di LINO SPADACCINI
Cinquant'anni fa, il 3 settembre del 1967, alla presenza dell’on. Lorenzo Natali, Ministro della Marina Mercantile, e dell’Ammiraglio di Squadra Mario Gigli, veniva inaugurato il cippo dedicato ai Caduti del mare.
Con una sentita e partecipata cerimonia, alla presenza di autorità militari e civili, veniva inaugurato il cippo che ormai da mezzo secolo giace lungo via Adriatica, una delle più belle e suggestive strade panoramiche di Vasto, con lo sguardo rivolto verso quel mare dove tanti vastesi sono caduti nell’adempimento del proprio dovere. "Essa infatti", ricordava per l’occasione il Ministro Natali, "intende onorare coloro, che esprimendo sino all’estrema vetta quanto di generoso, di nobile, di puro vi è nell’anima, hanno dato,
20 FOTO STORICHE >>>
sul mare la vita per la patria: sulle navi da guerra, i cui equipaggi hanno scritto pagine di eroismo e di gloria indimenticabili, come sulle navi mercantili, i cui uomini, specialmente nell’ultimo conflitto, hanno pagato un tributo di sacrificio tanto pesante e generoso, da meritare alla bandiera della marina mercantile la medaglia d’oro al valor militare".
Cinquant'anni fa, il 3 settembre del 1967, alla presenza dell’on. Lorenzo Natali, Ministro della Marina Mercantile, e dell’Ammiraglio di Squadra Mario Gigli, veniva inaugurato il cippo dedicato ai Caduti del mare.
Con una sentita e partecipata cerimonia, alla presenza di autorità militari e civili, veniva inaugurato il cippo che ormai da mezzo secolo giace lungo via Adriatica, una delle più belle e suggestive strade panoramiche di Vasto, con lo sguardo rivolto verso quel mare dove tanti vastesi sono caduti nell’adempimento del proprio dovere. "Essa infatti", ricordava per l’occasione il Ministro Natali, "intende onorare coloro, che esprimendo sino all’estrema vetta quanto di generoso, di nobile, di puro vi è nell’anima, hanno dato,
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sul mare la vita per la patria: sulle navi da guerra, i cui equipaggi hanno scritto pagine di eroismo e di gloria indimenticabili, come sulle navi mercantili, i cui uomini, specialmente nell’ultimo conflitto, hanno pagato un tributo di sacrificio tanto pesante e generoso, da meritare alla bandiera della marina mercantile la medaglia d’oro al valor militare".
Nata da un’idea della locale sezione ANMI, intitolata alla
Medaglia d'Oro Raffaele Paolucci, di cui era presidente il compianto Giuseppe
Muzii, il cippo è stato scelto tra sei progetti presentati alla Commissione
Edilizia del Comune di Vasto. Nella valutazione delle proposte è prevalsa la
strada della semplicità, attraverso l’utilizzo di un simbolo che ricordasse i
caduti del mare: l’ancora.
Proveniente dalla Marinarsen di Taranto, l’ancora è quella
originale del sommergibile "Enrico Tazzoli", scovata dal Col. G. N.
Ing. Giandomenico Lombardi, che ne ha segnalato la reperibilità al presidente
della locale sezione dell'ANMI Giuseppe Muzii.
Il basamento del cippo, in pietra bianca, è stato realizzato
dai fratelli Masselli di Apricena, mentre la messa in opera è stata effettuata
dall’Impresa Giuseppe Baiocco di Vasto.
Per la solenne occasione il generale dell'aeronautica Vittorio
Giovine ha telegrafato alle autorità vastesi il seguente messaggio: "Dalla calma serena del mare, come dal suo
palpito sublime, sembra oggi trasparire più che altrove auspicato splendore
della pace, nella libertà e nel progresso civile che la divina giustizia pone a
finalità della vita. Onoriamo dunque gli eroi del mare come essi si attendono,
cioè, perseguendo noi stessi le virtù fondamentali che la nostra civiltà
attraverso eventi tristi e lieti ha superbamente affermato".
Lino Spadaccini
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