domenica 15 dicembre 2019

Società Vastese di Storia Patria: ieri il ricordo di don Michele Ronzitti

Ha fatto seguito il Concerto di Natale in memoria di don Stellerino D'Anniballe
PRESSO LA CHIESA DI S. PIETRO IN SANT’ANTONIO RICORDATE LE ECCELSE FIGURE DI DON MICHELE RONZITTI E DI DON STELLERINO D’ANNIBALLE

di Luigi Medea

Ieri, Sabato 14 dicembre 2019, c’è stato nella Chiesa di S. Pietro in Sant’Antonio il ricordo di due sacerdoti, Don Michele Ronzitti e don Stellerino D’Anniballe, che hanno significato molto per Vasto. Diversi fra loro, ma animati entrambi da
una salda fede e da un grande desiderio di contribuire alla conoscenza e alla partecipazione con i fedeli, l'uno attraverso le sue ricerche di carattere storico e cronachistico, l'altro attraverso il mezzo televisivo.
Dopo la S. Messa, celebrata da don Antonio Bevilacqua, il quale all’omelia ha richiamato il grande esempio di spiritualità e la ricchezza di bene che hanno lasciato ai fedeli vastesi i due sacerdoti, è stato compito della prof.ssa Gabriella Izzi Benedetti, Presidente della Società vastese di Storia Patria, presentare l’iniziativa, voluta dalla Associazione, della memoria di don Michele Ronzitti.
“La figura e la vita di don Michele Ronzitti – ha esordito la prof.ssa Izzi – hanno molto da insegnarci in termini di religiosità, di modestia, di rettitudine. L'ho conosciuto poco, ho avuto scarsi rapporti con lui ma sempre improntati a grande cordialità e stima. Mio marito e io andammo da lui nel 1998 per avere da parte sua dei suggerimenti riguardo alle didascalie da apporre alle foto del libro sulla frana di Vasto del 1956 che pubblicammo nel 1998. Don Michele, che ci dicevano burbero, fu invece di una gentilezza squisita e da allora il nostro incontrarci per le strade di Vasto dava origine a brevi e cordiali conversazioni. Ci donò i suoi libri e io non mancai di dargli i miei. Ho assistito a qualche sua celebrazione della Messa e devo dire che in lui c'era un raccoglimento e un'adesione veramente particolare. Anzi aggiungo che, mentre nella quotidianità lui era quasi dimesso, durante la funzione religiosa acquistava un'autorità particolare”.
“Don Michele – ha proseguito la prof.ssa Izzi – era nato nel 1924, era stato ordinato sacerdote nel '48. Fu viceparroco di San Pietro e dal 1959 fu Canonico Penitenziere, Assistente spirituale delle ACLI e dall'89 al 2000 Cappellano della Madonna del Carmine. Negli ultimi anni si era dedicato alla ricerca di notizie sulle Chiese Vastesi, su avvenimenti sociali, ricordi di sacerdoti e amici. Un modo semplice ma interessante di proporre Vasto in varie forme”.
“Soprattutto di lui – ha concluso la Izzi – colpiva le fede, intensa. Questo nostro incontro è un modo per dirgli grazie per la sua opera e il suo esempio”.

Ha preso, quindi, la parola don Gino Smargiassi, che ha tracciato un breve, ma intenso profilo di don Michele, sottolineando innanzitutto che “costui da vice-parroco dapprima e poi da cappellano in diverse chiese di Vasto, fu anche nel suo ministero sacerdotale, missionario della strada, della piazza, delle scale, dell’incontro nelle case, nelle famiglie, per una parola buona, di conforto, di consolazione, di grazia, di aiuto economico, di Vangelo”.
“Don Michele – ha aggiunto subito don Gino – fu un sacerdote modello, singolare, sempre calmo, sereno tranquillo. Sapeva donare buon umore con le sue battute, dette generalmente in dialetto. Era aperto all’aiuto, alla carità. Impastato di profondo amore per Vasto, della città ha scritto: la religiosità, le chiese, le bellezze artistiche, alcuni personaggi significativi, dando alle stampe ben otto volumi. Devolveva l’intero ricavato alle Missioni e ai bambini poveri. Coltivava con spontaneità d’animo le amicizie, ricordando con affettuosa attenzione le loro ricorrenze”.
“Don Michele – ha ricordato, infine, don Gino – ha frequentato da ragazzo la parrocchia di San Pietro e don Romeo Rucci, sacerdote molto noto e stimato dai vastesi, ha scoperto in lui i germi della vocazione sacerdotale. Don Michele maturerà da Don Romeo l’interesse per Vasto, la sensibilità artistica, la capacità di accoglienza, spontanea e cordiale per le persone, l’interesse pastorale”.

Ha chiuso gli interventi il prof. Filippo Menna che ha evidenziato in particolare sia la premura che don Michele ha avuto per gli ammalati, che andava a visitare indipendentemente dalle parrocchie a cui essi appartenevano, sia l’assistenza spirituale e formativa, da lui offerta con entusiasmo agli associati delle ACLI.

È seguito, in memoria di don Stellerino D'Anniballe, che è stato una colonna per la Parrocchia di San Pietro in Sant’Antonio, un concerto di Natale della Scuola Civica Musicale “F. Ritucci Chinni” di Vasto con le voci di Maddalena Miri e di Francesca Valentini, del soprano Marzia Santovito, del tenore Giordano Gallo, del soprano Carla Albieri e di Maria Grazia Pezzuto con la partecipazione straordinaria del gruppo Art Junior de “Il Golfo delle idee” di Vasto.
LUIGI MEDEA







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