mercoledì 13 febbraio 2019

Satira politica a Vasto: negli anni '90 le esilaranti vignette di Orlando Raspa


Tra gli esponenti di spicco non può mancare Orlando Raspa, pittore, musicista e docente, che negli anni '90 ci ha regalato alcune vignette davvero esilaranti, pubblicate sul periodico Rinnovare, organo di stampa dell'omonimo movimento civico fondato da Giuseppe Tagliente.

di LINO SPADACCINI 


Le vignette umoristiche, in particolare quelle di satira politica, hanno una storia ultrasecolare. Già nell'Ottocento in Francia come in Italia si realizzavano vignette relative alla spedizione dei Mille, sul problema del brigantaggio o sulla caduta del potere temporale ecclesiastico, pubblicate su testate umoristiche quali Il Fischietto, Il Lampione, La Strega, Lo Spirito Folletto, L'Arlecchino, edito a Firenze nel 1859 e pubblicato regolarmente fino al 1861, e L'Arlecchino di Napoli, che iniziò le pubblicazioni il 18 marzo 1848, quando Ferdinando II dopo aver promulgato la Costituzione, intervenne con l'esercito contro i liberali in rivolta a Napoli.
Tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento, nascono molti giornali satirici comeL'Asino, Il Fischietto, Satana Beffa, Il 420, Il Guerin meschino, il Marc'Aurelio, il Bertoldo, Don Basilio, L'Orlando ed il Pasquino, dove collaborano autori del calibro di Attalo, Gec, Onorato, Verdini, Capasso, Barbara, Cavaliere, Verdini, Galantara, Beltrami, Masutti, Mata, Sironi e tanti altri.
Anche a Vasto, in particolare dagli inizi degli anni '80, sui vari periodici locali cominciano ad apparire le prime vignette satiriche. Ricordiamo le vignette di Pino Jubatti, Roberto Marchionni (Menotti), Franco Belfiglio (Bel), Roberto Flocco (Flok), Picchiosodo, Canto, Vito, Luigi Celenza, Augusta e Gloria Giovannelli.

Tra gli esponenti di spicco non può mancare Orlando Raspa, pittore, musicista e docente, che ci ha regalato alcune vignette davvero esilaranti, pubblicate sul periodico Rinnovare, organo di stampa dell'omonimo movimento civico fondato da Giuseppe Tagliente.
Tema principale delle vignette di Raspa è la politica,

trattata con sguardo attento,mai banale, dove affrontacon ironia e leggerezza i temi di attualità del momento (vedi la vignetta sulla manovra da oltre 20 miliardi emanata da governo Dini nel 1995, oppure Gianfranco Fini che "gode" delle liti tra Bossi e Berlusconi).Ogni vignetta coglie nel segno grazie ad un messaggio chiaro e diretto, attraverso un buon disegno supportato da dialoghi didascalici efficaci.

Orlando Raspa nasce in Sardegna a Olbia nel 1961 e vive a Vasto dal 1967. Dalla nonna materna, appartenente alla nobile famiglia Orsini, eredita la vena artistica e l’amore per la musica. Inizia a dipingere nel 1972. Si diploma in Architettura d’Interni e Arredamento presso l’Istituto Statale d’Arte di Vasto. Si diploma in solfeggio col V anno di organo classico al Conservatorio Statale di Pescara. Consegue il Diploma Universitario di Laurea in Scenografia, Stile, Storia dell’Arte e del Costume con il massimo dei voti e la lode, presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia. Successivamente consegue l’abilitazione a cattedra per l’insegnamento della Storia dell’Arte e delle materie artistiche e architettoniche. Durante gli studi accademici conosce il Maestro Alfredo Bortoluzzi, pittore e amico di Vasilij Kandinskij e di Paul Klee, che gli trasmette particolari elementi sullo stile e la tecnica astratta con riferimenti alla decorazione e alla musica, acquisiti dai due grandi maestri del '900. Pittura, design e musica sono elementi fondamentali per la sua formazione artistico-professionale, in continua evoluzione. Molte le mostre personali nel corso degli anni. Tanti gli attestati di stima. 
Nel 2018, per la Tipografia Histonium di Vasto, pubblica "60… e distorti dintorni", un racconto a tratti ironico, ma con una soffusa vena malinconica, da cui emerge uno spaccato della società attuale.

Lino Spadaccini





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