domenica 12 gennaio 2020

Ing. Laudazi: mozione su come "avviare uno studio per il recupero dell'acquedotto romano delle Luci"

COMUNICATO STAMPA
Interventi a sostegno dello studio dell’acquedotto delle Luci , per la formulazione di una ipotesi di recupero funzionale , anche ai fini turistico archeologici e relative norme di indirizzo .
Abbiamo inoltrato una  apposita mozione proponendo il varo di  una attività  amministrativa a sostegno  di un intervento finalizzato allo studio dell’acquedotto delle Luci , il cui tracciato  insiste
da tempo immemore nella nostra città.
Come noto , la imponente crisi idrica che ha caratterizzato negli ultimi anni il nostro territorio ed i notevoli disagi patiti dalla nostra popolazione, hanno reso urgente destinare una rinnovata e maggiore attenzione alla valorizzazione degli acquedotti minori ,ricadenti sul territorio comunale, anche di non rilevante portata , anche nella ottica di un parziale riutilizzo a fini non potabili .

Tale attenzione e tale interesse risultano ancora più interessanti  quando , come nel caso in specie , lo studio e la nuova regimentazione del relativo  flusso idrico , vanno ad assumere importanza e rilievo sia  sotto il profilo della diminuizione del potenziale dissesto  idrogeologico collegato alla mancata regimentazione della acqua raccolta,  che va a disperdersi lungo i costoni cittadini – provocando pericoli di frane e smottamenti  -, sia sotto l’ulteriore aspetto della valorizzazione di una infrastruttura interrata muraria ,di origine romanica,  di grande valenza archeologica e turistica , in parte ancora visitabile.

Il citato acquedotto parrebbe essere addirittura collegato idrogeologicamente  ad un più ampio bacino imbrifero territoriale che si origina addirittura nel medio Vastere , nelle vallate del Monte Sorbo, del Colle delle mandorle , del  Monte Pallano, e che storicamente è stato utilizzato anche per la alimentazione di alcuni laghetti irrigui e di mulini ad acqua , per la macinazione delle sementi.
Abbiamo evidenziato che sarebbe addirittura apprezzabile censire e rilevare minuziosamente   anche la rete distributiva , posta a valle delle cisterne di primo accumulo , ubicate a ridosso della balconata di loggia Ambling , lungo tracciati ed emergenze ancora inesplorati o ,ad oggi, poco conosciuti .
Abbiamo , altresì, evidenziato che  una recente iniziativa fotografica ed espositiva, promossa dalla Ass. Italia Nostra e dalla Coop. Parsifal, ha  incontrato un grande interesse e la convinta partecipazione di moltissimi cittadini  che hanno finalmente riscoperto la presenza di un monumento storico  da valorizzare con urgenza e , per altro , con l’utilizzo di una dotazione finanziaria di limitata consistenza.

Queste ragioni , tutte ,consigliano l’avvio conseguente  della prosecuzione di una attenta ulteriore fase di studio e di approfondimento tecnico archeologico , da promuovere nei modi di legge e con il supporto della Soprintendenza Archeologica d’Abruzzo, anche per la formulazione di una ipotesi di recupero funzionale ai fini idraulici e culturali, su cui coinvolgere la intera assise civica .
Abbiamo quindi chiesto al Consiglio Comunale  :

- Di fornire , ai competenti uffici comunali  l’indirizzo  di predisporre una specifica proposta di  delibera  per la attivazione di una attività amministrativa di interventi a sostegno delle indagini per lo  studio  dell’acquedotto delle Luci , per la formulazione di una ipotesi di recupero funzionale , anche ai fini turistico archeologici , igienico sanitari   ed irrigui     .
 - Di avviare , nei modi di legge , la stesura di un apposito protocollo di intesa che preveda  il coinvolgimento  degli Uffici Tecnici Comunali , della Soprintendenza Archeologica 
d’Abruzzo  , della Associazione Italia Nostra  e della Coop . Parsifal che da anni si è resa promotrice di una attività approfondita di studio e di rilievo del citato acquedotto.
  - Di prevedere, esaurita la fase di studio e di rilievo, che si provveda alla redazione di  progetto conclusivo  di intervento , per le finalità citate in premessa , di ampio respiro e suscettibile di una scheda progettuale da inviare ai competenti Uffici della Regione Abruzzo per la concessione di una apposita sovvenzione, e/o della Comunità Europea per un eventuale finanziamento diretto  di potenziamento infrastrutturale a valenza turistico ambientale ed archeologica.
 - Di incaricare, i competenti uffici finanziari comunali di attivare un adeguato stanziamento , a valere sul Bilancio Comunale  dell’Esercizio 2020 e sul triennale 2020/2023  con la somma di euro 20.000 , accendendo un apposito  capitolo, utilizzabile per un primo urgente intervento e per  le precisate finalità prodromiche di  indagine , di studio, di rilievo e di progetto .
                                                                                                     Il Nuovo Faro
                                                                                         Dott. Ing. Edmondo Laudazi

Vasto  10 gennaio 2020

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