domenica 15 gennaio 2017

Il Card. Simoni calorosamente accolto a Vasto

Una incisiva testimonianza cristiana presso la parrocchia di S. Marco Evangelista 
 IL CARD. ERNEST SIMONI INVITA AD AMARE GESU’ E A PREGARE MARIA CON LA RECITA QUOTIDIANA DEL ROSARIO
 È stata una domenica indimenticabile quella vissuta nella Parrocchia di San Marco Evangelista a
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Vasto il 15 gennaio 2017 per la presenza di un autentico testimone del Vangelo: il Cardinale albanese Ernest Simoni, sopravvissuto alla persecuzione del regime di Enver Hoxha, il dittatore che aveva proclamato l’Albania il “primo Stato ateo al mondo”.
 Due distinte cerimonie hanno scandito la giornata. In mattinata c’è stata una solenne concelebrazione, presieduta dal Cardinale, alla presenza di tanti fedeli e delle autorità cittadine (il sindaco Francesco Menna con la fascia tricolore, il vice-sindaco Paola Cianci e il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Forte). A porgere il saluto al Cardinale Simoni è stato il parroco don Gianni Carozza con parole colme di riconoscenza. “Salutiamo con affetto – ha esordito don Gianni – il cardinale Ernest Simoni, che ha accolto di presiedere oggi la Celebrazione eucaristica nella nostra Comunità parrocchiale. Già nei giorni scorsi vi ho parlato di lui e delle motivazioni che hanno spinto Papa Francesco ad annoverarlo tra i cardinali di Santa Romana Chiesa. Oggi, cari amici, a pregare con noi c'è un vero testimone della fede nel Signore Gesù”. “Grazie Eminenza – ha continuato il parroco – per aver accolto prontamente il nostro invito. Benvenuto nella nostra città di Vasto e benvenuto nella nostra comunità parrocchiale dedicata a San Marco Evangelista che, come sa, ha scritto un prezioso vangelo. Se Lei è qui oggi è perché il Signore, nonostante la sofferenza, ha scritto belle pagine nella sua vita che ora desidera raccontarci. Lei, ne siamo certi, è un vangelo vivente, un testimone credibile; un uomo che ci ricorda che anche in mezzo a tante difficoltà è possibile continuare a sperare e riporre la propria fiducia nel Risorto”. “In questi giorni, – ha aggiunto don Gianni – nonostante le condizioni atmosferiche avverse, ho notato un certo fermento nella comunità. Tanti La attendevano e non volevano rinunciare a questo appuntamento programmato nel mese scorso. Tutte le persone che sono qui oggi, Eminenza, desiderano mostrarLe il loro affetto e la loro stima: siamo infatti lieti di avere tra noi un così insigne testimone di Cristo”. “Grazie – ha concluso il parroco – per il pane della Parola e il pane dell'Eucaristia che spezzerà con noi, in questo giorno del Signore. Saranno per le nostre famiglie, per i nostri giovani, per ciascuno di noi, sale che darà sapore ai nostri giorni in avvenire. Eminenza, grazie davvero, perché la sua presenza tra noi è il segno della benedizione del Signore!”. Incisiva è stata l’omelia di Sua Eminenza, tutta incentrata sul tema di Gesù che è la nostra unica salvezza e conclusa con il pressante invito a seguire il Maestro attraverso la croce e la sofferenza per conquistare la pienezza della felicità. Al termine del sacro rito il sindaco Francesco Menna ha voluto ringraziare, a nome dell’amministrazione comunale e dell’intera città, il Card. Simoni, ricordando che Vasto vive con intensità il cammino ecclesiale di fede, ancor più rafforzato dalla testimonianza di un eminente porporato, che ha vissuto nella sua patria carcere e lavori forzati, fidando sempre nel Signore e perdonando i suoi persecutori. Il primo cittadino ha, quindi, fatto dono al Porporato di un quadro con il trabocco, segno delle nostre tradizioni e di ideale legame di amicizia con l’Albania. Nel pomeriggio, nell’Auditorium della parrocchia, alla presenza del Vescovo Mons. Bruno Forte, oltre che di un folto pubblico, di alcuni sacerdoti di Vasto e del vice-sindaco Paola Cianci, si è svolto l’incontro con il Card. Simoni, intervistato da Piergiorgio Greco, dopo un breve saluto all’illustre ospite di don Gianni Carozza e del Pastore della Diocesi Padre Bruno. Le domande del bravo giornalista hanno toccato punti importanti della vita del Cardinale (la dittatura subita, la sofferenza, il perdono dei suoi persecutori, l’importanza della fede nel superare le difficoltà, eventuali momenti di scoraggiamento durante la prigionia, l’attuale impegno missionario). Il Card. Simoni con grande semplicità ha risposto mettendo sempre al centro dei suoi interventi l’amore per Gesù attuato non con le parole, ma con i fatti, e la devozione alla Madonna, nostra Madre, attraverso la recita quotidiana del Rosario. Un messaggio essenziale che si può racchiudere in una frase che ha colpito di più i presenti: “Tutto mi è venuto dalla forza del Signore”. Un vero testimone, dunque, che continua a fidarsi completamente di Dio e a mettersi con umiltà filiale nelle braccia delle Vergine Maria.
 LUIGI MEDEA

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