giovedì 12 dicembre 2019

"CAMPANILE SERA" 1959 (2 di 3): entusiasmante vittoria su Mirandola in una gara al cardiopalma

Il tavolo della Stampa: in primo piano i giornalisti Giuseppe Catania  e Angelo Cianci

Il pubblico a piazza Rossetti: molti gli universitari con la "feluca"
Seconda puntata di 3
di LINO SPADACCINI
Archiviata la vittoria contro Mondovì, a Vasto già si pensa al prossimo appuntamento che li metterà di fronte alla cittadina emiliana di Mirandola.
Prima della trasmissione il solito scambio di doni tra le due compagini: gli emiliani hanno inviato a
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Vasto un pacco con sedici chilogrammi di zampone, ricevendo in cambio un piatto di rame sbalzato, con la riproduzione del campanile vastese, realizzato dai fratelli Santarelli. Anche alla direzione della tv di Milano sono stati inviati dei doni: piccole conche piene dei rinomati confetti Pelino di Sulmona.

Grande lavoro per tutta l’organizzazione vastese con a capo il direttore dell’Azienda di Soggiorno e Turismo Pietro Desiati e il sindaco Idiano Andreini. Molto accurato soprattutto il servizio di vigilanza: «…malgrado l’inveterata abitudine di fare sfoggio del dialetto locale – si legge sulle colonne di Stampa Seraqualcuno afferma di avere udito qualche vigile fornire indicazioni e spiegazioni ai forestieri in puro italiano. Molti turisti hanno voluto spingersi fin quaggiù per vedere cos’è rimasto di turco in questa città. Di turco, ad onor del vero, è rimasto un solo uomo che per ragioni commerciali ora è a Vasto e si è offerto quale esperto qualora si trattasse di decifrare qualche proverbio levantino».

Dopo il grande successo televisivo, valanghe di lettere sono arrivate in Comune, all’Azienda di Soggiorno e Turismo e personalmente anche all’on. Spataro, soprattutto da emigranti vastesi residenti all’estero, con la specifica richiesta affinché la trasmissione di “Campanile Sera” venga trasmessa in eurovisione, o almeno radiofonicamente, così da poter raggiungere le case dei tanti vastesi sparsi nel mondo.
Molti gli attestati di stima e congratulazioni ricevuti da molti sindaci abruzzesi, e anche dalla “rivale” Lanciano, per voce del sindaco Di Ienno e di altri personaggi di spicco quali il prof. Giovanni Nativio, il dott. Memmo, l’avv. Carabba, lo scrittore e pubblicista Alfredo Bontempo ed altri, perché «la vittoria di Vasto è vittoria di tutto l’Abruzzo».
Campanile Sera” ha anche preso “per la gola” i vastesi: Davide Mascioli, noto pasticcere locale, in occasione della trasmissione televisiva, ha confezionato un enorme campanile di cioccolato e torrone. Il dolce fa bella mostra nella vetrina della pasticceria e richiama l’attenzione dei passanti, soprattutto dei più piccini.

Nel frattempo prosegue la preparazione puntigliosa ed accurata degli esperti. La sfida con la cittadina emiliana desta non poche preoccupazioni. Infatti, Mirandola ha dato i natali al famoso Pico, uomo dotato di una formidabile memoria e a Vasto si dice che «Basta che a Mirandola esista oggi soltanto un lontano discendente del mostruoso Pico perché noi ci troviamo automaticamente messi in difficoltà».
Proprio per questa paura i vastesi hanno deciso di non abbassare la guardia e preparare al meglio la sfida requisendo tutti i dizionari e le enciclopedie scovati in tutto il circondario per ragioni di “orgoglio regionale” e portati nella sede municipale a disposizione del gruppo di esperti.

Nel “pensatoio” tutto è organizzato scientificamente. Ogni componente è responsabile per un settore ben preciso, chi per la letteratura, chi per l’arte, musica, matematica, scienza e così via. Ognuno risponde per la sua materia, ma nel caso qualcun altro sappia la risposta alza la mano e passa l’informazione al coordinatore, Roberto Bontempo, che a sua volta la gira a Peppino Furlan, portavoce del “pensatoio” sul palco.

Giorni di febbrile attesa e preparazione anche per la cittadina emiliana con un nutrito gruppo di preparati e agguerriti esperti, in supporto ai due rappresentanti partiti per Milano: la professoressa di lingue Iva Bergamini, per i quesiti culturali, e uno studente liceale, il sedicenne occhialuto boy-scout Maurizio Marchi.

