"Una terra magica, mistica e feroce, un viaggio nei ricordi e nell’immaginazione. Un mondo contadino e pastorale che scompare, forse proprio per questo affascina, perché simile a noi". Una premessa che il fotoillustratore Federico Dessardo ha voluto anteporre alla mostra delle sue foto TRACCE D'ABRUZZO presso la Galleria Mattioli in corso de Parma, con alcune opere di altri autori come Antonio Angelilli e Maria T. Pollutri (Piccolo mondo senza tempo).
Federico Dessardo colleziona un ennesimo successo di pubblico e di estimatori, della stampa accreditata che ha sottolineato questa mostra con entusiastici commenti. Dessardo con le sue stupende immagini riesce a cogliere aspetti umani e sociali di un mondo passato, che rivive ancora nei volti della gente abbarbicata agli usi e costumi di un tempo. Tutti valori che sono ancora attuali perché, nonostante il progresso, appartengono ad una sana civiltà antica ancora viva nella nostra gente. Valori che rappresentano la dignità, il retaggio culturale e l’identità del nostro popolo.
Dessardo ne coglie particolari vivi densi di pathos, di inflessioni passionali, spesso soffusi di un evidente accostamento umano.
Indagare sulla psiche umana è un altro importante aspetto della fotografia: Dessardo riesce a fermare, con lo scatto della sua macchina, attimi spesso fugaci legati alla espressività umana del più profondo interiore.
Una professionalità di spicco quella di Dessardo che si evidenzia con ritmi cromatici sorprendenti, sì da impressionare immagini con accurata preziosità, ingentilendo tratti, espressioni e volti con accentuata romanticità.
Giuseppe Catania
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