Avvenimenti, fatti, curiosità, personaggi d'altri tempi a Vasto
di GIUSEPPE CATANIA
Pubblichiamo alcuni avvenimenti, curiosità, fatti, d'altri tempi,accaduti a Vasto nel corso dei secoli. Una disamina che evidenzia come a Vasto venivano dettate norme e leggi che regolavano la vita quotidiana nella Città. Alcune costruzioni ancora oggi evidenti recano le tracce dell'architettura del passato,che segnano momenti di vita vissuta e di storie antiche.(Prima puntata di 5)
NETTEZZA URBANA
Dal 1° agosto e tutto il mese di settembre,secondo quanto prescritto dagli Statuti Municipali (che risalgono al 973, i cittadini di Vasto erano tenuti a pulire la strada davanti alla propria abitazione o bottega
"Si vieta accatastar legna ed altro -riferisce il Marchesani - nonchè lasciar carri in istrade,luoghi,e piazze mattonate: nel solo tempo della vendemmia vi si possono collocare vasi e palmenti.
Nel libro 4 al capitolo VI è vietato "buttar le mondezze et brectitudine in le strade et fossi di detta terra; VII De non legar lo porco innante la casa; Vili De non cavar adpresso le mura della terra,né in li fossi et vie publiche; IX Che non possa pascer animali in li fossi; X De non far lordizia,né bructar le fontane et puzzi XIV De bructar la mondezza al Palo(Il sindaco fa conficcare un palo in luogo adatto alla immondezza: la pena è di grana cinque che colpisce anche i fanciulli non giunti a due anni."
SUORA IN ODORE DI SANTITÀ1 A VASTO
Suor Maria Zocchi moriva a Vasto il 23 ottobre 1645 in odore di santità,secondo quanto risulta da una breve relazione scritta da Fra Marcello Oliviero.
"Nei giorni di Pasqua e di Natale ed altre feste principali, Suor Maria,col pirmesse del,confessore,mangiava una fronna di cavolo crudo e beveva acqua resa amara dalle corze di cedrangoli. Un giorno il confessore le disse: "Suor Maria,vogliamo aiutare li poveri?" Issa risponne: "E come?". E il confessore:" Andiamo àmbidue per la terra cercanno limosine; ma pe movere a compassione le genti,bisogna che andiano ignudi tuttedue". "Si,si,Padre" risponne issa "volentieri mi spoglierò ignuda e verrò limosinando pe li poveri".
Una povera pazza - continua la relazione- ed ecco come lo calendario Grigoriano registra sempre li Santi Novelli”.
UN MOSTRO MARINO SI ARENA All'ASINARCA
II 15 marzo 1767, presso la torre Asinarca,lungo il litorale si arena un mostro marino che suscita paura nei contadini del luogo.
"Benché fuori dal suo elemento - riferisce in un suo manoscritto Maria Benedetto Betti- ruggiva come un lione; ed era tale la sua forza che un piccolo moto della coda rovesciò più persone che vi erano assettate sopra. Lungo palmi 58 e largo 22,aveva nel petto dieci costole per lato; era della famiglia delle Lamie o cani marini e pesava 40.000 libbre.
SPADE FIAMMEGGIANTI SUL CIELO DI VASTO
Nella sua cronaca giornaliera Diego Maciano riferisce che il 17 febbraio 1716 apparvero,nel cielo di Vasto,due spade fiammeggianti,una in occidente e l'altra a oriente,"con le punte riguardate,e fra un altro spazio comparve una Croce e nell1apparire di Essa,sparvero le spade e si oscurò la Luna e ciò è stato approvato da sedici testimoni per dare relatione a Sua santità".
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