Per i vastesi saranno presenti, negli studi di Milano, ancora il ragionier Erminio Cardarella e Michele Pietrocola, gli “alfieri di Vasto”, come li ha definiti il cronista dell’Histonium, perché «si sono mostrati atleti veramente in forma, muovendo alla garibaldina, con l’arma bianca della vivacità, superando le asperità del percorso con manovra intelligente». Il primo, nel pomeriggio prima della diretta, approfittando del tempo libero, è uscito per fare shopping negli attraenti negozi milanesi, al contrario del suo collega, rimasto in albergo per gli ultimi ritocchi alla preparazione.

Giovedì 17 dicembre 1959. Freddo e nebbia non hanno fermato l’entusiasmo della gente a Vasto, che non è voluta mancare all’appuntamento con la diretta televisiva, per dare il caldo sostegno ai propri beniamini in gara contro la cittadina di Mirandola. Secondo le stime, si parla di ventiseimila presenze, di cui cinquecento provenienti da Roma, per la maggior parte oriundi abruzzesi. Sono giunti anche molti universitari da Chieti per dare il loro supporto e strappare qualche inquadratura alle telecamere.
Tra i cartelli più significativi presenti a Piazza Rossetti, spiccano “Mira-ndò-là”, che tradotto significa “Mira, dove? Là!”, ed ancora, “Pico, la memoria ti ha tradito” e “Forza Vasto, vincerai fino a luglio”. Una folla stracolma, con un autentico tifo da stadio, è presente anche all’interno del Cinema Ruzzi, grazie a Giovanni “Nannino” Centorami, che ha sospeso le proiezioni dei film per trasmettere in diretta la puntata di “Campanile Sera”.

Alle ore 21, dopo la breve sigla del programma, con la consueta eleganza e padronanza della telecamera, Mike Bongiorno annuncia le due squadre in gara: Vasto per il sud e Mirandola per il nord. Parte il breve documentario sulla cittadina abruzzese, con le splendide immagini che entrano nelle case degli italiani. Dalla torre del campanile di S. Maria, la telecamera scende giù allargando su tutto il centro storico e soffermandosi sulle altre bellezze architettoniche  della città, fino alla spiaggia, meta di tanti turisti. Il documentario è l’occasione anche per far conoscere i personaggi illustri vastesi, da Gabriele Rossetti alla famiglia Palizzi, fino allo scrittore Pietro Di Donato, ma anche l’artigianato del rame e del ricamo.
Per il consueto scambio di doni tra le due compagini, al pesce vastese i mirandolesi rispondono con il rinomato zampone.

Per i concorrenti di Vasto la gara si fa subito dura. La prima prova al pulsante vede di fronte l’insegnante di lingue Ivana Bergamini contro il nostro Erminio Cardarella. Ottima la prova della mirandolese che risponde esattamente alle cinque domande poste da Mike Bongiorno, su Thomas Mann, sul tumulto dei Ciompi, su Kipling, sul cognome di Santa Caterina e sul Cenacolo di Leonardo. Solo tre le risposte esatte per il concorrente vastese: sul fiume più lungo della Cina, sull’Ivanhoe di Walter Scott e sulla capitale dell’Islanda.

Entrano in gioco le piazze. La folla è festante e si fa fatica a contenere il loro entusiasmo. Le squadre hanno quattro minuti a disposizione per rispondere a tre quiz ed indovinare il titolo di un brano tratto da un’opera lirica. Perfetta la prova dei mirandolesi che, strappando letteralmente il microfono dalle mani di Enzo Tortora, intonano la romanza Di Provenza il mar, il suol, tratto dalla Traviata di Verdi.Non all’altezza gli esperti di Vasto che non indovinano il titolo della romanza La calunnia è un venticello dal Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini. 5 a 0 il punteggio parziale. Grande entusiasmo nella piazza emiliana, mentre nella cittadina adriatica c’è molto sconforto e si teme il peggio. 

Linea ancora allo studio di Milano dove il giovane Maurizio Manchi affronterà Michele Pietrocola per le domande al pulsante. Il liceale emiliano sembra ben preparato e infila cinque risposte esatte contro le quattro del ragioniere vastese: il risultato di Milan-Padova (0-0), il Catania al secondo posto in serie B, la canzone Malinconico autunno, vincitrice del Festival di Napoli del 1957 ed il film Storia di una Monaca della Hepburn, non bastano a risollevare le sorti degli abruzzesi.

