella aragonese (1442-1501); nel terzo volume, tratta dalla dominazione spagnola all’Unità d’Italia.
Altra opera significativa è Badie e conventi benedettini d’Abruzzo e Molise, pubblicati dalla Carabba di Lanciano in due volumi, nel 1950 e 1951, un lavoro certosino alla ricerca di tutte le abbazie benedettine abruzzesi e molisane, comprese quelle scomparse.
Altro volume degno di nota è la monumentale opera dedicata alla sua Torino di Sangro (1957): un volume di oltre 650 pagine dalle origini fino alla metà degli anni ’50 del Novecento.
Ed infine, una menzione particolare per il volume Folklore Abruzzese, in particolare riferito all’area torinese e non solo, attraverso un’analisi dettagliata degli usi, costumi e tradizioni del popolo frentano. “Ho raccolto, in vari e diversi anni, dalla viva voce del popolo”, spiega Domenico Priori nella prefazione al libro, “il materiale folkloristico del mio paese rimasto ancora nella memoria e negli usi, e mi decido a pubblicarlo perché non vada disperso o dimenticato com'è avvenuto di chi sa quante leggende, credenze e superstizioni e formule, massime, ecc. ereditate dagli avi. È un patrimonio morale e spirituale che merita di essere salvato”.
Numerose sono le sue collaborazioni sui principali periodici abruzzesi, quali Il Nuovo Abruzzo, la Gazzetta degli Abruzzi, l’Idea Abruzzese, l’Indipendente, il Risveglio frentano, L’Osservatore Frentano, La Provincia, Il Lavoro, Lo Svegliarino, L’Abruzzo Magistrale, Il Risorgimento d’Abruzzo, Rivista Abruzzese, Il Rievocatore, Attraverso l’Abruzzo e in alcune riviste di numismatica.
Le sue mani e la sua vasta cultura la troviamo anche nella stesura del Piccolo Almanacco di Galeno del dott. Armando Marciani di Lanciano, per la parte riservata all’interpretazione storico-filosofica degli avvenimenti che hanno caratterizzato gli annali della Patria e per il riferimento a episodi di letteratura italiana.
Alla fine degli anni ’60, Domenico Priori si trasferisce a Vasto, in casa del genero, l’avvocato Ennio Rocchio. Nello stesso periodo dona al Museo Civico di Vasto tutto il prezioso materiale archeologico di sua proprietà.
Alla fine del 1968, su proposta del Consiglio Direttivo dell’Associazione della Stampa Vastese, gli viene concesso il titolo di “Socio onorario”. “Disinteressato al massimo”, spiega l’avvocato Ugo Talamazzi nella motivazione, “contribuì sempre generosamente, in ogni occasione, a favore di enti e di privati, contento e soddisfatto di fare del bene in silenzio. Ed a questo proposito, mi corre l’obbligo di segnalare che quando nel 1965 gli venne assegnato all’unanimità il premio di 400.000 lire nel concorso bandito dal Centro di Cultura di Atri per la sua opera «Folklore Abruzzese», Domenico Priori destinò il premio stesso all’Asilo Infantile di Torino di Sangro e contemporaneamente versò un contributo personale di altre 400 mila lire all’Ente Comunale di Assistenza di quel Comune. Somme di danaro furono da lui versate ad altri Istituti, mentre al Comune di Torino di Sangro fece donazione di una casa”. E termina: “La nostra Associazione non può ignorarlo, ed essa sarà fiera ed orgogliosa, non ne dubito, di averlo nella sua famiglia”.
L’avvocato Priori si spegne a Vasto nell’agosto del 1970, all’età di 84 anni. Così lo ricorderà l’amico Raffaello Biordi sulle colonne del periodico Vasto Domani: “L’ultimo incontro che io ebbi col caro Domenico Priori fu proprio a Vasto alcuni anni fa in occasione della conferenza sugli amici abruzzesi di Gabriele d’Annunzio che io vi tenni per invito di fraterni amici vastesi. Gli anni sembravano non facessero peso su Domenico Priori: lavorava sempre con giovanile fervore e soprattutto con ferma fede nei valori della cultura e dello spirito. Nel suo nome ci resta il ricordo di un adamantino carattere, di una superiore mente, di un versatile ingegno, di uno scrittore dotato di un demologo diligente e di uno storico provvedutissimo che ha veramente arricchito il patrimonio letterario della sua e nostra terra”.
Così lo ricorderà anche Giuseppe Catania, suo amico di lunga data: “Di Domenico Priori, insieme all’amico prof. Giacomo Libertoscioli, abbiamo corretto le bozze delle sue pubblicazioni e perciò il ricordo di così tanto illustre personaggio è profondamente scolpito nella memoria. Spesso l’incontravamo, nella sua quotidiana passeggiata (quando il tempo glielo permetteva) lungo cia Madonna dell’Asilo, incedere con passo sicuro e cadenzato, impeccabile nel vestire, l’occhio e la mente fissi, ma d’una vividezza sorprendente, quasi a voler rincorrere lo spazio, ad inseguire le immagini e le memorie che, con saggezza infinita, seppe tradurre in opere durature”.
Il comune di Torino di Sangro, sull’abitazione ricevuta in donazione dall’avv. Priori, nel 1972 apporrà una lapide, in ricordo della sua generosità, con il seguente testo:

FRA QUESTE MURA
VISSE IN SERENITA' DI STUDI
AUSTERITA' DI COSTUMI
E DEDIZIONE AL PROSSIMO
L'AVV. DOMENICO PRIORI
 17 - 8 - 1886       18 - 8 - 1970
UMANISTA STORICO E FILANTROPO
TESTIMONIO' CON LE OPERE
L'AMORE PER IL PAESE NATIO

IL COMUNE DI TORINO DI SANGRO
POSE A RICORDO DELLA SUA GENEROSITA'
IL 12 NOVEMBRE 1972















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