Monumento alla Bagnante Aldo D'Adamo, 1979 |
di LINO SPADACCINI
Per meglio comprendere il valore del Monumento alla Bagnante di Vasto (1979), è utile presentare anche il suo autore, l'artista Aldo D'Adamo, che vanta un ricco curriculum nel campo della scultura. Con l'ausilio delle notizie sul sito http://www.aldodadamo.it e di altre fonti abbiamo cercato di ricostruire le numerose tappe della sua intensa attività artistica
Per meglio comprendere il valore del Monumento alla Bagnante di Vasto (1979), è utile presentare anche il suo autore, l'artista Aldo D'Adamo, che vanta un ricco curriculum nel campo della scultura. Con l'ausilio delle notizie sul sito http://www.aldodadamo.it e di altre fonti abbiamo cercato di ricostruire le numerose tappe della sua intensa attività artistica
Aldo
D'Adamo nasce a Ortona nel 1928. Sin da giovane iniziò a scolpire nello studio
dello scultore Massari, per poi trasferirsi nel 1950, a Torino, dove gli viene
conferito il primo incarico per il Salone dell'Automobile di Torino. Due anni
dopo si trasferisce a Roma, dove apre uno studio in piazza Barberini.
Nella Città Eterna frequenta gli studi di Emilio Greco, Pericle Fazzini e Renato Brozzi, e partecipa ad esposizioni collettive insieme a Vespignani, Guttuso, Mazzacurati, Monachesi e De Chirico, suscitando un grande interesse tra la critica.
Lo scultore Aldo D'Adamo (1928-1990) |
Nella Città Eterna frequenta gli studi di Emilio Greco, Pericle Fazzini e Renato Brozzi, e partecipa ad esposizioni collettive insieme a Vespignani, Guttuso, Mazzacurati, Monachesi e De Chirico, suscitando un grande interesse tra la critica.
Nel
1956 viene premiato alla seconda Mostra dell'Arte Contemporanea dell'Abitazione
organizzata dalla SGI. L'anno successivo organizza una mostra nel suo paese
natale.
Nel 1963 viene invitato dal Ministero della Pubblica Istruzione del Venezuela per esporre al Museo Nazionale di Belle Arti di Caracas ed al salone della giovane scultura venezuelana. Nel 1965 ottiene la medaglia d'oro del Presidente della Repubblica a
Caracas ed il Premio Pegaso della Mobil di New York. Successivamente si reca a Parigi per partecipare alla terza Biennale di Scultura e si classifica al primo posto per l'esecuzione di un crocifisso per il Tempio di San Giovanni Bosco a Caracas.
Nel 1963 viene invitato dal Ministero della Pubblica Istruzione del Venezuela per esporre al Museo Nazionale di Belle Arti di Caracas ed al salone della giovane scultura venezuelana. Nel 1965 ottiene la medaglia d'oro del Presidente della Repubblica a
Caracas ed il Premio Pegaso della Mobil di New York. Successivamente si reca a Parigi per partecipare alla terza Biennale di Scultura e si classifica al primo posto per l'esecuzione di un crocifisso per il Tempio di San Giovanni Bosco a Caracas.
In
questo periodo di intensa attività, D'Adamo realizza una "Via Crucis"
ed un "Cristo" per la Chiesa Nostra Signora di Pompei a Caracas,
vince un concorso per il monumento equestre a "San Luigi Re di
Francia" (1968), realizza altri monumenti dedicati a "Don Bosco"
(1969), e alla "Famiglia" (1970), oltre al altre diverse opere per
chiese e gallerie.
Agli
inizi degli anni '70 torna in Italia.
Nel 1972 viene premiato alla Mostra
Rassegna Internazionale dell'Arte Contemporanea a Roma. Nel 1975 espone a
Pescara alla "Galleria 818" su invito dell'Ufficio Provinciale del
Turismo. Due anni più tardi espone a Zurigo alcuni pezzi iperrealistici. Realizza
altri importanti monumenti a Chieti (1974) per il XXX Anniversario della
Resistenza e della Liberazione, a Gissi (1978), monumento ai Caduti di tutte le
guerre, a Vasto, il Monumento alla Bagnante (1979) e il Monumento all'Emigrante
(1986), ed a Ortona (1982) il Crocifisso per la Basilica di San Tommaso.
Monumento all'Emigrante, Aldo D'Adamo, 1986, Vasto |
"In tutte la valida produzione di Aldo
D'Adamo", si legge in un articolo pubblicato il 14 ottobre 1972 su Il Tempo, "oltre all'impegno ed all'amore per l'arte espressiva, vi è una vera
poetica, quasi una mistica volontà di operare con senso religioso per un'arte
scultorea che si imponga al tempo e sopravviva nel futuro. Un degno figlio
della nostra terra che sa trovare la giusta strada per l'affermazione dell'arte
pura, genuina, e per confermare ancora una volta la spiritualità che è innata
nella nostra gente. Aldo D'Adamo un artista che orgogliosamente ha saputo
trovare il punto d'incontro tra cultura e misticismo artistico".
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