Partorire in piscina con meno dolore per la mamma e il nascituro, questa la tecnica praticata ormai da circa 15 anni nell'Ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto, che consente di contenere il dolore durante il travaglio e il parto, oltre a consentire
alla puerpera di assumere la posizione che le è più naturale.
Oltre al fatto che la donna viene ad assumere posizioni meno complicate rispetto al lettino ginecologico - sottolineano al reparto - il parto in acqua determina anche una riduzione della durata della fase dilatante del travaglio, quindi si soffre meno.
Il parto in acqua è consentito solo alle donne che non hanno patologie in gravidanza e il cui feto è in condizioni normali, con un peso fisiologico di 3,5 chilogrammi.
Inoltre le gestanti possono frequentare corsi di preparazione al parto tenuti dal personale del reparto ed è anche importante il lavoro di squadra di medici, ostetriche, infermieri, ausiliari.
GIUSEPPE CATANIA
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