Servizio idrico: controllori e controllati non possono coincidere. E se
provassimo ad applicare la legge?
euro, l’89% dei quali (€ 23 milioni 232 mila) per opere di ristrutturazione e ammodernamento della rete. “In seguito agli interventi di recupero perdite (programmati dal 1° anno al 4° anno), sarà possibile”, si legge nel Piano d’Ambito, “erogare un volume pari alla domanda teorica complessiva”[1].
Luglio 2005: «Sta partendo un
piano di monitoraggio delle perdite delle condutture, che consentirà di
programmare in un futuro prossimo gli interventi di ristrutturazione»:
Massimo Cirulli, presidente del consiglio d'amministrazione della SASI[2].
Marzo 2006: «Si avvia a
soluzione l’emergenza idrica in particolare della zona frentana e costiera.
Un’inversione di tendenza storica»: Enrico Di Giuseppantonio, presidente
dell’ATO 6[3].
Gennaio 2007: «In due anni
risolveremo il problema dell’emergenza idrica nell’Ato 6 del Chietino»:
Enrico Di Giuseppantonio, presidente dell’Ato 6[4].
Febbraio 2012: «Basta con la
demagogia dell'aumento delle tariffe dell'acqua: servono investimenti per una
massiccia sostituzione delle condutture. Gli investimenti serviranno, nei
prossimi tre anni, a rimettere la rete in uno stato decente»: Domenico
Scutti, presidente del consiglio d'amministrazione della SASI[5].
Luglio 2012: "Prevediamo
due interventi radicali, anche per dare dopo tanti anni un segnale di attenzione
rivolto a Vasto: erogare più acqua e risanare il sistema idrico. Il primo
obiettivo, nonostante le condotte vetuste, si può raggiungere predisponendo a
monte un sistema di accumulo e pompaggio. Contiamo di poter tornare qui entro
la fine dell'anno con progetti e tempi certi": Domenico Scutti,
presidente del consiglio d'amministrazione della SASI[6].
Agosto 2017: “Ci stiamo
attivando per dare una soluzione definitiva al problema. Cominceremo subito con
l'individuare le perdite e poi si procederà al raddoppio delle reti”:
l’attuale presidente del consiglio
d'amministrazione della SASI, Gianfranco Basterebbe[7].
… E di sicuro qualcosa ci è
sfuggito.
Il concetto però è chiaro: il
comune cittadino, l’utente generico, è stato, negli ultimi vent’anni,
costantemente e sistematicamente disinformato sulla gestione del servizio
idrico locale.
Nel frattempo, dal Dicembre 2002 (ultimo anno della
gestione comunale) ad oggi, una famiglia vastese media di 4 persone con un
consumo di 200m3 annui (il consumo medio stimato in ambito
nazionale), è passata da una spesa di euro 128,16 (IVA inclusa), a una spesa di
euro 492,13. Un incremento del 383,99%.[8]
Periodicamente, come in questi
giorni, i nostri amministratori sembrano scoprire la gravità del problema. Ma
dopo qualche giorno si passa a un argomento nuovo e non se ne parla più fino a
una nuova emergenza, nuove promesse, etc.
In attesa della prossima puntata,
crediamo sarebbe bene che la città si assicuri un’occasione di controllo
pubblico minimo sui risultati della gestione del servizio idrico. Il che è
ampiamente previsto da leggi e regolamenti, nazionali, regionali, comunali: tutti disapplicati.
Ad esempio dalla legge nazionale[9], secondo cui “il
gestore rende pubblici periodicamente, con cadenza almeno semestrale, i principali
dati qualiquantitativi relativi al servizio erogato”,“affinché gli utenti e gli
organismi preposti al monitoraggio della qualità del servizio possano
verificare il grado di raggiungimento degli standard generali prefissati”.
O la la legge regionale[10]
che impone agli “enti
competenti all'affidamento dei servizi” di costituire apposite consulte –
le Consulte di Gestione- composte,
oltre che dal gestore, dai rappresentanti delle associazioni riconosciute,
volto alla definizione dei contenuti dei contratti di servizio, e al relativo
controllo.
Oppure, perché no, l’applicazione
dello Statuto comunale. L’Art. 40 (disapplicato dalla sua approvazione negli
anni ’90) riguarda proprio i servizi pubblici locali: prevede nientemeno che il
Sindaco indica “entro il mese di
settembre di ogni anno apposite conferenze dei servizi locali per esaminare
l’andamento della qualità, quantità, efficienza ed efficacia dei servizi,
formulando idonee soluzioni per il miglioramento di essi… Le risultanze della
Conferenza sono comunicate al Consiglio comunale”.
Sono misure che chiediamo da oltre
dieci anni; e quest’ultima in particolare potrebbe trovare immediata
attuazione. Controllori e controllati
non possono coincidere.
Altrimenti non ci resta che
affidarci alle promesse del Presidente di turno (e dei politici che di volta in
volta lo hanno nominato). Auguri…
Associazione civica “Porta Nuova”
– Vasto
Vasto,
il 2 gennaio 2020
[1] ATO 6 – Chietino, Piano
d’Ambito, capitolo IV, tabb. 4.1/4a e 4.2/1.
[2] Il Centro, 9 luglio 2005.
[3] Il Centro, C, 16 marzo 2006.
[4] Il centro, 18 gennaio
2007.
[5] Il Centro, 14 febbraio
2012.
[6] Vastoweb.com, 13 luglio
2012.
[7] Rete8.it, 13 agosto 2017.
[9] DPCM
29 aprile 1999, Schema
generale di riferimento per la predisposizione della carta del servizio idrico
integrato.
[10] L’Art. 11 della Legge Regionale 5 agosto 2004, n. 23 (Norme sui servizi pubblici locali a
rilevanza economica)..
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