Il tavolo della Stampa: in primo piano i giornalisti Giuseppe Catania e Angelo Cianci |
Il pubblico a piazza Rossetti: molti gli universitari con la "feluca" |
di LINO SPADACCINI
Archiviata la vittoria contro Mondovì, a Vasto già si
pensa al prossimo appuntamento che li metterà di fronte alla cittadina emiliana
di Mirandola.
Prima della trasmissione il solito scambio di doni tra
le due compagini: gli emiliani hanno inviato a
Foto storiche >>>
Vasto un pacco con sedici chilogrammi di zampone, ricevendo in cambio un piatto di rame sbalzato, con la riproduzione del campanile vastese, realizzato dai fratelli Santarelli. Anche alla direzione della tv di Milano sono stati inviati dei doni: piccole conche piene dei rinomati confetti Pelino di Sulmona.
Foto storiche >>>
Vasto un pacco con sedici chilogrammi di zampone, ricevendo in cambio un piatto di rame sbalzato, con la riproduzione del campanile vastese, realizzato dai fratelli Santarelli. Anche alla direzione della tv di Milano sono stati inviati dei doni: piccole conche piene dei rinomati confetti Pelino di Sulmona.
Grande lavoro per tutta l’organizzazione vastese con a
capo il direttore dell’Azienda di Soggiorno e Turismo Pietro Desiati e il
sindaco Idiano Andreini. Molto accurato soprattutto il servizio di vigilanza: «…malgrado l’inveterata abitudine di fare
sfoggio del dialetto locale – si legge sulle colonne di Stampa Sera – qualcuno afferma di avere udito qualche vigile fornire indicazioni e
spiegazioni ai forestieri in puro italiano. Molti turisti hanno voluto
spingersi fin quaggiù per vedere cos’è rimasto di turco in questa città. Di
turco, ad onor del vero, è rimasto un solo uomo che per ragioni commerciali ora
è a Vasto e si è offerto quale esperto qualora si trattasse di decifrare
qualche proverbio levantino».
Dopo il grande successo televisivo, valanghe di
lettere sono arrivate in Comune, all’Azienda di Soggiorno e Turismo e
personalmente anche all’on. Spataro, soprattutto da emigranti vastesi residenti
all’estero, con la specifica richiesta affinché la trasmissione di “Campanile Sera” venga trasmessa in
eurovisione, o almeno radiofonicamente, così da poter raggiungere le case dei
tanti vastesi sparsi nel mondo.
Molti gli attestati di stima e congratulazioni
ricevuti da molti sindaci abruzzesi, e anche dalla “rivale” Lanciano, per voce
del sindaco Di Ienno e di altri personaggi di spicco quali il prof. Giovanni
Nativio, il dott. Memmo, l’avv. Carabba, lo scrittore e pubblicista Alfredo
Bontempo ed altri, perché «la vittoria di
Vasto è vittoria di tutto l’Abruzzo».
“Campanile Sera”
ha anche preso “per la gola” i vastesi: Davide Mascioli, noto pasticcere
locale, in occasione della trasmissione televisiva, ha confezionato un enorme
campanile di cioccolato e torrone. Il dolce fa bella mostra nella vetrina della
pasticceria e richiama l’attenzione dei passanti, soprattutto dei più piccini.
Nel frattempo prosegue la preparazione puntigliosa ed
accurata degli esperti. La sfida con la cittadina emiliana desta non poche
preoccupazioni. Infatti, Mirandola ha dato i natali al famoso Pico, uomo dotato
di una formidabile memoria e a Vasto si dice che «Basta che a Mirandola esista oggi soltanto un lontano discendente del mostruoso
Pico perché noi ci troviamo automaticamente messi in difficoltà».
Proprio per questa paura i vastesi hanno deciso di non
abbassare la guardia e preparare al meglio la sfida requisendo tutti i
dizionari e le enciclopedie scovati in tutto il circondario per ragioni di “orgoglio regionale” e portati nella sede
municipale a disposizione del gruppo di esperti.
Nel “pensatoio” tutto è organizzato scientificamente.
Ogni componente è responsabile per un settore ben preciso, chi per la
letteratura, chi per l’arte, musica, matematica, scienza e così via. Ognuno
risponde per la sua materia, ma nel caso qualcun altro sappia la risposta alza
la mano e passa l’informazione al coordinatore, Roberto Bontempo, che a sua
volta la gira a Peppino Furlan, portavoce del “pensatoio” sul palco.
Giorni di febbrile attesa e preparazione anche per la
cittadina emiliana con un nutrito gruppo di preparati e agguerriti esperti, in
supporto ai due rappresentanti partiti per Milano: la professoressa di lingue
Iva Bergamini, per i quesiti culturali, e uno studente liceale, il sedicenne
occhialuto boy-scout Maurizio Marchi.
