Sul futuro dei Centri di Ricerca è ora di dire una parola chiara e dare segnali concreti.Pescara 7 Luglio 2016 – Non vogliamo entrare nell’agone della polemica politica che volentieri lasciamo a chi ne è preposto ma chiedere una parola chiara e definitiva sul futuro dei Centri di Ricerca in Abruzzo (Cotir, Crab e Crivea) riteniamo sia cosa dovuta.
Lo chiediamo con forza al governo regionale non solo per capire e comprendere quale tipo di ricerca potrà avere in futuro la ricerca nel comparto agroalimentare ma anche per una doverosa solidarietà nei confronti dei tanti lavoratori che da mesi attendono il meritato stipendio e, nel frattempo, hanno continuato a lavorare onestamente con quotidiana abnegazione.
Riteniamo che bisogna trovare il coraggio di dare ai Centri di Ricerca un futuro certo avendo forza e l’intelligenza in un disegno organico e duraturo in termini di attività anche ricorrendo a progetti e finanziamenti privati che non siano solo ed esclusivamente regionali.
Le soluzioni tampone possono rappresentare sollievi momentanei ma non sono organiche ad obiettivi di lunga durata.
Sollecitiamo la politica regionale a “fare squadra” per individuare le migliori soluzioni nel mentre Noi, che rappresentiamo l’utenza, ci riserviamo dare il nostro contributo d’idee nel merito laddove coinvolti nella deputata sede del “tavolo verde” che è luogo di ascolto sì ma anche di confronto sul merito delle questioni
La Presidenza della Copagri Abruzzo
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