di Angelo Del Moro
II "menefreghismo" è necessario per sopravvivere. "Fregarsene" è uno stile di vita. Nel profondo di ogni "menefreghista" c'è un bonaccione che per decenni si è fatto carico dì tutti i pesi del mondo soffrendo, buttando via il suo tempo senza ricevere mai neanche uno stracciato "grazie".
Egli è quel soggetto che si è prodigato per fare gli interessi di tutti e mai i propri, finché un mattino si è svegliato pensando: " Ma che vadano tutti al diavolo! Da oggi basta".
Il "menefreghista" altri non è che un altruista oltranzista che alla fine si è rotto le palle. Predisposto a sposare la filosofia del "Che cappero, me ne frega?"
Non si nasce "menefreghista", purtroppo si diventa. Dopo un duro allenamento, sacrifici, delusioni, sofferenze. Poi la vita migliora, ne trae benefìcio.
Secondo numerosi ricercatori e psicologi in primis pensare a noi stessi favorisce il nostro equilibrio psico-fisico, accresce la nostra autostima, ci rende più sicuri, più forti e più rilassati, ci aiuta a costruire relazioni più positive e più sane, basate sul rispetto reciproco. Ci libera dalle maglie del giudizio altrui e aumenta la nostra disponibilità dì tempo libero che ovviamente impiegheremo bene, ossia per "farci i fatti nostri". Senza, naturalmente, dimenticare tutti gli adempimenti del buon cristiano.
Vasto, 26. 09. 2017
Vasto, 26. 09. 2017
Nessun commento:
Posta un commento