Tra gli esponenti di spicco non può mancare Orlando Raspa, pittore, musicista e docente, che negli anni '90 ci ha regalato alcune vignette davvero esilaranti, pubblicate sul periodico Rinnovare, organo di stampa dell'omonimo movimento civico fondato da Giuseppe Tagliente.
di LINO SPADACCINI
Le
vignette umoristiche, in particolare quelle di satira politica, hanno una
storia ultrasecolare. Già nell'Ottocento in Francia come in Italia si
realizzavano vignette relative alla spedizione dei Mille, sul problema del
brigantaggio o sulla caduta del potere temporale ecclesiastico, pubblicate su
testate umoristiche quali Il Fischietto,
Il Lampione, La Strega, Lo Spirito Folletto,
L'Arlecchino, edito a Firenze nel
1859 e pubblicato regolarmente fino al 1861, e L'Arlecchino di Napoli, che iniziò le pubblicazioni il 18 marzo
1848, quando Ferdinando II dopo aver promulgato la Costituzione, intervenne con
l'esercito contro i liberali in rivolta a Napoli.
Tra
la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento, nascono molti giornali
satirici comeL'Asino, Il Fischietto, Satana Beffa, Il 420, Il Guerin meschino, il Marc'Aurelio, il Bertoldo, Don Basilio, L'Orlando
ed il Pasquino, dove collaborano autori
del calibro di Attalo, Gec, Onorato, Verdini, Capasso, Barbara, Cavaliere,
Verdini, Galantara, Beltrami, Masutti, Mata, Sironi e tanti altri.
Anche
a Vasto, in particolare dagli inizi degli anni '80, sui vari periodici locali
cominciano ad apparire le prime vignette satiriche. Ricordiamo le vignette di
Pino Jubatti, Roberto Marchionni (Menotti), Franco Belfiglio (Bel), Roberto
Flocco (Flok), Picchiosodo, Canto, Vito, Luigi Celenza, Augusta e Gloria
Giovannelli.
Tra
gli esponenti di spicco non può mancare Orlando Raspa, pittore, musicista e
docente, che ci ha regalato alcune vignette davvero esilaranti, pubblicate sul
periodico Rinnovare, organo di stampa
dell'omonimo movimento civico fondato da Giuseppe Tagliente.
Tema principale delle vignette di Raspa è la politica,
Tema principale delle vignette di Raspa è la politica,
trattata con sguardo attento,mai banale, dove affrontacon ironia e leggerezza i temi di attualità del momento (vedi la vignetta sulla manovra da oltre 20 miliardi emanata da governo Dini nel 1995, oppure Gianfranco Fini che "gode" delle liti tra Bossi e Berlusconi).Ogni vignetta coglie nel segno grazie ad un messaggio chiaro e diretto, attraverso un buon disegno supportato da dialoghi didascalici efficaci.
Orlando
Raspa nasce in Sardegna a Olbia nel 1961 e vive a Vasto dal 1967. Dalla nonna
materna, appartenente alla nobile famiglia Orsini, eredita la vena artistica e
l’amore per la musica. Inizia a dipingere nel 1972. Si diploma in Architettura
d’Interni e Arredamento presso l’Istituto Statale d’Arte di Vasto. Si diploma
in solfeggio col V anno di organo classico al Conservatorio Statale di Pescara.
Consegue il Diploma Universitario di Laurea in Scenografia, Stile, Storia
dell’Arte e del Costume con il massimo dei voti e la lode, presso l’Accademia
di Belle Arti di Foggia. Successivamente consegue l’abilitazione a cattedra per
l’insegnamento della Storia dell’Arte e delle materie artistiche e
architettoniche. Durante gli studi accademici conosce il Maestro Alfredo
Bortoluzzi, pittore e amico di Vasilij Kandinskij e di Paul Klee, che gli
trasmette particolari elementi sullo stile e la tecnica astratta con
riferimenti alla decorazione e alla musica, acquisiti dai due grandi maestri
del '900. Pittura, design e musica sono elementi fondamentali per la sua
formazione artistico-professionale, in continua evoluzione. Molte le mostre personali nel corso degli anni. Tanti gli attestati di stima.
Nel 2018,
per la Tipografia Histonium di Vasto, pubblica "60… e distorti dintorni", un racconto a tratti ironico, ma con
una soffusa vena malinconica, da cui emerge uno spaccato della società attuale.
Lino Spadaccini
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