lunedì 13 novembre 2017

Juan Del Prete capostipite della scuola argentina

E' tuttora possibile visitare ai Musei D'Avalos l'interessante mostra su Juan Del Prete, il grande artista vastese emigrato in Argentina, protagonista in Sud America dei più importanti movimenti artistici del Novecento. E' stato deciso di tenere aperta la mostra fino al 31 dicembre 2017.

di GIUSEPPE CATANIA

Giovanni Del Prete, un artista giustamente conside­rato un pittore di fama in­ternazionale. La Città del Vasto ne vanta i natali e va fiera per questo genio da cui trae decoro e lustro.
Gio­vanni Del Prete è nato a Vasto il 5 ottobre 1897 e, appena dodicenne, emigrò in Argentina, dove esercitò l'attività di apprendista cal­zolaio. Dalla mente aperta e fervida di idee venne attratto subito dalla scultura e dal­l'applicazione cromatica.
A venti anni aprì uno studio di pittura nel popolare quar­tiere di Boca, all'epoca abi­tato esclusivamente da emi­granti italiani. Fu uno "spirito inquieto e libertario, autodidatta e iconoclasta" come lo ricorda Luigi Berlo.
Dopo un de­cennio di attività artistica, sorretto da una borsa
di studio, si recò a Parigi ne! 1929 dove incontrò Cam­pigli, Arp, Prampolini.Mondrian. rivelandosi subito pit­tore astratto d'avanguardia, percorrendo tutte le varie tendenze, dal "fauve" al cubIsmo, dal futurismo ita­liano al costruttivismo fran­cese.
Divenne un uomo ver­satile, al di fuori dì ogni moda del tempo, sorretto solo da un'innata abilità per­sonale, contraddistinta da un'eccezionale padronanza cromatica.
La prima mostra di Giovanni Del Prete risale al 1925 a Buenos Aires. Nel 1928 venne inviato a Mon-tevideo dalla "Casa del Arte"; l'anno dopo ottenne una borsa di studio per i corsi nell'Istituto "Amigo del Arte" di Parigi dove nel 1930, presso la "Galene Zach" espose per la prima volta.
Nel 1933 organizzò la prima sua mostra "astratta" in Argentina, con una serie di dipinti, collages. sculture in gesso e ferro realizzati a Parigi.
Fra le prestigiose sue presenze alla Galleria Cavalotti, alla "Rotta" di Ge­nova, alla San Fedele di Mi­lano, al Museo San Paolo in Brasile. Nel 1954 espone alla "Arnaud" e alla "Rone" di Parigi, al "Naviglio" di Milano.
Nel 1961 organizza un'antologica al Museo d'Arte: Moderna di Buenos Ayres presentando circa 150 opere realizzate tra il 1930 ed il 1961.
Espone ancora a Firenze, Venezia. Roma, Albissola. Verona, parteci­pando alla Biennale di Ve­nezia nel 1952 e nel 1959; di San Paolo in Brasile nel 1953 e 1957 con 20 opere, nel 1959 a Città del Mes-sico, alla Internazionale di Bruxelles e di Punta del Este, al Concorso Gugnheim di New York nel I960epoi an­cora a Cordoba. Rio de Ja­neiro, Santiago del Cile, ottenendo premi e lusinghieri attestati di notevole valore.
Durante un suo rientro in Italia Giovanni Del Prete nel 1977 volle donare al Museo Civico della sua città natale, Vasto, un patrimonio di eccezionale pregio arti­stico di incalcolabile valore. 92 opere di pittura e 15 di scultura, tra le più signifi­cative, selezionata dalla sua immensa collezione privata, custodite nella sala a lui in­titolata nella pinacoteca di Palazzo D'Avalos.

Noto in tutto il mondo, Giovanni Del Prete è considerato uno fra i capostipiti della scuola ar­gentina contemporanea, non solo per l'indiscussa vali­dità delle sue opere, bensì per le sue geniali ricerche con le quali seppe esprimere la sua produzione, nel rin­novare orizzonti e panorami sempre avvincenti, tali da costituire pregevoli notazioni per la storia dell'arte in- ternazionale.
La collezione delle opere donate a Vasto assumono un ruolo impor­tante nel contesto della storia della cultura artistica con­temporanea per motivi este­tici, per dinamismo formale, per la grande spontaneità nella fattura, per la passio­nalità cromatica ed armo-niosità compositiva, ele­menti fondamentali dell'e­spressività di Giovanni Del Prete. 
L'artista venne ricor­dato durante la Manifesta­zione Filatelico Numisma­tica "Vastophil 1986". con una mostra delle opere aperta nella Sala della Bi­blioteca Civica, intitolata "Una vita per l'arte", e nel 1987, nel centenario della nascita e nel decennale della morte (avvenuta a Buenos Ayres il 5 febbraio 1987). l'Amministrazione volle ri­cordare questo suo figlio il­lustre con la riproposizione di una mostra delle sue opere nell'edificio scolastico di Corso Italia.
Nel 2017 a 30 anni dalla morte Del Prete è stato nuovamente ricordato con una grande mostra a Palazzo d'Avalos visitata da molti apassionati d'arte.
Giovanni Del Prete fu un protagonista della storia del­l'arte che merita d'essere ri­cordato e celebrato anche per rinverdire la sua vicenda umana che seppe, grazie alle innate capacità, imporsi nel panorama della cultura arti­stica internazionale, ren­dendo omaggio alla immor­talità delle sue opere. Giuseppe Catania

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