La situazione si fa disperata e ormai compromessa per i vastesi, la cittadina emiliana si porta sul 7 a 0. La rimonta si prospetta molto difficile, ma la caparbietà dei vastesi e un pizzico di fortuna, ribalteranno la situazione in proprio favore.

Per la seconda prova dalle piazze, viene proposto un rifacimento del “gioco dell’oca”: due cavallucci di legno devono percorrere, a colpi di dado, una pista seminata di ostacoli. Vincitrice sarà la squadra che avrà tagliato per primo il traguardo nel minor tempo. Mirandola, favorita da una serie di lanci alti, fa segnare il rispettabile tempo di 2’29”.
Tocca ai vastesi. La tensione è alta, ma le risposte corrette e veloci permettono alla squadra di avanzare velocemente. Dallo studio di Milano, Mike Bongiorno,chiede che gli venga esibito seduta stante, un uccellino nella sua gabbietta. «Si sono visti i notabili strapparsi i capelli – si leggerà sulle pagine de l’Unitàe gridare con la strozza nella gola: - Un uccellino, un uccellino, presto! – Per incanto, da una finestra è volata giù una gabbietta con dentro un canarino, strappato crudelmente al sonno del giusto». La gabbia viene letteralmente fatta volare da una finestra della storica Torre di Bassano e presa al volo dalle frenetiche mani del pubblico, tanto che il presentatore chiede notizie sulla sorte del malcapitato pennuto. Il cronometro si ferma a 2’8”. I vastesi conquistano i primi punti: 7 a 3 il punteggio prima delle domande finali in cabina.
Il primo a rispondere è il giovane Maurizio Manchi. In vantaggio sul punteggio, il concorrente emiliano non vuole rischiare e sceglie la domanda da un punto. Gli viene fatto ascoltare un sonoro con tre voci di cantanti. Il sedicenne indovina le due donne, Juliette Greco e Ella Fitzgerald, ma non ha mai sentito “A Paris” di Yves Montand, e lo confonde con Charles Trenet. Troppa emozione per il sedicenne  emiliano, che è anche costretto ad assentarsi per un attimo a causa di improvvisi disturbi allo stomaco. In cabina è la volta di Erminio Cardarella che sceglie la domanda da tre punti. Tenta il tutto per tutto e gli va bene perché riesce ad indovinare il Trio in si bemolle op. 97 di Beethoven.

Il punteggio torna in parità. Diverso l’umore nelle due piazze: a Mirandola c’è legittima preoccupazione per la rimonta degli abruzzesi, mentre a Vasto c’è grande entusiasmo e si pensa già al sorpasso. In cabina è la volta di Michele Pietrocola. Piuttosto che essere prudente scegliendo la domanda da un punto, il concorrente vuole rischiare il tutto per tutto con quella da tre. La tensione è al massimo. Mike Bongiorno chiede “In quale anno si svolse il primo Giro di Lombardia e chi lo vinse?”.Dopo un attimo di esitazione, il concorrente vastese risponde 1905 e Gerbi. Risposta esatta. 

Tre punti ai vastesi che ribaltano la situazione e si portano in vantaggio sul punteggio di 9 a 6. Festa grande a Piazza Rossetti: qualcuno sviene per l’emozione, mentre qualcun altro, prima della risposta del concorrente vastese, si mette in ginocchio invocando a gran voce l’intervento celeste di Sant’Antonio di Padova. Ultima domanda per gli emiliani, se l’insegnante di francese, Ivana Bergamini, risponde esattamente alla domanda da tre punti, si torna in parità. La posta in gioco è molto alta e la concorrente mirandolese sembra visibilmente emozionata. Mike chiede dove fu firmato il trattato di pace in seguito alla fine della guerra di successione austriaca del 1749. La concorrente risponde Vienna al posto di Aquisgrana, mandando in frantumi le speranze dei mirandolesi.
Al termine di una gara entusiasmante, con il punteggio finale di 9 a 3 i vastesi conquistano per la seconda volta il “gonfalone” di “Campanile Sera”, mandando in delirio l’intera Piazza Rossetti. «Mortaretti e fuochi di gioia solcano la notte serena», con queste parole Renato Tagliani saluta la diretta televisiva. Gran da fare per le forze dell’ordine per arginare la gioia ed evitare gravi incidenti, a causa della massa enorme di gente che ha cominciato a spingere per farsi largo con l’intento di raggiungere il palco. Tra l’entusiasmo generale, il presentatore viene portato a spalla in trionfo per tutta la piazza. Carabinieri e poliziotti a forza riportano la calma, ma è una calma apparente  perché i festeggiamenti proseguiranno per tutta la notte, con caroselli di macchine tra la città e la Marina e fino alla vicina Lanciano, per sfottere i cugini frentani a causa di antiche ruggini. «Dopo il nostro inizio disastroso – ricorda Michele Pietrocola – i lancianesi si erano organizzati per venire a Vasto con una bara. Giunti verso Torin di Sangro, presso il Ristorante Il Cardellino, si sono fermati per vedere com’era la situazione del punteggio. Vista la rimonta dei vastesi, hanno fatto dietrofront e sono tornati  a casa delusi. Ma quelli del ristorante, che avevano dei parenti a Vasto, hanno subito telefonato per raccontare l’episodio. Alla fine della trasmissione, con la nostra vittoria e l’entusiasmo alle stelle, è partita la spedizione punitiva alla volta di Lanciano. Dopo i caroselli per le strade di Lanciano, i vastesi hanno lasciato una bara nella centrale Piazza Plebiscito e sono tornati a casa per continuare i festeggiamenti».

