domenica 30 ottobre 2016

Accolto con grande interesse il volume "Delibere del Consiglio Comunale della Città del Vasto 1869-1961"

La curatrice del volume Renata d'Ardes, l'ideatrice Carmela Del Borrello, il sindaco Francesco Menna
di LINO SPADACCINI

"Delibere del Consiglio Comunale della Città del Vasto 1869-1961", è questo il titolo del prezioso e corposo volume curato da Renata d'Ardesper l'Amministrazione Comunale di Vasto.
A presentare il volume sono intervenuti ieri sera, presso la Pinacoteca di Palazzo d'Avalos, il sindaco di Vasto Francesco Menna,  Luciano Lapenna, già sindaco di Vasto che negli anni scorsi ha sostenuto e incoraggiato il lavoro di catalogazione delle delibere, Giuseppe Forte, Presidente del Consiglio Comunale, Carmela Del Borrello e Renata D'Ardes, rispettivamente ideatrice e curatrice del volume, ed il Prof. Paolo Calvano.
In oltre 560 pagine,la D'Ardes ha raccolto l'indice ditutte le delibere comunali dal 14 agosto1869, quando era sindaco Silvio Ciccarone Senior, fino al 6 luglio 1961, quando a capo dell'assise civica c'era Idiano Andreini; un testo di facile consultazione e di immediato utilizzo, fondamentale per ricercatori e storici per apprendere le informazioni utili che poi andranno approfondite
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direttamente sui registri originali.
"La delibera è una procedura che vede una convocazione, una seduta, una discussione e un'approvazione", ha spiegato il primo cittadino di Vasto,"Sulla delibera si costruisce, quindi, la storia delle città, delle attività umane, degli ambienti e dei tessuti sociali ed economici. Questo libro, concepito così, nel momento in cui si legge una catalogazione delle delibere nei vari anni e dei vari sindaci che si sono succeduti, ci fa capire qual è stata la storia della città e qual è l'importanza e la funzione dell'archivio e di coloro i quasi sono deputati a conservare la memoria e trasmetterla alle future generazioni".
Il volume, in un certo senso nasce alla fine  Settanta, quando una giovane dipendente dei Servizi di Segreteria Generale, Carmela Del Borrello, in uno scantinato del comune, in un luogo malsano e pieno di calcinacci, trovò i volumi delle delibere chiusi in sacchi neri della spazzatura, probabilmente pronti per il macero, come gran parte del materiale depositato in quel luogo. Grazie alla curiosità e all'intuizione della Del Borrello, questo materiale storico è stato salvato, conservato e successivamente portato nell'Archivio Storico "G. Rossetti", dove è tuttora conservato.
Un lavoro certosino e paziente, quello svolto dalla D'Ardes, che ha ripercorso giorno dopo giorno, anno dopo anno, uno spaccato di vita vastese, con protagonisti, vicende e piccole curiosità, ma anche la crescita e la trasformazione della città.
Il Prof. Paolo Calvano ha sottolineato l'egregio lavoro svolto dalla D'Ardes nell'archivio storico comunale da oltre 15 anni e, soprattutto, la tenacia e la perseveranza con cui segue le acquisizioni degli archivi storici privati, come ad esempio quelle recenti delle famiglie Cordella e Tiberii. Nella sua relazione, lo studioso vastese si è soffermato su due momenti particolari della storia di Vasto: il 1877 ed il 1897, "quando dalla destra storica si è passati alla sinistra e dalla sinistra si è ritornati alla destra. Due momenti in cui, attraverso le delibere ed a tutto quello che c'è attorno, si percepisce il concetto di città, di politica, di popolo, cioè di tutta quella serie di elementi che ci costituiscono e che, in questo mondo di oggi, facciamo fatica a capire esattamente".
Gli interventi del Prof. Luigi Murolo e di Giacomo De Crecchio hanno chiuso una bella e piacevole serata all'insegna della cultura.


Lino Spadaccini












Giacomo De Crecchio, Lanciano

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