di Angelo Del Moro
Sono pronte ad annullare del tutto per l'amato.
Forse c'è un'infermiera rompiscatole dentro molte donne: soffrono della sindrome da crocerossina milioni di donne che non conoscono altro modo di amare se non quello di fare qualsiasi cosa per l'altro.
Le portatrici di questa malattia non si chiedono quali siano i loro reali desideri e bisogni, ma quali siano i desideri e i bisogni di chi sta loro accanto. Non si stancano mai di perdonare.
Si tratta di una sfida perversa che conduce alla rovina.
In fondo il mondo delle donne si divide in tre categorie : quelle che aspettano di essere salvate dal principe azzurro, quelle che vogliono mettere in salvo l'uomo dannato ed infine quelle che non fanno dell'amore un salvagente.
Queste ultime sono arrivate cogli anni a capire che un fidanzato non risolve i guai esistenziali, ma più probabilmente li crea. Insomma, amore non è soccorrere, ma camminare mano nella mano, finché se ne ha voglia. La crocerossina conduce una battaglia già persa.
Le donne non possono diventare mamme, diventare perfette donne di casa perché psichiatre di uomini.
Ecco, dunque, la necessità di mettere da parte la donna soccorritrice, allo scopo di scoprire l'affezione verso sé stesse.
E' questa l'unica forma salvifica di amore perché si può guarire da questa malattia.. E per guarire è necessario far crescere la consapevolezza di sé. Bisogna imparare dai propri sbagli, cambiare, emanciparsi da tale modello vizioso. Un compito, questo, non facile ma certamente non impossibile. Le donne soccorritrici sono figlie di madri che, a loro volta, hanno amato troppo ed hanno finito col convincersi che l'amore sia annullamento, mentre occorre mettere al centro la consapevolezza di sé.
Vasto. 12 ottobre 2017
Vasto. 12 ottobre 2017
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