Scuola Media G.Rossetti Vasto: la grande pittura a parete del maestro Nicola D'Adamo. |
di GIUSEPPE CATANIA |
restauro ad iniziativa e cura del Rotary Club di Vasto nel 2016.
Una lunga serie di personaggi "protagonisti" di quell'epoca che l'Artista ha sviluppato in una animata successione, titolandola "II sessantotto: idee, cultura, progresso".
Va, peraltro, considerata l'opera d'arte che
obbedisce a schemi figurativi di notevole valenza cromatica che il pittore ha voluto realizzare, ispirandosi a quella tecnica classica ricca di fermenti estetici che, peraltro, sono congeniali all'ispirazione di Nicola D'Adamo, accostati alle vicende che hanno caratterizzato la storia di quegli anni rapportata alle notazioni peculiari che appartengono alla comunità.
Si tratta di una "interpretazione pittorica non trascurabile dal lato tecnico, ma soprattutto - come sottolineato da Alfonso Omiccioli, di cui prendiamo nota - la forza plasmatrice del sentimento".
Noi conoscevamo il valore e l'onestà professionale di Nicola D'Adamo e già nel 1975, in occasione di una sua personale alla "Galleria L.V. Pudente" di Vasto, abbiamo avuto il piacere di stilare un giudizio critico della sua arte che ci sembrava aderente all'opera restaurata alla Scuola Media di Vasto, che riportiamo, perché l'arte è immortale e sopravvive al tempo.
"L'opera di questo artista si basa su una sua esperienza plastica e spirituale, sicché, nell'opera stessa, è possibile scoprire la distinta tecnica e la profondità concettuale rivolta alla ricerca di un equilibrio espressivo.
Nicola D'Adamo ha il merito di offrire qualcosa di "nuovo", romantico, non cattedratico, pervaso da elementi validi che attuano un mondo "inesauribile" quale l'arte solo concede a pochi eletti".
Il pittore Nicola D'Adamo |
L'ARTE E' ISPIRAZIONE PERSONALE DEL PITTORE E NON PUÒ ESSERE COARTATA Su quest'opera d'arte dobbiamo riportare un curioso episodio che Nicola D'Adamo ci ha raccontato. Nella "pittura di parete"in basso a destra, tra i tanti
personaggi,è dipinto un "cane".
Apriti cielo!
D'Adamo è stato convocato al provveditorato a Chieti (ndr, gli è stato rimborsato il costo del biglietto in pullman andata e ritorno) , perché cancellasse il cane.
Il pittore è stato fermo e irremovibile nella sua personale esposizione interpretativa (e poi, il cane non è considerato "amico" dell'uomo?).
Sicché il "cane" è rimasto al suo posto a far da compagnia ai "personaggi" che sono protagonisti
dell'opera d'arte "II sessantotto, idee, cultura, progresso" come è stato l'intento del pittore, non certo il tentativo di deviarne la finalità,
Peraltro, 1'opera d'arte è espressione dell'artista che si ispira agli empiti che gli detta l'intimo intellettivo che non può essere coartato, ad uso e consumo da chi cerca di farne modificare la finalità.
Giuseppe Catania
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