giovedì 20 dicembre 2018

I favolosi anni '60-'70 a Vasto: basta una nota ed è subito revival

Il segretario dell'APS  San Paolo, Basso Ritucci,  ha postato su fb nei giorni scorsi alcune pagine di un noto volumetto del 1992 sulle band degli anni '60 a Vasto dal titolo "Cominciammo a suonar le chitarre", a cura di Luigi Murolo.
Il post è stato molto commentato.   Vi proponiamo il ricordo di quegli anni di Antonio Della Penna, a commento di alcuni video che protagonisti dell'epoca hanno recentemente pubblicato su facebook.

"Ogni episodio significativo della nostra esistenza è legato a un brano, a una colonna sonora. Basta una nota ed è subito revival" 

di ANTONIO DELLA PENNA  
I motivi musicali rappresentino dei compagni di viaggio fedeli e imperdibili in tutta la nostra vita: ogni
episodio significativo della nostra esistenza, infatti, è legato a un brano, una colonna sonora che contribuisce a impreziosire i nostri ricordi e ad amplificarli. Ci sono canzoni che non passano mai di moda, di quelle che basta una nota ed è subito Revival. 
Ascoltando le vostre canzoni, è come se fossi stato catapultato in quegli anni. Alle prime note della prima canzone mi si è aperta la porta dei ricordi. 
Ho ritrovato atmosfere, profumi, odori, voci, luci, ma soprattutto sensazioni che non si possono descrivere a parole ma che, sembra incredibile, sono ancora radicate dentro di me, in chissà quale angolo del mio cervello. Il tempo scorre, il tempo passa, il tempo rapido fluisce attorno a noi come se fosse un inarrestabile vento dell’esistenza. Tutto quello che ci rimane è la consapevolezza che il tempo non c’è più e che rimaniamo noi in un eterno presente, l’unico momento afferrabile del tempo che ci passa addosso. 
Se ci fermiamo a pensare che il passato è ormai là, dietro alle spalle della nostra esistenza, inafferrabile come un vento che ci lascia soli, e il futuro è ancora davanti a noi, inafferrabile come una stagione tutta da scoprire, quello che ci resta siamo noi e la nostra coscienza di esistere. 
La memoria è un modo per ritrovarci e per scoprire chi siamo, chi eravamo, quale magnifico cammino abbiamo percorso nonostante gli anni e le storie passate su di noi o attraverso di noi. 
Mentre sto scrivendo queste parole, sto vivendo a tutto volume proprio le canzoni del vostro bellissimo video, quelle che hanno fatto anche la mia adolescenza e giovinezza. 
Ricordi indelebili: cari amici, queste canzoni raccontano momenti bellissimi delle nostre emozioni di adolescenti che stavano per scoprire un mondo - anni 60 - che avrebbero cambiato. Il passato è il nostro compagno di viaggio, ci ricorda le tappe gioiose e dolorose della vita. 
Le persone - Sergio De Guglielmo - non saranno mai abbastanza lontane da noi fin quando le porteremo nel cuore. Diverranno irraggiungibili nel momento in cui il loro pensiero non sarà più legato ad un dolce e caldo ricordo. 
Per ragioni misteriose ognuno di noi - ad una certa età - riapre il cassetto dei ricordi: Forse perché in quei momenti si trova il tempo di fermarsi per fare un bilancio della propria vita. Non so se può bastare…ma è un momento di meravigliosa intensità con cui sorprendersi di nuovo. Incredibile come a distanza di tantissimi anni possa ricordarmi, in prima battuta, le parole di certe canzoni. 
Quella musica favorì il ballo del mattone: musica dolce, ritmo lento, tanta voglia giovanile di abbracciarsi e di baciarsi. Chi, come me, ha vissuto la giovinezza degli anni ’60 - ’70 sa perfettamente che il ballo del mattone favorì molti amori. Anni bellissimi che nessuno mi restituirà…sono stato proprio fortunato ad aver vissuto quel periodo emozionante.
I ricordi sono importanti, ci permettono di invecchiare col sorriso. Il tempo passa, ma i ricordi restano. Nemmeno il tempo cancellerà mai un ricordo, un dolore o una gioia. Si impara a convivere con le nostre vittorie, con le nostre sconfitte e con gli stati d’animo che esse portano. Un grazie di cuore a tutti. 
ANTONIO DELLA PENNA

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