sabato 2 dicembre 2017

Rarità, ritrovata una medaglia riferita a Filippo Palizzi: di che cosa si tratta?

C’è un aspetto ancora sconosciuto nella vita di Filippo Palizzi: il mistero di una medaglia riferita all’Esposizione di Ginevra del 1861, in cui c’è scritto il suo nome. Una vera rarità. Fu data in premio a Palizzi? Per quale motivo? Gli esperti non hanno notizie in merito. 

di GIUSEPPE CATANIA

Il genio e l'arte immortale di Filippo Palizzi in particolare, e dei fratelli Giuseppe, Nicola, Francesco Paolo, hanno varcato i confini dell'Italia, per
essere acclamati ovunque, in Europa e oltre.

Dalle balze del poggio di Vasto che guarda il golfo lunato sottostante, lambito dall'azzurro Adriatico, i fratelli Palizzi, spinti dall'amore per l'arte, raggiunsero la terra partenopea, per ammirare il golfo di Napoli, analogo, all'incontrario, a quello di Vasto che già ispirava tenui paesaggi soffusi di tenerezza, palpitanti di luce. La fama dei Palizzi valicò le Alpi e si impose, anzi, venne accolta dalle correnti pittoriche di Francia, dove l'espressione artistica aveva raggiunto apici notevoli.

Quella dei Palizzi venne presa a modello pittorico nella rappresentazione paesaggistica naturale, con particolare apprezzamento alla raffigurazione animalistica.

Filippo Palizzi resta sempre il pittore più aderente alla concezione naturalistica: nei suoi viaggi in Italia e in Europa prendeva spunti, eseguiva schizzi che a volte scambiava con il fratello Giuseppe, che poi trasformava in autentici capolavori di pittura in Francia. Viaggiò nelle capitali d'Europa sempre accolto con grandi onori.

C'è un mistero che ancora oggi non trova risposta e riguarda una medaglia d'argento, di cui abbiamo avuto una riproduzione fotografica, che ci è stata fornita dal compianto prof. Alfonso Ricci, vastese di nobile famiglia, docente di Radiologia Medica, Specialista di malattie polmonari, Primario negli Ospedali di Roma, cultore appassionato dell'arte dei fratelli Palizzi di Vasto. 

La medaglia che mostriamo nei due versi, riproduce in una faccia una mezza aquila coronata sulla sinistra, a destra una chiave, in alto un sole radiato nel cui globo è la sigla JHS e, all'interno il motto: Post Tenebrar Lux. Nell' altro verso la scritta attorno: V Exposition Cantonale Des Beaux Arts a Geneve. Al centro fra una doppia ghirlanda: Animaux Deuxieme Medaille Palizzi 1861

Fra le tante medaglia di cui si ha notizia, questa che pubblichiamo è una rarità e non sappiamo a quale avvenimento debba riferirsi: se coniata quale premio all'esposizione Cantonale di Ginevra, oppure se data in premio a Palizzi.

Per quante ricerche abbiamo compiuto, non siamo riusciti a sapere, né quanti si sono occupati dell'arte e della vita dei fratelli Palizzi, non hanno fatto cenno ad una tale coniazione. Abbiamo, però, un riferimento ben preciso che ci viene suggerito dalla scritta al centro, relativa alla 5a Esposizione Cantonale di Belle Arti di Ginevra, tenutasi nel 1861. La dizione "Animaux" sta a significare che la Mostra aveva un tema dedicato agli animali. E Filippo Palizzi in particolare fu un grande pittore animalista, ed è collegata, appunto a Palizzi.

Un accostamento all'arte immortale di Filippo Palizzi che Ginevra ha voluto realizzare in riconoscimento del genio pittorico di Filippo Palizzi che, proprio in Europa, riuscì a innovare elementi artistici tali da influenzare tecniche e ispirazioni vedutistiche di grande rilievo.

Giuseppe Catania

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