mercoledì 17 luglio 2019

Dal taccuino di Angelo Del Moro: NELL'ERA VIRTUALE, LA TIMIDEZZA CONTA

NELL'ERA VIRTUALE, LA TIMIDEZZA CONTA
di Angelo Del Moro

In un contesto sociale come il nostro chi è timido ed introverso può sentirsi solo e isolato, aver paura di non piacere, sentirsi incompreso. I timidi tendono ad essere visti. I nuovi metodi di comunicazione tecnologici stanno causando un'epidemia di timidezza a livello mondiale. Circa la metà della popolazione manifesta timidezza quando si relaziona con altri individui. La tecnologia consente di evitare situazioni difficili e fa diventare più introversi. Invece di conversare si spediscono e-mail e sms o si usa Whats\App. Chi è timido e introverso può sentirsi solo ed isolato, aver paura di non piacersi, sentirsi incompresi, annoiati, apatici, depressi: si sentono poco sicuri di sé, indecisi ed i tanti, incerti nell'agire per soggezione e soffrono terribilmente il giudizio degli altri, inducendoli ad essere ancora più taciturni o schivi, in una specie di auto imprigionamento nevrotico o di isolamento sociale. Può costituire un vero problema che come minimo può impedire di godere le amicizie, facendo sentire a disagio o impacciate le persone quando stanno con gli altri. Questa forma di instabilità emotiva - che a volte si manifesta con l'arrossamento del viso - difficoltà di comunicazione verbale, comportamento esitante e impacciato - non dipende da fattori genetici, innati o ereditati alla nascita, non è immancabile, visto che dipende dalle aggressioni altrui subite e interiorizzate. Ereditiamo una certa predisposizione all'introversione o alla estroversione, spetta all'educazione della famiglia, della scuola e della comunità religiosa formare persone che abbiano, contemporaneamente gli aspetti positivi dell'introversione (la profondità del mondo interno) e gli aspetti positivi dell'estroversione ( la capacità di relazionarsi con gli altri in modo sciolto e fluido. Una persona sola estroversa perderebbe l'interiorità, una persona solo introversa perderebbe la relazione. Naturalmente un pizzico di timidezza non è del tutto fuori posto se unita alla medesima e alla consapevolezza dei propri limiti. Non si imparerà mai a nuotare se non si a disposti a bagnarsi. Dopo tutto, Gesù disse: " Devi amare il prossimo come te stesso " non invece di te stesso.

Vasto, 07.07.2019

Nessun commento: