I balletti tariffari del Civeta
Come già noto e riportato in un nostro precedente comunicato
stampa, a causa del sequestro
giudiziario della terza vasca, il Consorzio Civeta ha
chiesto e ottenuto dai Comuni consorziati sensibili aumenti tariffari, giustificati dalla necessità di conferire
i rifiuti presso altri impianti di smaltimento.
A partire dal 20 marzo 2019 il costo di conferimento
dell’indifferenziato secco è stato aumentato da 122 a 150 euro/ton. (+ 23%) mentre il costo della frazione
umida è salito da 89 a 96 euro/ton. (+8%). Gli aumenti, secondo quanto scritto dal Civeta ai
Comuni, sarebbero stati applicati “fino al superamento delle attuali difficoltà gestionali”.
Il 23 luglio 2019 la Sindaca di Cupello, Graziana Di Florio,
informava i cittadini del territorio che,
grazie a un’ordinanza del presidente della Regione, la crisi
del Civeta poteva considerarsi superata
con la regolare ripresa dei conferimenti. Nell’esprimere la
sua più viva soddisfazione la Sindaca
ringraziava nell’ordine: il Presidente Marsilio, l’Assessore
Campitelli, il Presidente della
Commissione competente Manuele Marcovecchio, il Commissario
del Civeta e gli uffici regionali
interessati.
E’ con una certa meraviglia quindi che abbiamo constatato
come il Civeta abbia protratto gli aumenti tariffari fino al 31 dicembre 2019, invece di sospenderli a
luglio, dopo la fine dello stato di emergenza.
Ma non finisce qui, visto che ad inizio 2020 le fatture del
Civeta evidenziano per l’umido un costo di 99 euro/ton, superiore di ben 10 euro/ton. rispetto al costo
2019 ante sequestro della terza vasca.
Il tutto nel silenzio assordante del Sindaco Menna che,
nonostante Vasto detenga il 44% del Civeta,
è assente di fronte a vere e proprie prevaricazioni a danno
dei cittadini.
Relativamente ai sindaci di centrodestra, aldilà degli spot
propagandistici e riverenti nei confronti di
rappresentanti della loro stessa parte politica, dovrebbero
spiegare se qualcosa si è inceppato nel
virtuoso meccanismo della giunta regionale di centro-destra
e perché non hanno nemmeno tentato
di arginare le assurde pretese del Civeta che chiede ai
cittadini di rimborsare prontamente i danni
derivanti da una scellerata gestione.
Il centro-destra ha chiesto per anni la fine del commissariamento
del Civeta, ma ora che il
Commissario ha il cappello verde, va tutto bene e non è più
necessario che i Sindaci riprendano la
gestione del Consorzio?
Il M5S ritiene invece che il commissariamento debba finire
subito per dare spazio ad una gestione
democratica e partecipata da parte dei Sindaci, cui è
demandato d’interpretare le esigenze dei
cittadini e del territorio, indirizzando il Civeta verso
obbiettivi chiari e sostenibili che ne ridefiniscano
efficacemente l’attuale incerto futuro.
M5S Vasto
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