venerdì 10 maggio 2019

GIRO D'ITALIA A VASTO (7 di 13): 1988, di nuovo sede di tappa!

ARRIVO IN VIA CICCARONE DELLA ASCOLI-VASTO, PARTENZA DA PIAZZA ROSSETTI DELLA VASTO-RODI 

SETTIMA PUNTATA di 13
di LINO SPADACCINI
Dopo cinque anni dall'impresa dello spagnolo Edoardo Chozas, sul traguardo di corso Garibaldi, la carovana rosa fa nuovamente tappa a Vasto come sede di arrivo della Ascoli Piceno-Vasto e sede di partenza della Vasto-Rodi Garganico.
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Il Giro parte il 23 maggio da Urbino con una cronometro individuale che regala la prima maglia rosa al francese Bernard. Il giorno successivo, nella prima tappa in linea, con arrivo ad Ascoli Piceno, s'impone allo sprint il velocista Guido Bontempi.
La terza frazione è la Ascoli Piceno-Vasto di 184 chilometri.Indimenticabili sono le immagini trasmesse in diretta da Rai2 con la telecronaca di Adriano De Zan e Giorgio Martino.
I corridori fanno un primo passaggio su via Incoronata e corso Mazzini. A piazza Verdi svoltano verso la Marina, percorrono un tratto di statale 16 verso nord, per imboccare il lungo rettilineo di via del Porto.
Allo striscione dell'ultimo chilometro ci sono quattro uomini al comando: lo svizzero StephanJoho, il compagno di squadra RolfSorensen, Emanuele Bombini e Fabio Bordonali.
A 8 secondi, circa cento metri di distanza, segue il gruppo compatto. Un margine davvero limitatissimo che rende incerta la tappa. Il gruppo sembra poter ricucire lo strappo. Tra gli uomini di testa quello con maggiori possibilità di successo sembra essere Bombini, che nei chilometri precedenti si è risparmiato, non dando il cambio ai compagni di fuga.
L'andatura è molto elevata ed il distacco sembra non diminuire. Ormai mancano pochi centinaia di metri al traguardo al traguardo posto su via Ciccarone in prossimità della Scuola Media Rossetti.
Parte la volata e lo svizzero Joho vince per un soffio su Bombini e Bordonali. Quarto Sorensen che esulta a braccia alzate per la vittoria del compagno di squadra. A poche decine di metri Bontempi regola il gruppo.
Resiste in maglia rosa in francese Bernard, ma la perderà il giorno successivo, nella tappa Vasto-Rodi Garganico, per mano di Massimo Podenzana.
Alla fine a vincere il Giro sarà lo statunitense Andrew Hampsten, primo ciclista non europeo ad aggiudicarsi la corsa. Sul podio saliranno anche Erik Breukink, che accuserà un ritardo di 1'43" e Urs Zimmermann a 2'45". Quarto e primo degli italiani Flavio Giupponi, seguito da Franco Chioccioli, entrambi della Del Tongo.

Lino Spadaccini

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