Interventi a sostegno dello studio dell’acquedotto delle Luci , per la formulazione di una ipotesi di recupero funzionale , anche ai fini turistico archeologici e relative norme di indirizzo .
Abbiamo inoltrato una
apposita mozione proponendo il varo di
una attività amministrativa a
sostegno di un intervento finalizzato
allo studio dell’acquedotto delle Luci , il cui tracciato insiste
da tempo immemore nella nostra città.
da tempo immemore nella nostra città.
Come noto , la imponente crisi idrica che ha caratterizzato
negli ultimi anni il nostro territorio ed i notevoli disagi patiti dalla nostra
popolazione, hanno reso urgente destinare una rinnovata e maggiore attenzione
alla valorizzazione degli acquedotti minori ,ricadenti sul territorio comunale,
anche di non rilevante portata , anche nella ottica di un parziale riutilizzo a
fini non potabili .
Tale attenzione e tale interesse risultano ancora più interessanti quando , come nel caso in specie , lo studio
e la nuova regimentazione del relativo
flusso idrico , vanno ad assumere importanza e rilievo sia sotto il profilo della diminuizione del
potenziale dissesto idrogeologico
collegato alla mancata regimentazione della acqua raccolta, che va a disperdersi lungo i costoni
cittadini – provocando pericoli di frane e smottamenti -, sia sotto l’ulteriore aspetto della
valorizzazione di una infrastruttura interrata muraria ,di origine
romanica, di grande valenza archeologica
e turistica , in parte ancora visitabile.
Il citato acquedotto parrebbe essere addirittura collegato
idrogeologicamente ad un più ampio
bacino imbrifero territoriale che si origina addirittura nel medio Vastere ,
nelle vallate del Monte Sorbo, del Colle delle mandorle , del Monte Pallano, e che storicamente è stato
utilizzato anche per la alimentazione di alcuni laghetti irrigui e di mulini ad
acqua , per la macinazione delle sementi.
Abbiamo evidenziato che sarebbe addirittura apprezzabile
censire e rilevare minuziosamente anche
la rete distributiva , posta a valle delle cisterne di primo accumulo , ubicate
a ridosso della balconata di loggia Ambling , lungo tracciati ed emergenze
ancora inesplorati o ,ad oggi, poco conosciuti .
Abbiamo , altresì, evidenziato che una recente iniziativa fotografica ed
espositiva, promossa dalla Ass. Italia Nostra e dalla Coop. Parsifal, ha incontrato un grande interesse e la convinta
partecipazione di moltissimi cittadini
che hanno finalmente riscoperto la presenza di un monumento storico da valorizzare con urgenza e , per altro ,
con l’utilizzo di una dotazione finanziaria di limitata consistenza.
Queste ragioni , tutte ,consigliano l’avvio conseguente della prosecuzione di una attenta ulteriore
fase di studio e di approfondimento tecnico archeologico , da promuovere nei
modi di legge e con il supporto della Soprintendenza Archeologica d’Abruzzo,
anche per la formulazione di una ipotesi di recupero funzionale ai fini
idraulici e culturali, su cui coinvolgere la intera assise civica .
Abbiamo quindi chiesto al Consiglio Comunale :
- Di fornire , ai competenti uffici comunali l’indirizzo
di predisporre una specifica proposta di
delibera per la attivazione di
una attività amministrativa di interventi a sostegno delle indagini per lo studio
dell’acquedotto delle Luci , per la formulazione di una ipotesi di
recupero funzionale , anche ai fini turistico archeologici , igienico
sanitari ed irrigui .
- Di avviare , nei modi di legge , la stesura
di un apposito protocollo di intesa che preveda
il coinvolgimento degli Uffici
Tecnici Comunali , della Soprintendenza Archeologica
d’Abruzzo , della Associazione Italia Nostra e della Coop . Parsifal che da anni si è resa
promotrice di una attività approfondita di studio e di rilievo del citato
acquedotto.
- Di prevedere, esaurita la fase di
studio e di rilievo, che si provveda alla redazione di progetto conclusivo di intervento , per le finalità citate in
premessa , di ampio respiro e suscettibile di una scheda progettuale da inviare
ai competenti Uffici della Regione Abruzzo per la concessione di una apposita
sovvenzione, e/o della Comunità Europea per un eventuale finanziamento
diretto di potenziamento
infrastrutturale a valenza turistico ambientale ed archeologica.
- Di
incaricare, i competenti uffici finanziari comunali di attivare un adeguato
stanziamento , a valere sul Bilancio Comunale
dell’Esercizio 2020 e sul triennale 2020/2023 con la somma di euro 20.000 , accendendo un
apposito capitolo, utilizzabile per un
primo urgente intervento e per le
precisate finalità prodromiche di
indagine , di studio, di rilievo e di progetto .
Il Nuovo Faro
Dott. Ing. Edmondo Laudazi
Vasto 10 gennaio 2020
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