La curatrice del volume Renata d'Ardes, l'ideatrice Carmela Del Borrello, il sindaco Francesco Menna |
di LINO SPADACCINI
"Delibere del Consiglio Comunale della Città del Vasto 1869-1961", è questo il titolo del prezioso e corposo volume curato da Renata d'Ardesper l'Amministrazione Comunale di Vasto.
"Delibere del Consiglio Comunale della Città del Vasto 1869-1961", è questo il titolo del prezioso e corposo volume curato da Renata d'Ardesper l'Amministrazione Comunale di Vasto.
A
presentare il volume sono intervenuti ieri sera, presso la Pinacoteca di
Palazzo d'Avalos, il sindaco di Vasto Francesco Menna, Luciano Lapenna, già sindaco di Vasto che
negli anni scorsi ha sostenuto e incoraggiato il lavoro di catalogazione delle
delibere, Giuseppe Forte, Presidente del Consiglio Comunale, Carmela Del
Borrello e Renata D'Ardes, rispettivamente ideatrice e curatrice del volume, ed
il Prof. Paolo Calvano.
In
oltre 560 pagine,la D'Ardes ha raccolto l'indice ditutte le delibere comunali
dal 14 agosto1869, quando era sindaco Silvio Ciccarone Senior, fino al 6 luglio
1961, quando a capo dell'assise civica c'era Idiano Andreini; un testo di
facile consultazione e di immediato utilizzo, fondamentale per ricercatori e
storici per apprendere le informazioni utili che poi andranno approfondite
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direttamente sui registri originali.FOTO >>>
"La delibera è una procedura che vede una
convocazione, una seduta, una discussione e un'approvazione", ha
spiegato il primo cittadino di Vasto,"Sulla
delibera si costruisce, quindi, la storia delle città, delle attività umane,
degli ambienti e dei tessuti sociali ed economici. Questo libro, concepito
così, nel momento in cui si legge una catalogazione delle delibere nei vari
anni e dei vari sindaci che si sono succeduti, ci fa capire qual è stata la
storia della città e qual è l'importanza e la funzione dell'archivio e di
coloro i quasi sono deputati a conservare la memoria e trasmetterla alle future
generazioni".
Il
volume, in un certo senso nasce alla fine Settanta, quando una giovane dipendente dei
Servizi di Segreteria Generale, Carmela Del Borrello, in uno scantinato del
comune, in un luogo malsano e pieno di calcinacci, trovò i volumi delle
delibere chiusi in sacchi neri della spazzatura, probabilmente pronti per il
macero, come gran parte del materiale depositato in quel luogo. Grazie alla
curiosità e all'intuizione della Del Borrello, questo materiale storico è stato
salvato, conservato e successivamente portato nell'Archivio Storico "G.
Rossetti", dove è tuttora conservato.
Un
lavoro certosino e paziente, quello svolto dalla D'Ardes, che ha ripercorso
giorno dopo giorno, anno dopo anno, uno spaccato di vita vastese, con
protagonisti, vicende e piccole curiosità, ma anche la crescita e la
trasformazione della città.
Il
Prof. Paolo Calvano ha sottolineato l'egregio lavoro svolto dalla D'Ardes
nell'archivio storico comunale da oltre 15 anni e, soprattutto, la tenacia e la
perseveranza con cui segue le acquisizioni degli archivi storici privati, come
ad esempio quelle recenti delle famiglie Cordella e Tiberii.
Nella sua relazione, lo studioso vastese si è soffermato su due momenti
particolari della storia di Vasto: il 1877 ed il 1897, "quando dalla destra storica si è passati
alla sinistra e dalla sinistra si è ritornati alla destra. Due momenti in cui,
attraverso le delibere ed a tutto quello che c'è attorno, si percepisce il
concetto di città, di politica, di popolo, cioè di tutta quella serie di
elementi che ci costituiscono e che, in questo mondo di oggi, facciamo fatica a
capire esattamente".
Gli
interventi del Prof. Luigi Murolo e di Giacomo De Crecchio hanno chiuso una
bella e piacevole serata all'insegna della cultura.
Lino
Spadaccini
Giacomo De Crecchio, Lanciano |
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