domenica 5 maggio 2019

GIRO D'ITALIA A VASTO (2 di 13): 1959 la nostra città per la prima volta sede di tappa, presentazione

GAUL CON CLAUDIA CARDINALE
SECONDA PUNTATA (di 13)
di LINO SPADACCINI
Vasto grande protagonista nel Giro d'Italia del 1959, per la prima volta sede di tappa.
Quella del 1959 è la quarantaduesima edizione della Corsa Rosa, in programma dal 16 maggio al 7 giugno, per un totale di 22 tappe. Il Giro alla fine sarà vinto dal ciclista lussemburghese CharlyGaul, che avrà la meglio sull’astro nascente Jacques Anquetil, strappandogli la maglia rosa nella penultima tappa, andando in fuga sul Piccolo San Bernardo e staccando il francese di 10 minuti.
Ma facciamo un passo indietro.
Sono 130 i corridori suddivisi in tredici squadre che si daranno battaglia per aggiudicarsi il 42° Giro d'Italia. Il patron Torriani ha organizzato un giro molto interessante, distribuendo le difficoltà in maniera tale da offrire garanzia di spettacolo e combattività. 
Novità assolute rispetto ai giri del passato sono la cronoscalata del Vesuvio, il trasferimento per mare da Napoli ad Ischia e la cronometro in programma proprio sull'isola campana. 

Non mancano le terribili tappe di montagna con al centro il tappone alpino del Monte Bianco. Un percorso adatto non solo agli scalatori, ma anche ai passisti, con alcune tappe insidiose, tra cui quella di Vasto, con uno strappo finale molto interessante.
I favoriti per la vittoria finale sonoGaul, Anquetil, Poblet, Van Looy e gl'italiani Baldini, Nencini e Defilippis. Questo il pensiero di Gino Bartali, direttore tecnico della San Pellegrino,alla vigilia della kermesse: "Fino a un mese fa ero d'accordo anch'io: Baldini e Gaul. E quale altro galletto poteva pretendere di entrare nel pollaio? I più forti erano loro. Erano preciso: perché, oggi come oggi, non camminano, vanno piano come un trattore, altro che sprint… E non solo Baldini, il poveretto, pieno di acciacchi com'è; anche Gaul non mi pare in forma… E se Baldini e Gaul non sono in forma ora, non s'illudano di andarci
cammin facendo: un Giro così manco ti lascia respirare, altro che dar la gamba! Chi mi par messo bene è Nencini: pedala forte in questo momento. Eppoi è
un uomo di fonso, da fatica, che potrebbe venir fuori al momento giusto, magari sulle montagne… Altro bel cliente dovrebbe essere Anquetil: la classe non gli manca; ma sappiamo tanto poco di lui".
Secondo un sondaggio promosso dalla rivista Il Campione il grande favorito per la vittoria finale e CharlyGaul su Gastone Nencini e Jacques Anquetil.
Partenza il 16 maggio da Milano. Nella prima tappa, la Milano-Salsomaggiore Terme di 135 km s'impone il belga Rik Van Looy. Il giorno successivo nella cronometro individuale a Salsomaggiore Terme, grande prova di Jacques Anquetil che strappa la maglia rosa al corridore belga. Nella salita dell'Abetone esce la classe di Gaul che s'impone per distacco su Hoevenaers e Van Looy, conquistando la maglia di leader della classifica.
Sarà Armado Pellegrini a tagliare per primo il traguardo ad Arezzo, davanti a Cestari e Nencini, mentre a Roma seconda vittoria personale per Van Looy. Lo spagnolo Poblet fa sua la sesta tappa, la Roma-Napoli, mentre nella cronoscalata del Vesuvio è ancora Gaul a imporsi sui diretti avversari.
Nella successiva crono individuale sull'Isola d'Ischia Antonino Catalano stacca di 52" Anquetil e 1'07" Van Looy.
Ancora in ombra Gastone Nencini, il corridore toscano vincitore del Giro del 1957.

Lino Spadaccini

(NELLA PUNTATA DI DOMANI  L'ARRIVO DELLA NAPOLI-VASTO 1959)



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