mercoledì 8 maggio 2019

"Noi, gli uomini di Falcone": l'Università delle Tre Età chiude con un importante evento l'anno accademico 2018-2019

Il gen. Pellegrini
Ieri l’UNIVERSITA’ DELLE TRE ETA’ di Vasto, presieduta da Rocco Di Scipio,  ha chiuso con un grande evento l’anno accademico 2018/2019.
Presentazione del libro NOI, GLI UOMINI DI FALCONE con la presenza dell’autore ANGIOLO PELLEGRINI ed un collegamento in video via skype con Maria Falcone sorella del Magistrato.


L’animato incontro, moderato dall’avv.  Antonio Cilli fondatore di Cittanet,  si è svolto presso l’Auditorium del Liceo Artistico Pantini – Pudente, davanti ad una  folta platea di studenti degli istituti superiori, di rappresentanti delle Istituzioni, di soci e di pubblico. A loro, l’autore, ex generale dei Carabinieri,  ha raccontato della storia del suo libro,  che reca un esplicito sottotitolo: “La guerra che ci impedirono di vincere”.


In breve questa è la storia narrata nel volume: “Palermo, gennaio 1981. Il capitano Angiolo Pellegrini assume il comando della sezione Anticrimine dell'Arma dei Carabinieri, quando la mafia tiene la Sicilia sotto scacco. Unica speranza, un giudice che con alcuni colleghi ha fatto della lotta alle cosche la sua missione: Giovanni Falcone. Ha bisogno però di uomini fidati che portino avanti le indagini. E Pellegrini non si tira indietro: mette insieme una squadra di fedelissimi e va a infilare il naso dove nessuno ha mai osato, guadagnandosi l'amicizia e la stima del magistrato. Il libro ricostruisce dall'interno, a ritmo serrato, il periodo più drammatico ed eroico della guerra a Cosa Nostra. Una guerra che, in fondo, erano davvero in pochi a voler vincere”.
Di Scipio, Pellegrini, Cilli

Angiolo Pellegrini durante l’incontro  ha sottolineato che il suo è un testo “per aiutare i giovani a capire l’importanza della giustizia e della legalità”. E questo concetto è stato più volte ripreso durante la conferenza. “La mafia non si vince solo con la repressione,  ma è necessario agire sulla cultura della gente, studiate!”. Ed ha poi riferito molti particolari sulle molte vicende di cui è stato testimone.

Maria Falcone su skype (foto noivastesi)
Momento di grande emozione il collegamento via skype con Maria Falcone, che presiede la fondazione che porta il nome del fratello. Dopo il saluto del Sindaco Francesco Menna, la sorella del magistrato ha risposto alle domande del pubblico. “A quanti chiedevano a Giovanni del perché continuasse a fare tutti quei sacrifici, lui rispondeva che lo faceva per lo “spirito di servizio”, per quel senso del dovere e della professionalità che ognuno di noi deve sempre avere per il rispetto delle istituzioni”.
foto Costanzo D'Angelo


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