di Angelo Del Moro
Varie ricerche confermano che l'attività dì scarabocchiare favoriscono e migliorano concentrazione e memoria. Lo psicologo Jackie Andrade ha dimostrato come gli scarabocchiatori seriali siano anche gli ascoltatori più attenti. La mano lasciata libera rilassa la memoria.
Varie ricerche confermano che l'attività dì scarabocchiare favoriscono e migliorano concentrazione e memoria. Lo psicologo Jackie Andrade ha dimostrato come gli scarabocchiatori seriali siano anche gli ascoltatori più attenti. La mano lasciata libera rilassa la memoria.
Sono stati scarabocchiatorì compulsivi alcuni fra i pensatori più creativi come Keats e Leonardo che scarabocchiavano fiori ai margini dei loro manoscritti.
Non sono stati molti quelli che si sono occupati organicamente degli scarabocchi come espressione di personalità: Robert Meurisse, grafologo, nel 1948 li aveva definiti proiezioni dell'inconscio.
Marthe Berenson dagli anni '30 studiò la materia, e osservando le fasi evolutive del segno grafico, ha scritto che il bambino fa del foglio "lo specchio di sé e dell'universo", evidenziando i legami con la successiva scritta (la cosiddetta "legge della permanenza").
La parte più affascinante del volume, scritto da Anna Rita Guaitoli e intitolato "Sua Maestà lo scarabocchio", sta nella riproduzione di scarabocchi reali, alcuni di bambini piccolissimi, o di adolescenti e adulti, talora affiancati da esempi della loro scrittura. I risultati sono interessanti: eppure da tempo, nota Guaitolì, il modello "globale" di insegnamento ha ridotto l'attenzione alla alla forma: oggi di tale disattenzione si inizia a sentire il peso. Aumenta per tutti la difficoltà a scrivere; e aumentano le diagnosi di disgrafia. L'autrice ricorda però che, al di là della disgrafìa, scrivere è sempre una fatica per il bambino, che non va lasciato solo in questo primo confronto con un mondo fatto anche di regole: con pazienza gli adulti devono sostenerne la fatica, curando l'impostazione del gesto per la correttezza acquisizione del modello grafico: " Scrivere è un comportamento sociale e dovrebbe pertanto mantenere qualità di leggibilità e dì ordine".
Vasto 28.03.2019
Vasto 28.03.2019
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