domenica 9 ottobre 2016

Antenne: ma siamo sicuri che i pericoli non ci sono più?

di Giuseppe Catania
Dopo anni di proteste e di dibattiti a Vasto non si parla più di antenne.
E' vero o non è vero che le antenne, fonte di campo elettromagnetico, possono provocare ma­lattie pericolose? Nocive per l'equilibrio psico­fisico dell'orga­nismo umano, come, per esempio, la leucemia?
La po­polazione di Vasto, insieme ad altri centri dell'A­bruzzo, si è schierata, da parecchio contro le antenne ed ha condotto in passato battaglie legittime e doverose per scongiurare l'installa­zione di strutture elettromagnetiche in pieno centro storico.
Poi il movimento si è fermato.
Ora il tutto avviene con l'indifferenza ed il beneplacito di chi, invece,
dovrebbe tutelare la sa­lute pubblica e la qualità della vita.
"Ci sono più casi del normale, di leu­cemia in abitazioni a ri­dosso di elettrodotti". Dichiarò a suo tempo il dott. Nicola Magnavita, docente di medicina del la­voro, ad un quoti­diano di Roma.
Ma quali sono, in ef­fetti, i pericoli che possono incidere sull'organismo umano?
"Altera­zioni della mobi­lità degli ioni del cervello e le varia­zioni sulla fre­quenza di eccita­zione dei neu­troni", tenendo conto che questo processo degene­rativo è accelerato dalla presenza, nel nostro cervello, dì "ma­gnetite".
Evidentemente per gli organi di tutela questi discorsi appaiono oggi superati. Ma siamo sicuri che i pericoli non ci sono più?
Giuseppe Catania

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