Fase 2, alla Asl di Chieti riprende l’attività chirurgica. Pazienti Covid trasferiti ad Atessa che Azienda e Università
intendono individuare come ospedale di riferimento per il Coronavirus
“Fase 2” anche per la Asl Lanciano Vasto Chieti che avvia
oggi una ripresa graduale e in sicurezza degli interventi chirurgici negli
ospedali della provincia. A Chieti, in particolare, le Chirurgie
riaprono dopo
essere state accuratamente sanificate, con percorsi nettamente separati dalle
aree Covid, i cui pazienti dimissibili vengono progressivamente trasferiti al
Covid Hospital di Atessa. In accordo con l’Università di Chieti, la Asl ha
proposto alla Regione Abruzzo l’attivazione ad Atessa di funzioni di Terapia
intensiva, Pneumologia e Malattie infettive, come previsto dal Ministero della
Salute per questa tipologia di strutture.
Il piano della Direzione sanitaria aziendale ha previsto
un’organizzazione che consentirà comunque di espandere rapidamente le attività
Covid in presenza di eventuali scenari di evoluzione dell’epidemia.
A ripartire saranno le attività chirurgiche programmate non
ulteriormente rinviabili in base alla classe di priorità (ovvero le classi A e
B, a cominciare dai pazienti già in lista e per i quali sono trascorsi i 60
giorni di attesa), alla patologia (ad esempio gli oncologici) e alla condizione
clinica.
Il percorso prevede la verifica delle liste di attesa: la
Asl contatterà i pazienti per confermare la volontà e l’esigenza di essere
sottoposti a intervento. Successivamente, una settimana prima della data
indicata, tramite triage telefonico se ne valuteranno attentamente condizioni e
sintomatologia. I pazienti sintomatici o che abbiano avuto contatti Covid
seguiranno un percorso separato. Per gli altri il giorno prima dell’intervento
si procederà al ricovero. Tra gli esami di prericovero sarà eseguito il tampone
rinofaringeo per escludere la positività al virus.
Le Direzioni mediche di presidio stanno definendo la
capacità produttiva degli ospedali e, dunque, il numero di interventi che è
possibile eseguire, organizzando spazi e risorse in modo da tenere conto della
domanda di prestazioni sanitarie da parte del bacino di utenti di riferimento
territoriale.
«L’evoluzione del quadro epidemiologico - spiega il
direttore sanitario aziendale, Angelo Muraglia - consente oggi di pianificare
il graduale riavvio delle attività chirurgiche programmate che le disposizioni
regionali avevano limitato agli interventi in urgenza ed emergenza. I cittadini
possono stare tranquilli e tornare a rivolgersi ai nostri ospedali anche per le
altre patologie. Successivamente riprenderanno gradualmente anche le attività
ambulatoriali, come da ordinanza regionale».
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