venerdì 2 dicembre 2022

Curiosità Storiche ( 2 di 5): gogna, quando i falliti dovevano "dare il sedere al tomolo"

Pietra del tomolo, foto di repertorio (Gambatesa, CB) 
(seconda puntata di 5)
di GIUSEPPE CATANIA

PIAZZA DEL TOMOLO
E’ al termine di Via Santa Maria Maggiore
ed era sede del mercato per indizione di Giovanna II del 26/4/1426. Vi si svolgevano le vendite nei giorni di domenica (nel 1548 vennero spostate al sabato con esenzione dal dazio per i generi esposti).
La piazza era circondata da botteghe e dotata di pietra con "fosse" per il peso delle granaglie.
"Offriva in grossa pietra incavata la pubblica misura del tommolo - scrive lo storico Marchesani - Esponevansi in questo largo i debito­ri falliti; donde il proverbio da dare il tergo al tommolo" secondo la tradizione.

ALLA GOGNA SULLA CORSIA DEGLI SCARPARI
Negli Statuti Municipali al Libro I cap.l7:"Di li dilinquenti che non pondo pagar" vengono dettate le
conseguenti esecuzioni. Lungo la corsia degli scarpari,dei mercanti e merciaiuoli, secondo quanto risulta dal Catasto del XVII secolo, al termine orientale del muro di un'abitazione,pendeva una "ferrea catena ad uso di gogna o berlina: vi si legavano pe’ ‘l collo,fra gli altri delin­quenti, que’ che non poteano pagare".

TAVERNA BARONALE
Esisteva nell'attuale piazza Diomede una taverna baronale di pro­prietà del Marchese D’Avalos.
Riferisce lo storico Luigi Marchesani che "un de' Caldora restò sfracellato di notte per masso Iasciato cader da onorata donna da lui vessata: né dell'omicidio fecesi inquisizione".

LE "LAME" DI VASTOLa zona orientale di Vasto, delimitata da piazza del Popolo e la chiesa di S.Antonio, denominata “Lame”, una volta comprendeva gli orti,i giardini,i vigneti decimali della chiesa di San Pietro e di Santa Maria in Valle, posti allora a livello della città.
Poi la presenza di sorgenti d'acqua sotterranee e gli scoscendimenti del terreno e le frane che si sono succedute nei secoli, hanno radicalmente modificato l'ambiente, provocando l'avvallamento attuale, sotto la “Frana”.
Nella lingua longobarda il termine "Lama" significa "stagno, pozza”. (Dopo la frana del 1956 sono state scoperte le ricche falde acquifere sotto Vasto). Un ulteriore riscontro si ha nel toponimo "Via Lago",che è adiacente alla località, che, come scrive lo sto­rico Luigi Marchesani, "le molte acque sorgenti,onde vi abbondano i pozzi, più che le cisterne,le fecero imporre tal nome". Gli scavi archeologici eseguiti nella zona hanno riportato alla luce anche i resti di un edificio termale, con il caratteristico pavimento a mosaico a testimonianza dei "bagni" ivi esistenti.

STRADA CONSOLARE ROMANADopo aver toccato Buca, per la zona di Madonna delle Grazie, entrava in Histonium, toccando la valle dei templi. Se ne ha prova sin dal 1787 quando 1'allora sindaco Cesare Cieri la fece dissotterrare rinvenendosi i lastricati segati a piramide, tipici delle vie con­solari, con laterali rialzati per il transito pedonale. Vi passò Annibale per recarsi nell'agro Larinate e alla battaglia di Canne. Cesare, con il suo esercitoci transitò per raggiungere Brindisi e imbarcarsi con la spedizione militare contro Antonio e Cleopatra.

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