di LINO SPADACCINI
Grande partecipazione di fedeli alla suggestiva processione del Cristo morto per le strade del centro storico.
Grande partecipazione di fedeli alla suggestiva processione del Cristo morto per le strade del centro storico.
La
novità di quest'anno è la partenza della processione avvenuta dalla chiesa di
S. Filomena a Porta Nuova, a causa della chiusura forzata della chiesa di
Sant'Antonio di Padova dovuto al crollo parziale del tetto.
Poco
dopo le ore 19, accompagnata dalla preghiera dei fedeli, alla lunga e composta processione,
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presieduta da don Massimiliano Civinini, parroco dei Salesiani, oltre al Cristo morto ed alla Madonna Addolorata, hanno sfilato i simboli della passione portati a spalla dai confratelli "coronati" di spine: l’Angelo alato con il calice della passione; la corona di spine posta sul capo di Gesù; la tunica con i dadi, la brocca e il catino usati da Pilato per lavarsi le mani; scala, chiodi, martello e tenaglie, usate per mettere Gesù in croce; la lancia usata dal soldato romano per trafiggere il costato di Gesù e la canna con la spugna imbevuta d’aceto; le lance incrociate e la scritta SPQR impressa su uno stendardo; la Croce di legno con la scritta "Gesù Nazareno Re dei Giudei"; la colonna dove venne flagellato Gesù, il gallo, in ricordo del rinnegamento di Pietro, la mano di Giuda ed il sacchetto con i trenta denari, ricevuti per aver tradito Gesù; ed ancora la Veronica che sorregge il telo con impresso il volto di Cristo.
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presieduta da don Massimiliano Civinini, parroco dei Salesiani, oltre al Cristo morto ed alla Madonna Addolorata, hanno sfilato i simboli della passione portati a spalla dai confratelli "coronati" di spine: l’Angelo alato con il calice della passione; la corona di spine posta sul capo di Gesù; la tunica con i dadi, la brocca e il catino usati da Pilato per lavarsi le mani; scala, chiodi, martello e tenaglie, usate per mettere Gesù in croce; la lancia usata dal soldato romano per trafiggere il costato di Gesù e la canna con la spugna imbevuta d’aceto; le lance incrociate e la scritta SPQR impressa su uno stendardo; la Croce di legno con la scritta "Gesù Nazareno Re dei Giudei"; la colonna dove venne flagellato Gesù, il gallo, in ricordo del rinnegamento di Pietro, la mano di Giuda ed il sacchetto con i trenta denari, ricevuti per aver tradito Gesù; ed ancora la Veronica che sorregge il telo con impresso il volto di Cristo.
Erano
presenti anche diverse associazioni cittadine, i malati accompagnati dai
volontari dell’Unitalsi, i gruppi Scoute tantissimi fedeli.
Hanno
accompagnato la processione le struggenti note del Miserere del Perosi, intonate
dalla Schola Cantorum "A. Zaccardi", diretta dal M° Luigi Di Tullio.
Dinanzi
la cattedrale di San Giuseppe, don Massimiliano Civinini, haofferto alcuni
spunti di riflessione sulla passione e morte di Gesù Cristo.
Lino
Spadaccini
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