LA SASI TRASCINA A
FONDO VASTO E IL PD VASTESE.
Menna, Forte , Lapenna e la “
sinistra “ maggioranza del Consiglio Comunale di Vasto, non hanno ritenuto di
stigmatizzare l’esito della gravissima
crisi idrica che ha interessato l’intero territorio vastese nella estate
2019 e che si appresta a ripresentarsi nella imminente stagione estiva
2020,
aggravata dagli esiti della pandemia
Covid 19.
Non hanno trovato ascolto tutti i suggerimenti, i consigli collaborativi e
le raccomandazioni , di voler ritenere molto grave ed intollerabile la situazione generale e gestionale della Sasi, a causa dei gravissimi disagi che hanno caratterizzato
il territorio di Vasto e del vastese
nonchè della complessiva inefficiente,inefficace e lacunosa gestione
delle risorse idriche ed idropotabili del nostro bacino.
A detta della Amministrazione , le funzioni di controllo e di indirizzo svolte
dal Comune di Vasto , sono state esercitate ,
in maniera adeguata e sufficiente, nonostante le tariffe siano aumentate
in maniera spropositata rispetto alla qualità
ed alla quantità del servizio offerto agli utenti .
Sono stati ,quindi, rigettati , lo
sconcerto e la preoccupazione manifestati sulla assenza di percorsi virtuosi in grado di tutelare la integrità patrimoniale
della Società, e di garantire un approvvigionamento di acqua sufficiente per le
esigenze della popolazione .
Tutto rinviato alla buona sorte ed a data da destinarsi, sperando che piova.
Nel frattempo nulla osta, da parte del Sindaco Menna e dei suoi
sodali, persino alle notizie riguardanti
gli aumenti di salario e delle assunzioni , che si intenderebbe concedere al
personale della Sasi ed anche alla apertura di una causa di lavoro ,dovuta all’improvviso licenziamento del
Direttore Generale dell’Ente. Tutto a
spese dei cittadini utenti.
Su questi fatti il Consiglio Comunale di Vasto , con i soli voti della maggioranza:
-
non ha
ottenuto alcun significativo miglioramento ,nemmeno in prospettiva, salvo la mera approvazione subita per le
nuove tariffe, che saranno pagate in
questo difficile momento economico , con effetto retroattivo, dagli
utilizzatori dei servizi idrici ;
-
ha dovuto registrare solo un insolito recente attivismo
della Sasi , a seguito delle
reiterate proteste delle minoranze e a ridosso della seduta consiliare ,
proprio a confermare la inerzia totale che ha caratterizzato la azione degli
ultimi anni ;
-
non ha potuto valutare alcuna attività di progettazione dei fabbisogni di impianti
nuovi e delle reti , essendo stata
affidata la tutela degli interessi del vastese e della relativa popolazione ,
al sonno profondo degli amministratori
competenti e di quelli a cui
dovrebbe fare carico la responsabilità
di scelta e di controllo;
-
ha
dovuto osservare che i designati,dai responsabili della cosa pubblica vastese, nei CdA Sasi ,
hanno pensato piuttosto ai piccoli interessi di corrente o di partito,
non avendo evidenziato o fatto rilevare il seppur minimo frutto dalla
propria insufficiente azione
amministrativa , per altro mai oggetto di valutazione o di rendiconto ;
-
ha rigettato l’invito a sollecitare sia il
Commissariamento della Società che l’intervento della Sezione Regionale della
Corte dei Conti, per l’avvio di una oculata indagine per la
valutazione delle responsabilità e dei comportamenti tenuti dagli
Amministratori e dai Soci.
Poveri cittadini.
Si pensi che persino la proposta di incarico al Sindaco di Vasto e
all’Assessore ai Lavori Pubblici , per la
formulazione di eventuali misure
che possano ribaltare la drammatica situazione creatasi nell’estate 2019
, non è stato accolta .
Menna, Forte ,Lapenna e soci, hanno solo elencato una mirabolante sfilza di
lavori idrici, contenuti in un programma dei sogni e ci hanno garantito che
tutto andrà bene .
Stavolta sarà però sufficiente …. aprire il rubinetto e constatare
amaramente che è giunta l’ora che questa
Amministrazione tolga il disturbo e liberi la Città del Vasto da un peso
di insopportabile inefficienza che la trascina sempre più a fondo .
Edmondo Laudazi – Il Nuovo Faro di Vasto
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