martedì 23 ottobre 2018

CELESTINO V E IL CONVENTO DI SANTO SPIRITO A VASTO

 di GIUSEPPE CATANIA

Il 5 luglio 1294 venne eletto alla soglia di Pietro l'eremita Pietro da Morrone che assunse il nome di Celestino V. Ma il nuovo Pontefice  il 13 dicembre 1294 rinunciò al papato.

A Vasto Celestino V fondò il convento di Santo Spirito, sotto l'ordine di San Benedetto.
Lo ricordano lo storico Luigi Marchesani (Storia di Vasto), Nicola Alfonso Viti (vissuto nel 1644), affidandone il patronimico al beato Roberto da Salle, lo stesso che edificò, nel 1327 il cenobio dei Celestini ad Atessa.
A Vasto i padri celestini erano presenti nel 1362, come risulta da un documento redatto dal Notaio

Mascio e il convento possedeva la chiesa di San Biase a Castiglione, donata nel 1233 con alcuni privilegi, come attestato dal Notaio Robio del 4 dicembre 1544; poi devastato dall'incendio appiccato dai turchi sbarcati a Vasto il 1 agosto 1566, ma venne ricostruito nel 1573 con un altare dedicato a San Biagio, quando era priore Placide di Manfredonia, riconfermato in tale carica dall'Università del Vasto.

Nel XVII secolo il marchese del Vasto Innico D'Avalos fece ripristinare il dirupo che era sopra le sorgenti dell'Angrella da cui gli abitanti gettavano, le immondizie.

La denominazione della contrada di Santo Spirito derive dalla presenza del convento che confinava con la contrada delll'Annunziata, divisa de quella di San Giovanni che si estendeva dalla strada di Porta Nuova alle antiche mura della Città. La chiesa di Santo Spirito venne costruita ad una navata e, nel 1362 come risulta da uno strumento del Notaio Mascio Di Cola di Rocca San Giovanni (riportato da Nicola Alfonso Viti al foglio 29) venne affidata ai Cavalieri di Malta dove aveva sede la Congrega di S.Bonomo.

Nel 1644 vi era custodita una reliquia di San Biagio e nel 1742 il marchese del Vasto possedeva alcune stanze del| convento che venne soppresso nel 1807. Collegio dei sarti di Vasto si occupava di farvi svolgere le finzioni in onore del protettore S. Omobomo, con amministrazione dei beni e delle rendite fino al 1742. Con il trattato di Vienna nel 1815 l'ordine di Malta venne abolito e la chiesa passò al demanio per essere poi acquistata dalla famiglia De Pompeis, quando era ormai crollata, per essere ridotta a magazzino, come risulta da uno strumento redatto dal notaio Vincenzo Marchesani.

Con bolla del 22 ottobre 1652 Papa Innocenzo X soppresse il monastero dei celestini di Atessa aggregandolo a Vasto. Nel 1807 il monastero venne soppresso e adibito a carcere L'università del Vasto vi costruì un teatro ricavandolo da una parte del chiostro e della sconsacrata chiesa, intitolandolo al sovrano sotto il titolo "Real Teatro Borbonico."

Iniziato nel 1818, il teatro, non ancora adornato di stucchi, venne inaugurato per una rappresentazione il 30 maggio 1819 Ritenuto uno dei migliori d'Abruzzo il teatro poi venne intitolato al poeta vastese Gabriele Rossetti.

Per tutto il mese di febbraio 2010, la "peregrinatio” delle spoglie di S.Pietro Celestino vennero esposte nella concattedrale di San Giuseppe, alla venerazione dei fedeli, richiamando alla memoria la presenza a Vasto dei Padri Celestini.
Giuseppe Catania

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