Per i vastesi saranno presenti, negli studi di Milano,
ancora il ragionier Erminio Cardarella e Michele Pietrocola, gli “alfieri di Vasto”, come li ha definiti
il cronista dell’Histonium, perché «si sono mostrati atleti veramente in forma,
muovendo alla garibaldina, con l’arma bianca della vivacità, superando le
asperità del percorso con manovra intelligente». Il primo, nel pomeriggio
prima della diretta, approfittando del tempo libero, è uscito per fare shopping
negli attraenti negozi milanesi, al contrario del suo collega, rimasto in
albergo per gli ultimi ritocchi alla preparazione.
Giovedì 17 dicembre 1959. Freddo e nebbia non hanno fermato
l’entusiasmo della gente a Vasto, che non è voluta mancare all’appuntamento con
la diretta televisiva, per dare il caldo sostegno ai propri beniamini in gara
contro la cittadina di Mirandola. Secondo le stime, si parla di ventiseimila
presenze, di cui cinquecento provenienti da Roma, per la maggior parte oriundi
abruzzesi. Sono giunti anche molti universitari da Chieti per dare il loro
supporto e strappare qualche inquadratura alle telecamere.
Tra i cartelli più significativi presenti a Piazza
Rossetti, spiccano “Mira-ndò-là”, che
tradotto significa “Mira, dove? Là!”,
ed ancora, “Pico, la memoria ti ha
tradito” e “Forza Vasto, vincerai
fino a luglio”. Una folla stracolma, con un autentico tifo da stadio, è
presente anche all’interno del Cinema Ruzzi, grazie a Giovanni “Nannino”
Centorami, che ha sospeso le proiezioni dei film per trasmettere in diretta la
puntata di “Campanile Sera”.
Alle ore 21, dopo la breve sigla del programma, con la
consueta eleganza e padronanza della telecamera, Mike Bongiorno annuncia le due
squadre in gara: Vasto per il sud e Mirandola per il nord. Parte il breve
documentario sulla cittadina abruzzese, con le splendide immagini che entrano
nelle case degli italiani. Dalla torre del campanile di S. Maria, la telecamera
scende giù allargando su tutto il centro storico e soffermandosi sulle altre
bellezze architettoniche della città,
fino alla spiaggia, meta di tanti turisti. Il documentario è l’occasione anche
per far conoscere i personaggi illustri vastesi, da Gabriele Rossetti alla
famiglia Palizzi, fino allo scrittore Pietro Di Donato, ma anche l’artigianato
del rame e del ricamo.
Per il consueto scambio di doni tra le due compagini,
al pesce vastese i mirandolesi rispondono con il rinomato zampone.
Per i concorrenti di Vasto la gara si fa subito dura. La
prima prova al pulsante vede di fronte l’insegnante di lingue Ivana Bergamini
contro il nostro Erminio Cardarella. Ottima la prova della mirandolese che risponde
esattamente alle cinque domande poste da Mike Bongiorno, su Thomas Mann, sul
tumulto dei Ciompi, su Kipling, sul cognome di Santa Caterina e sul Cenacolo di
Leonardo. Solo tre le risposte esatte per il concorrente vastese: sul fiume più
lungo della Cina, sull’Ivanhoe di Walter Scott e sulla capitale dell’Islanda.
Entrano in gioco le piazze. La folla è festante e si
fa fatica a contenere il loro entusiasmo. Le squadre hanno quattro minuti a
disposizione per rispondere a tre quiz ed indovinare il titolo di un brano
tratto da un’opera lirica. Perfetta la prova dei mirandolesi che, strappando
letteralmente il microfono dalle mani di Enzo Tortora, intonano la romanza Di Provenza il mar, il suol, tratto
dalla Traviata di Verdi.Non
all’altezza gli esperti di Vasto che non indovinano il titolo della romanza La calunnia è un venticello dal Barbiere di Siviglia di Gioacchino
Rossini. 5 a 0 il punteggio parziale. Grande entusiasmo nella piazza emiliana,
mentre nella cittadina adriatica c’è molto sconforto e si teme il peggio.
Linea
ancora allo studio di Milano dove il giovane Maurizio Manchi affronterà Michele
Pietrocola per le domande al pulsante. Il liceale emiliano sembra ben preparato
e infila cinque risposte esatte contro le quattro del ragioniere vastese: il
risultato di Milan-Padova (0-0), il Catania al secondo posto in serie B, la canzone
Malinconico autunno, vincitrice del
Festival di Napoli del 1957 ed il film Storia
di una Monaca della Hepburn, non bastano a risollevare le sorti degli
abruzzesi.