Entusiasmo alle stelle a Vasto per la seconda vittoria alla trasmissione televisiva “Campanile Sera”. Molti i telegrammi di compiacimento giunti a Palazzo di Città e all’Azienda di Soggiorno e Turismo, tra cui anche quella del Ministro delle Poste e Telecomunicazioni, il vastese Giuseppe Spataro.
Anche a Milano, in sintonia con tutta la cittadina adriatica, è festa grande. Il ragionier Erminio Cardarella, artefice del trionfo della seconda serata, per dimenticare il black-out dei primi venti minuti di trasmissione, ha ordinato una monumentale costata.
Ma la cittadina abruzzese è anche in apprensione per un ricorso presentato dal sindaco di Mirandola, subito dopo la fine della trasmissione. L’ingiustizia sollevata dal sindaco Celso Gherardi, si riferisce ad una delle prove collettive, con le richieste rivolte alle due contendenti formulate in modo differente: ai mirandolesi è stato chiesto di presentare un signore nato il giorno 17 dicembre, mentre ai vastesi è stato chiesto una signora di nome Lucia. Così, mentre il mirandolese si presentò con carta d’identità alla mano, ciò non avvenne a Vasto, così come affermano gli avvocati emiliani, in quanto la signora Lucia, fece solamente giungere sul palco la sua carta d’identità, passata di mano in mano, invece di andare lei di persona, risparmiando quei secondi preziosi necessari per raggiungere il palco attraverso la numerosa folla presente in piazza. Un peccato per così dire veniale che i giudici non hanno ritenuto opportuno punire, anche perché il presentatore Renato Tagliani ha testimoniato in favore della cittadina abruzzese, affermando di aver verificato la documentazione della signora Lucia. Lo stesso sindaco di Vasto, Idiano Andreini, ha vivacemente protestato contro le accuse, prive di qualsiasi fondamento. In realtà la signora di cui si parla non è altri che Lucia Perrozzi Borghi, pittrice affermata e moglie del poeta Giuseppe Perrozzi, persona notissima a Vasto e componente del gruppo degli esperti presenti sul palcoscenico. Viene così confermata la vittoria agli abruzzesi.

Gli emiliani cercano una piccola rivincita e propongono di disputare un incontro di calcio, andata e ritorno, tra la Mirandolese e la Pro Vasto, le due compagini calcistiche cittadine. La proposta sembra trovare i favori dei dirigenti vastesi, i quali propongono di far disputare l’incontro di calcio il 6 gennaio, nel campo dell’Aragona di Vasto.
Intanto il pasticcere Mascioli, dopo aver realizzato la riproduzione di un campanile in cioccolato e torrone, offerto in dono agli esperti, ha pensato di realizzare, questa volta per la vendita, una serie di dolci con le scritte in zucchero filato inneggianti a Vasto e a “Campanile Sera”.
La Casa di Conversazione di Vasto organizza un ricevimento in onore dei due concorrenti vastesi. Durante la serata viene donata una culla a Erminio Cardarella, essendo in attesa di diventare papà, e un orologio con datario a Michele Pietrocola. Il barbiere Dino Fioretti offre due mesi di servizi gratis nel suo salone, mentre la direzione del Politeama Ruzzi, il libero ingresso agli spettacoli.

Lino Spadaccini



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