L’estate è finita. Finalmente! Proprio così. Perché non se ne poteva più. Vasto, d'estate è letteralmente aggredita dal frastuono degli altoparlanti che imperterriti ciarlatani fanno "gridare" per abbuffate di pasta e fagioli, rompendo i...timpani alla gente proprio nelle ore dedicate al riposo.E non solo.
Quelli del Comune non sono stati in grado, finora, di trovare un luogo adatto, in periferia per far svolgere concerti e sagre, ma si limitano a dirottarli a Piazza Lucio Valerio Pudente, davanti Palazzo D'Avalos e la Cattedrale di San Giuseppe (disturbando la celebrazione della Messa), costretti a subire non solo l'assordante tam tam delle orchestre, ma anche l'oltraggio delle installazioni di tendoni per ospitare discutibili ambulanti di cianfrusaglie e di fila di arrosticini che appestano l'ambiente e lasciano sul terreno i maleodoranti rifiuti di olio fritto e immondizie.
È proprio impossibile dirottare altrove questi caravanserragli ed evitare che il centro storico di Vasto, ostruito al transito dei veicoli, venga trasformato in una odiosa baraccopoli?
E dire che Paolo Gentiloni quand’era ministro ha ordinato, pene pesanti multe, a Rai, Mediaset e La 7, di abbassare il volume degli spot pubblicitari. E la Cassazione, con sentenza n. 23130 ha imposto una pesante multa e la rimozione di un condizionatore che taceva rumore e recava disturbo alla "sensibilità media e alla "tollerabilità comune". Ma a Vasto, chi di dovere, non fa il proprio dovere e tutti sono liberi di ...rompere. Ma fino a quando?
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