La situazione si fa disperata e ormai compromessa per
i vastesi, la cittadina emiliana si porta sul 7 a 0. La rimonta si prospetta
molto difficile, ma la caparbietà dei vastesi e un pizzico di fortuna,
ribalteranno la situazione in proprio favore.
Per la seconda prova dalle piazze, viene proposto un
rifacimento del “gioco dell’oca”: due cavallucci di legno devono percorrere, a
colpi di dado, una pista seminata di ostacoli. Vincitrice sarà la squadra che
avrà tagliato per primo il traguardo nel minor tempo. Mirandola, favorita da
una serie di lanci alti, fa segnare il rispettabile tempo di 2’29”.
Tocca ai vastesi. La tensione è alta, ma le risposte
corrette e veloci permettono alla squadra di avanzare velocemente. Dallo studio
di Milano, Mike Bongiorno,chiede che gli venga esibito seduta stante, un
uccellino nella sua gabbietta. «Si sono
visti i notabili strapparsi i capelli – si leggerà sulle pagine de l’Unità – e gridare con la strozza nella gola: - Un uccellino, un uccellino,
presto! – Per incanto, da una finestra è volata giù una gabbietta con dentro un
canarino, strappato crudelmente al sonno del giusto». La gabbia viene
letteralmente fatta volare da una finestra della storica Torre di Bassano e
presa al volo dalle frenetiche mani del pubblico, tanto che il presentatore chiede
notizie sulla sorte del malcapitato pennuto. Il cronometro si ferma a 2’8”. I
vastesi conquistano i primi punti: 7 a 3 il punteggio prima delle domande
finali in cabina.
Il primo a rispondere è il giovane Maurizio Manchi. In
vantaggio sul punteggio, il concorrente emiliano non vuole rischiare e sceglie
la domanda da un punto. Gli viene fatto ascoltare un sonoro con tre voci di
cantanti. Il sedicenne indovina le due donne, Juliette Greco e Ella Fitzgerald,
ma non ha mai sentito “A Paris” di
Yves Montand, e lo confonde con Charles Trenet. Troppa emozione per il
sedicenne emiliano, che è anche
costretto ad assentarsi per un attimo a causa di improvvisi disturbi allo
stomaco. In cabina è la volta di Erminio Cardarella che sceglie la domanda da
tre punti. Tenta il tutto per tutto e gli va bene perché riesce ad indovinare
il Trio in si bemolle op. 97 di
Beethoven.
Il punteggio torna in parità. Diverso l’umore nelle
due piazze: a Mirandola c’è legittima preoccupazione per la rimonta degli
abruzzesi, mentre a Vasto c’è grande entusiasmo e si pensa già al sorpasso. In
cabina è la volta di Michele Pietrocola. Piuttosto che essere prudente
scegliendo la domanda da un punto, il concorrente vuole rischiare il tutto per
tutto con quella da tre. La tensione è al massimo. Mike Bongiorno chiede “In quale anno si svolse il primo Giro di
Lombardia e chi lo vinse?”.Dopo un attimo di esitazione, il concorrente
vastese risponde 1905 e Gerbi. Risposta esatta.
Tre punti ai vastesi che
ribaltano la situazione e si portano in vantaggio sul punteggio di 9 a 6. Festa
grande a Piazza Rossetti: qualcuno sviene per l’emozione, mentre qualcun altro,
prima della risposta del concorrente vastese, si mette in ginocchio invocando a
gran voce l’intervento celeste di Sant’Antonio di Padova. Ultima domanda per
gli emiliani, se l’insegnante di francese, Ivana Bergamini, risponde
esattamente alla domanda da tre punti, si torna in parità. La posta in gioco è
molto alta e la concorrente mirandolese sembra visibilmente emozionata. Mike
chiede dove fu firmato il trattato di pace in seguito alla fine della guerra di
successione austriaca del 1749. La concorrente risponde Vienna al posto di
Aquisgrana, mandando in frantumi le speranze dei mirandolesi.
