Lunedì
9 gennaio 2017 si è svolta a Parigi presso il Teatro Odeon, prestigioso Teatro d'Europa, la
prima festa per i 30 anni Erasmus.
I
francesi hanno coinvolto nella mega manifestazione anche la dirigente scolastica Prof. Nicoletta Del Re della Nuova
Direzione Didattica per una testimonianza dall’Italia (l’unica dal nostro Paese),
in quanto titolare di progetti di Erasmus Plus.
Nella
sua relazione la prof. Del Re - di
fronte ad una così qualificata platea - ha sottolineato gli aspetti positivi e
gli enormi vantaggi dell'esperienza di
Erasmus plus in Italia ed in Europa ed ha indicato le competenze chiave di
cittadinanza come il fulcro dell'esperienza Erasmus.
Il
ministro dell'educazione nazionale francese ha apprezzato l’intervento e lo ha
rilanciato come obiettivo da perseguire.
L’evento
è stato suddiviso in più momenti, in cui ministri e autorità europee hanno
interloquito con i relatori: 11 INTERVENTI ARTICOLATI IN 4 GRUPPI.HANNO PARTECIPATO
I MINISTRI DI SPORT E SALUTE; LAVORO; EDUCAZIONE NAZIONALE, UNIVERSITà E
RICERCA; VICEPRESIDENTE E AUTORITà EUROPEE.
Dopo
il suo intervento, la prof. Del Re ha
partecipato alla tavola rotonda ed è stata scelta dal giornalista caporedattore
de Le Monde, per porre delle domande al ministro francese dell’educazione
nazionale, della ricerca e dell’Università.
“È
stato interessante interagire con lei che non solo ha rilanciato i punti
significativi del mio intervento – racconta Del Re - ma ha risposto alle questioni poste rivelando
di essere in piena sintonia, soprattutto in merito alla necessità del
rinnovamento dell’insegnamento/apprendimento in Italia, in Francia, nell’Europa
del XXI secolo”.
“Il
ministro ha poi anche apprezzato la riflessione sull’impellenza di una
formazione aggiornata e “competente” dei docenti - continua la Prof. Del Re - anche lei come del resto il MIUR ritiene
che la FORMAZIONE DEI DOCENTI sia improcrastinabile e
fondamentale se vogliamo davvero cambiare la scuola europea. Infine il
ministro ha espresso un vivo apprezzamento sull’AUTONOMIA DELLA SCUOLA ITALIANA”.
È
possibile seguire tutta la manifestazione – che è stata trasmessa in diretta-
sul sito http://www.generation-erasmus.fr/erasmusplus-30-ans/
Testo
Intervento di NICOLETTA DEL RE,
DIRIGENTE SCOLASTICO DELLA NUOVA DIREZIONE DIDATTICA - VASTO
PARIGI 9 GENNAIO
2017 Teatro ODEON – TEATRO
D’EUROPA
PARTNER
DEL PROGETTO EUROPEO « GOOD START - GROW SMART»
In rappresentanza del mondo della scuola, italiana ed europea.
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“Sono
felice di essere qui, in questo luogo maestoso e superbo, perché questo bellissimo
momento di
celebrazione rappresenta una
festa personale anche per me
Sono
arrivata a Parigi la prima volta quando avevo 7 anni e qui ho frequentato la 1 primaria, perché mio padre lavorava qui alla
costruzione della Sorbonne.
Sono
tornata varie volte a Parigi ma questo per me rappresenta il viaggio più significativo e più bello.
Oggi
noi festeggiamo i 30 anni dell’Erasmus plus ed io festeggio con voi i 50 anni
del mio ingresso nel sistema scolare francese.
A
distanza di 50 anni al teatro Odeon, Teatro d’Europa, non torno da emigrante o da turista, ma da cittadina europea, che lavora in una
scuola rinnovata dall’esperienza Erasmus plus.
Oggi
sono qui per ricordare a me stessa, per ricordare a tutti noi, per ricordare ai
miei partners europei di progetto – Francia, Romania, Bulgaria, Estonia,
Turchia e ovviamente ai miei colleghi e
docenti italiani - che bisogna
incentivare l’esperienza Erasmus, perché essa rappresenta un’occasione
eccezionale per la formazione degli alunni, dei giovani e degli insegnanti e
nel contempo un momento privilegiato per costruire la nostra patria comune:
L’EUROPA.
Il
Progetto che oggi presento è
particolarmente interessante e avvincente.
Il
senso del progetto « GOOD
START - GROW SMART» è che una buona partenza
alla scuola dell’infanzia può favorire la crescita culturale successiva,
può aiutare a conseguire gliobiettivi educativi di conoscenze e competenze,
puòcambiare il processo dell’apprendimento.
Come
sottolinea indica l’OCSE e come sottolinea la Commissione Europea, l’educazione
dell’infanzia rappresenta la base dell’apprendimento permanente.
Grazie
al dialogo ed ad un dibattito appassionato, al di là dei legami intellettuali
abbiamo stabilito tra noi partners europei del Progetto una relazione di
fiducia reciproca, di ascolto, e di rispetto reciproco.
Abbiamo
creato un gruppo di riflessione e di ricerca che si propone l’obiettivo di un
vero cambiamento dell’insegnamento e dell’apprendimento.
Abbiamo
scelto il metodo della ricerca attiva per trovare le risposte adeguate alla
questione oggi centrale, ossia come rendere efficace l’insegnamento e l’apprendimento nelle nostre scuole, nelle
nostre nazioni e nell’Europa del
XXI secolo.
Noi
vogliamo cercare e trovare i metodi migliori per stimolare i processi di pensiero, di scoprire
il mondo, di comprendere la realtà delle cose, di apprendere a ragionare e
soprattutto come motivare gli insegnanti e a ricercare e ad attuare un
insegnamento “efficace” e come, a loro volta, possano motivare gli allievi ad
apprendere.
Il
Programma Erasmus plus rappresenta, inoltre,
il metodo migliore per promuovere le innovazioni educative affinché le
capacità personali di ciascun allievo, dei giovani in formazione, possano tradursi nelle 8 competedenze chiave
di cittadinanza previste a conclusione dell’obbligo di istruzione.
Ma
ancor più il Programma Erasmus Plus appresenta un’occasione unica ed
un’esperienza straordinaria per gli studenti, per gli insegnanti, pe le
famiglie:
-
Di
comprendere l’importanza di sviluppare e aggiornare lungo tutto l’arco della
vita le competenze chiave
-
Di
costruire una identità europea autentica e profonda.
L’Europa ha scelto un cammino di pace e di libertà e tutto questo può avvenire
solo se i popoli si uniscono, si riconoscono e provano lo stesso sentimento di
appartenenza ad una casa comune.
La mia
esperienza nei progetti europei mi
suggerisce che ERASMUS PLUS ha il merito di contribuire alla
costruzione del bene comune, dell’interesse generale, perchè riunisce i
popoli attraverso la condivisione dei valori e della cultura.
Partendo da ciascuno di noi, vogliamo contribuire a costruirel’Europa dal basso,
secondo un processo bottom up.
VogliamoCostruirecomunità di pratiche, costruirepontitra di noiinsegnati e
dirigenti d’Europa
Sono fermamente convinta che ognuno di noi può dare il suo contributo per la
costruzione della casa comune europea, in particolare in questo momento storico in
cui la nostra società esige un rinnovamento radicale.“
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