giovedì 7 maggio 2020

L'ing. Luigi D'Aloisio (padre del pittore Carlo) fa da "testimonial" nel 1899 all'Emulsione Scott


L'amico REMO PETROCELLI, appassionato di storia locale, ci ha inviato questo prezioso ritaglio da LA STAMPA del 1899, in cui l'ing. Luigi D'Aloisio di Vasto fa da testimonial all'EMULSIONE SCOTT, medicinale a base di olio di fegato di merluzzo e altri additivi. Simpatica è l'immagine dell'ingegnere che accompagna la pubblicità redazionale.

Non ci è voluto molto per capire chi fosse
l'ing. LUIGI D'ALOISIO di Vasto.

"NoiVastesi" si era occupato di lui già nel 2011 in occasione dei 70 anni dalla sua morte.  L'ingegnere era il padre di noti  figli, tra cui il famoso pittore Carlo d'Aloisio da Vasto.

In quella occasione inviammo anche  il link dell'articolo a firma di Lino Spadaccini al nipote Giovanni d'Aloisio figlio del Pittore Carlo, il quale ci rispose  allegando anche una bella foto del nonno (questa  che pubblichiamo) assieme ai ringraziamenti.

Oggi questa foto ci aiuta a confermare che la persona ritratta nella pubblicità è proprio Luigi D'Aloisio! Anzi è quasi certo che lo schizzo del giornale è stato rifatto sulla base di questa foto: la cravatta a farfalla è uguale ed anche l'espressione del volto!

Per raccontare chi era l'ing. Luigi d'Aloisio ripubblichiamo i testi dei due articoli.


L'amico Beniamino Fiore ha aggiunto questa curiosità su Luigi D'Aloisio: "Fu l'ingegnere in "trasferta" a Firenze nel 1902 a comprare il primo pallone da foot-ball per gli studenti della Regia Scuola Tecnica di Vasto. Di fatto portò il calcio nella nostra cittadina"



noivastesi 27 gennaio 2011 

Personaggi: Luigi D'Aloisio, padre del pittore Carlo D'Aloisio da Vasto

di Lino Spadaccini

Settant’anni fa il 27 gennaio del 1941, ci lasciava l’ing. Luigi D’Aloisio.
Apprezzato ingegnere, Luigi D’Aloisio insieme alla sua dolce consorte Lucia Jecco, può gloriarsi di aver dato alla luce dei figli straordinari, vanto della nostra città: parliamo dell’ing. Michele, del cav. Roberto, sergente di fanteria durante la prima guerra mondiale, decorato con la medaglia di bronzo al valor militare, di Nicola, giornalista, scrittore, commediografo e apprezzato conferenziere, ed infine Carlo, il pittore vastese più rappresentativo e famoso dell’intero panorama artistico novecentesco.
Ing. Luigi D'Aloisio
in età avanzata

Tra i progetti più importanti legati al nome di Luigi D’Aloisio troviamo sicuramente il polmone verde della nostra città: la villa comunale. La prima fase della villa, con la realizzazione del Viale delle Rimembranze, venne inaugurato il 2 giugno del 1923. Il viale era costituito da tanti alberi quanti furono i caduti della Grande Guerra.

Le mani dell’ingegnere vastese le troviamo anche sulla variante del progetto realizzato nel 1908 per l’ampliamento di Corso De Parma. Mentre nel 1919, incaricato dal Comune, progettò la realizzazione di quattro scuole rurali, ciascuna per un numero di 50 alunni, oltre l’alloggio per l’insegnante. “In data 16 corrente Giugno”, si legge nella relazione dell’ing. D’Aloisio, “l’Ill.mo Sig. Sindaco di Vasto, mi dava incarico di redigere con ogni sollecitudine un progetto, tipo unico, di edificio per scuole elementari rurali, da costruirsi, ciascuno, nelle contrade di: S. Lorenzo, Stazione ferroviaria, Incoronata, e Rione Suriani, che rispondesse alle moderne esigenze delle scuole…”.

Agli inizi del 1900 meritò i pubblici elogi da parte del Prefetto “per l’opera pronta, intelligente ed attiva da lui prestata il mattino del 15 gennaio nella direzione dei lavori di salvataggio per la caduta della casa abitata da Paolo D’Annunzio”.

Luigi D’Aloisio riposa accanto alla moglie, ed ai figli Nicola e Carlo (insieme alla consorte Elisabetta Mayo), nel “cimitero nuovo” (per intenderci dove ci sono le tombe di Zaccagnini, Palmieri, Peluzzo, ecc.), in tombe poco decorose e abbandonate: ormai da molti mesi l’area è stata transennata per il pericolo di caduta dei calcinacci dalla parte superiore della struttura. Nessuno può avvicinarsi neanche per mettere un fiore. Qualche piccola composizione che si vede è molto vecchia e formata con fiori finti.

Ribadiamo quanto già espresso in altre occasioni: questi personaggi (ma in questo caso tutti i defunti collocati in quelle tombe) meriterebbero una sistemazione più decorosa. Il Comune dovrebbe intervenire almeno per mettere in sicurezza tutta la struttura. Mettere le transenne non è certamente una soluzione.
Lino Spadaccini


noivastesi domenica 30 gennaio 2011
La famiglia di Luigi D'ALOISIO ringrazia
ABBIAMO PUBBLICATO NEI GIORNI SCORSI UN RICORDO DELL'ING. LUIGI D'ALOISIO, PADRE DEL NOTO PITTORE CARLO D'ALOISIO DAL VASTO, A FIRMA DI LINO SPADACCINI.
VOGLIAMO QUI RENDERE PUBBLICA UNA LETTERA DEL PROF. GIOVANNI D'ALOISIO ( FIGLIO DEL NOTO PITTORE) CHE RINGRAZIAMO PER GLI APPREZZAMENTI.

Caro Nicola, l'articolo a firma Lino Spadaccini pubblicato su "Noi Vastesi" che mi hai inviato ieri 28 gennaio è stato per me un grande e commovente regalo. Ti ringrazio di cuore. Fra me e nonno Luigi c'è stato sempre un particolare legame, da quando io avevo sei anni (1936) e fino ai miei 10 anni (1940 ), ad ogni ricorrenza egli mi mandava due cose: un suo biglietto da visita con gli auguri la cui busta era così indirizzata "All'egregio giovinetto Giovanni D'Aloisio", e un pinocchio in gomma, piegato e da gonfiare. Tu e Lino Spadaccini mi avete rievocato un lontano affetto e fornito una preziosa documentazione storica che ignoravo. Con l'occasione quindi vi ringrazio ancora e vi invio in allegato una foto del nonno che lui volle a suo tempo regalarmi e che da allora è sempre stata sul mio comodino.

Giovanni D'Aloisio Mayo



1 commento:

Remo Petrocelli ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.