Al termine di una gara entusiasmante, con il punteggio
finale di 9 a 3 i vastesi conquistano per la seconda volta il “gonfalone” di “Campanile Sera”, mandando in delirio
l’intera Piazza Rossetti. «Mortaretti e
fuochi di gioia solcano la notte serena», con queste parole Renato Tagliani
saluta la diretta televisiva. Gran da fare per le forze dell’ordine per
arginare la gioia ed evitare gravi incidenti, a causa della massa enorme di
gente che ha cominciato a spingere per farsi largo con l’intento di raggiungere
il palco. Tra l’entusiasmo generale, il presentatore viene portato a spalla in
trionfo per tutta la piazza. Carabinieri e poliziotti a forza riportano la
calma, ma è una calma apparente perché i
festeggiamenti proseguiranno per tutta la notte, con caroselli di macchine tra
la città e la Marina e fino alla vicina Lanciano, per sfottere i cugini
frentani a causa di antiche ruggini. «Dopo
il nostro inizio disastroso – ricorda Michele Pietrocola – i lancianesi si erano organizzati per venire
a Vasto con una bara. Giunti verso Torin di Sangro, presso il Ristorante Il
Cardellino, si sono fermati per vedere com’era la situazione del punteggio.
Vista la rimonta dei vastesi, hanno fatto dietrofront e sono tornati a casa delusi. Ma quelli del ristorante, che
avevano dei parenti a Vasto, hanno subito telefonato per raccontare l’episodio.
Alla fine della trasmissione, con la nostra vittoria e l’entusiasmo alle
stelle, è partita la spedizione punitiva alla volta di Lanciano. Dopo i
caroselli per le strade di Lanciano, i vastesi hanno lasciato una bara nella
centrale Piazza Plebiscito e sono tornati a casa per continuare i
festeggiamenti».
Entusiasmo alle stelle a Vasto per la seconda vittoria
alla trasmissione televisiva “Campanile Sera”.
Molti i telegrammi di compiacimento giunti a Palazzo di Città e all’Azienda di
Soggiorno e Turismo, tra cui anche quella del Ministro delle Poste e
Telecomunicazioni, il vastese Giuseppe Spataro.
Anche a Milano, in sintonia con tutta la cittadina
adriatica, è festa grande. Il ragionier Erminio Cardarella, artefice del
trionfo della seconda serata, per dimenticare il black-out dei primi venti
minuti di trasmissione, ha ordinato una monumentale costata.
Ma la cittadina abruzzese è anche in apprensione per
un ricorso presentato dal sindaco di Mirandola, subito dopo la fine della
trasmissione. L’ingiustizia sollevata dal sindaco Celso Gherardi, si riferisce
ad una delle prove collettive, con le richieste rivolte alle due contendenti
formulate in modo differente: ai mirandolesi è stato chiesto di presentare un
signore nato il giorno 17 dicembre, mentre ai vastesi è stato chiesto una
signora di nome Lucia. Così, mentre il mirandolese si presentò con carta
d’identità alla mano, ciò non avvenne a Vasto, così come affermano gli avvocati
emiliani, in quanto la signora Lucia, fece solamente giungere sul palco la sua
carta d’identità, passata di mano in mano, invece di andare lei di persona,
risparmiando quei secondi preziosi necessari per raggiungere il palco
attraverso la numerosa folla presente in piazza. Un peccato per così dire
veniale che i giudici non hanno ritenuto opportuno punire, anche perché il
presentatore Renato Tagliani ha testimoniato in favore della cittadina
abruzzese, affermando di aver verificato la documentazione della signora Lucia.
Lo stesso sindaco di Vasto, Idiano Andreini, ha vivacemente protestato contro
le accuse, prive di qualsiasi fondamento. In realtà la signora di cui si parla
non è altri che Lucia Perrozzi Borghi, pittrice affermata e moglie del poeta
Giuseppe Perrozzi, persona notissima a Vasto e componente del gruppo degli
esperti presenti sul palcoscenico. Viene così confermata la vittoria agli
abruzzesi.
Gli emiliani cercano una piccola rivincita e
propongono di disputare un incontro di calcio, andata e ritorno, tra la
Mirandolese e la Pro Vasto, le due compagini calcistiche cittadine. La proposta
sembra trovare i favori dei dirigenti vastesi, i quali propongono di far
disputare l’incontro di calcio il 6 gennaio, nel campo dell’Aragona di Vasto.
Intanto il pasticcere Mascioli, dopo aver realizzato
la riproduzione di un campanile in cioccolato e torrone, offerto in dono agli
esperti, ha pensato di realizzare, questa volta per la vendita, una serie di
dolci con le scritte in zucchero filato inneggianti a Vasto e a “Campanile Sera”.
La Casa di Conversazione di Vasto organizza un ricevimento
in onore dei due concorrenti vastesi. Durante la serata viene donata una culla
a Erminio Cardarella, essendo in attesa di diventare papà, e un orologio con
datario a Michele Pietrocola. Il barbiere Dino Fioretti offre due mesi di
servizi gratis nel suo salone, mentre la direzione del Politeama Ruzzi, il
libero ingresso agli spettacoli.
Lino Spadaccini
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