Nel 2000 Franco Di Tizio ha dato alle stampa "Il Camerlingo e la Camerlengo. Carteggio inedito Gabriele d'Annunzio - Marietta
Camerlengo" (Pescara, Ediars).
di GIUSEPPE CATANIA
Nel 2000 ad iniziativa del Centro Nazionale di Studi Dannunziani e della Cultura in Abruzzo, Franco Di Tizio ha curato la raccolta dell'inedito carteggio su Gabriele D'Annunzio e Marietta Camerlengo (1915-1937).
Balza evidente l'impegno di Franco Di Tizio di porre in
evidenza questa donna considerata dai biografi del Vate come una figura marginale e minore, non solo, ma anche per sottolineare i rapporti tra il Poeta e la Madre, Donna Luisetta, attraverso le numerosissime lettere, molte delle quali ancora inedite.
La corrispondenza epistolare tra Marietta Camerlengo e Gabriele D'Annunzio ebbe inizio dopo la morte di Donna Luisetta avvenuta il 27 gennaio 1917.
La figura della donna, assunta in casa D'Annunzio per accudire ai lavori di cucina, affiora quando muore la Madre del Poeta perché Marietta Camerlengo venne incaricata di custodire la casa natale di Pescara, anche perché Gabriele D'Annunzio le si era affezionato come a una seconda madre:
Camerlengo il cognome,_ma anche sintomatico il titolo che Franco Di Tizio assegna al volume per significare che "Camerlengo" vuole essere colui che è addetto alla custodia della casa dopo la morte del padrone.
La pubblicazione dell'inedito carteggio è corredata da riproduzioni fotografiche altrettanto originali che avvalorano fatti ed episodi che traspaiono attraverso la fitta corrispondenza, da cui si possono anche rilevare gli avvenimenti di quell'epoca.
Si tratta di un notevole contributo per approfondire "la già cospicua bibliografia dell'immaginifico" come sottolinea il prof. Umberto Russo nella prefazione al volume, che Franco Di Tizio, di cui abbiamo anche apprezzato le pubblicazioni monografiche su F. Paolo Tosti e F. Paolo Michetti, pone in evidenza con encomiabile intento volto a porre l'accento sulla inesauribile fonte costituita dalla figura e dall'opera di Gabriele D'Annunzio, ancora del tutto da riscoprire e rileggere in una dimensione più ampia possibile.
Giuseppe Catania
Nessun commento:
Posta un commento